Dunque, la scuola da quant’è che è iniziata? Mumble … pochissimo sì. Ecco, abbiamo avuto compiti da fare solo un paio di volte. E già mi sono partiti moti nevrotici. Sicchè ho parlato molto chiaramente con la princy grande (un monito per la piccola): se manca un quaderno, un libro, se scrivi male le pagine, se capisci Roma per Toma, se “ma non avevo sentito” se “ma io credevo che …” se “ma ero in bagno e non lo sapevo” … scordati amiche in casa, l’andar da compagne o a feste di compleanno, no ai venerdì sera dai nonni (anche io però cosa mi salta in mente di dire mannaggia!), zero cartoni e tablet!!
Sì sì, con minacce così terribili sicuramente sortirò un potente effetto. Infatti la piccola ha subito sottolineato di essere molto brava, la grande invece ha confessato di essere molto triste per avermi fatto arrabbiare, che aveva capito di aver sbagliato perché ci tiene davvero a far tutto per bene.
Alcune mamme penseranno che sia un mostro isterico, privo di sensibilità e senso materno. Che le risposte delle povere princy sono sintomatiche di una repressione psicologica in corso.
Vi sbagliate amiche liberty. Datemi retta: torniamo alle regole dei nostri anni … perché alla fine i nostri genitori di pedagogia non ne sapevano nulla, ma siam venuti su una bella generazione dai! Oggi noi abbiamo quella educazione e un’infarinata pedagogica che arriva da qualche libro che è di moda, qualche articolo (quelli più cliccati, condivisi e spammati in rete) e non si sa quante chat whatsapp e gruppi di supporto psicosociologico. Siamo così certi di saperne così tanto?
A riprova di quanto le mie parole abbiano brasato, tatuato e scalfito profondamente la pelle della big princy, il giorno dopo, lo stesso quaderno era sempre assente dalla sua … “Ma io lo avevo messo dentro, te lo giuro mamma! Non capisco perché non ci sia!! Sei arrabbiata? Scusami mamma. Ti prometto che non lo faccio più“.
OHHMMMM … datemi ‘sto dolce fantastico va là che mi ripiglio l’umore 😀 … vi piace la panna cotta? E il tè verde? Ecco, il matcha portatomi dalla mia amica dalla Thailandia è buonissimo e intenso … unito alla panna cotta ha creato un gusto vellutato e inebriante!
- ½ litro panna fresca
- 100 g zucchero semolato
- 1 dl latte fresco intero
- 10 g colla di pesce
- 2 cucchiaini tè matcha istantaneo
- a piacere: sciroppo d'acero e granella di nocciole
- Mettiamo a bagno in acqua fredda i fogli di colla di pesce.
- In un pentolino versiamo il latte e scaldiamolo dolcemente.
- Appena arrivato quasi a bollore spegniamo e immergiamoci la gelatina ammollata.
- In una casseruola versiamo la panna insieme allo zucchero e al tè matcha, mescoliamo e portiamo a bollore a fiamma dolce.
- A fiamma spenta uniamo il latte e mescoliamo con cura.
- Bagnamo con acqua ghiacciata dei bicchierini, sgoccioliamoli e riempiamoli con la panna.
- Riponiamo in frigorifero per almeno 3 ore e serviamo arricchendo con una punta di sciroppo d'acero e sopra una cascata di granella di nocciole.
- Buon Appetito!
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