Checché laureata in Scienze della Comunicazione, io resto fondamentalmente una ragioniera: sono metodica o ordinata nei passi che mi portano verso un punto. Ma guai a me a non farlo … mi perdo i pezzi per strada e mi riduco ad avere post-it tipo pizzini ovunque (ricette segnate in ogni dove vi dice niente?!?). Inoltre, con due figlie e un marito che una ne pensa e cento ne fa, più che organizzazione la mia è solo questione di sopravvivenza … dunque, è accaduto, può ancora accadere e di certo ancora accadrà, che avendo amici in arrivo per cena, alle 18.30 abbia ancora le bimbe da docciare, la sottoscritta da rendere presentabile, da apparecchiare e ovviamente da cucinare.
Anche se il maritozzo mi giunge in soccorso occupandosi di bimbe e tavola, è spesso comunque troppo tardi per preparare i piatti che avevo in mente. Recentemente ad esempio ho dovuto rivisitare l’intero menù! Me la sono cavata egregiamente con una ciotolina di zucchine trifolate avanzate la sera prima e un rotolo di sfoglia pronto … et voilà un antipasto di riciclo!
INGREDIENTI per 4 persone
1 rotolo pasta sfoglia già pronto
8 cucchiai circa zucchine trifolate avanzate
8 olive taggiasche denocciolate
8 cucchiaini pesto
q.b. parmigiano o grana
PREPARAZIONE
Tiriamo fuori dal frigo gli ingredienti.
Accendiamo il forno e portiamolo a circa 220° (gas e statico).
Sulla placca da forno stendiamo un pezzo di carta apposita.
Con l’aiuto di un bicchiere dal fondo largo formiamo tanti dischetti tagliando la pasta sfoglia e posizioniamo ben distanziati sulla carta forno, sopra gli stampi capovolti delle monoporzioni usa e getta dei muffin. Inforniamo per massimo 10 minuti.
Sformiamo e farciamo: sopra ogni piccola tartellette disporremo un cucchiaio di zucchine, una spolverata di formaggio, un cucchiaino di pesto e un’oliva.
Disponiamo su di un piatto da portata.
Buon Appetito!
Nota: a casa nostra non mancano mai dei buoni salumi da affettare al momento (come i salamini di cinghiale, la slinzega e la coppa di maiale), i pomodori secchi sott’olio del maritozzo e il mio amato pecorino di Farindola. Mentre si chiacchiera li si gusta assieme a bollicine o vino rosso … e nel frattempo si prepara un avvolgente risotto. Cena risolta 😀
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