clienti in tutto lo store.
elementare e prima di portare Eleonora alla materna, facciamo una spesa
lampo. E’ quella necessaria per non pagare il posteggio del super e poi il
latte è finito, le fette biscottate pure e già che ci sono prendo del pesce per
cena.
Sono le 08.40. Io e la mia dolce riccioli
d’oro siamo in una delle tre casse self-service dove lei felice pistoletta sui
codici a barre mentre io imbusto. Intanto anch’io sono felice perché mi
sento un genio dell’economia domestica. Oltre a non pagare il
posteggio sto ottimizzando tutti i tempi: alle nove del mattino avrò
entrambe le figlie a scuola e la spesa nel frigorifero.
spalle e un alito alquanto sgradevole mi investe. Significa che il
tizio in giacca e cravatta mi è troppo vicino e soprattutto stai
molto lontano da mia figlia penso fulminandolo con lo sguardo. Lui mi
guarda scocciato: “Se ti muovi che ho fretta“.
importante? Oddio, sono così lenta?! E quasi mi innervosisco con la mia
cucciola.
Mi monta anche un po’ di rabbia, insomma Ma
se hai una review, o un brain storming o l’appuntamento con
l’amante comprati la schiscetta la sera prima! E poi scusa, ma chi ti
conosce? Che vuoi da me, l’ultima arrivata! E se hai fretta vai alle casse con
la cassiera, son tutte libere!
Respiro e mi convinco in un machissene. Non rispondo. E poi la cassa accanto alla mia
si è liberata.
sua valvola di sfogo di antiche o nuove frustrazioni, perché
inizia a mettere la SUA spesa sulla MIA cassa mentre sto ancora pagando. “Ma
muoviti!” mi sento pure dire.
sfregiato con il bancomat. Ma se lo facessi la mia bimba potrebbe rimanere
impressionata e poi se questo STRudel in giacca e cravatta reagisce?!
Mentre il fuoco ormai mi divora e il colore assunto dalle mie gote lo palesa
vivacemente, osservo basita Mr Alito fruSTRato. Lo guardo e la mia mente esplora
possibili rispostacce da infliggergli.
non gli ho detto nulla? E’ passata una settimana e ancora mi sgrido per
non averlo insultato 🙁
eventuale erba cipollina
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