L’anno scorso mi sono maledetta per il mio attacco di virtuosismo materno. Quello che ti fa fare robe alla Bridget Jones. Quello che ti mette in pace con te stessa perché è da “mamma perfetta“.
L’anno scorso. Corsi di nuoto delle princy. Livello baby per Eleonora e livello 1 per Beatrice: la piccola in acqua con me e la grande in acqua senza mamma. L’anno precedente Beatrice il suo livello baby se l’era bello che goduto: passeggiata mano nella mano per prendere l’autobus, tre fermate su questo grande mezzo che le metteva tanto buon umore, quasi un’ora in acqua a farsi le coccole e a sperimentare nuovi insegnamenti dal maestro Angelo. Potevo non riservare la stessa attenzione ad Eleonora?!? L’anno scorso quindi decisi in due pomeriggi interamente e personalmente dedicati all’una e all’altra.
MA visto che oltre al nuoto ci sono anche altre attività e quindi altri pomeriggi in cui correre da una parte o l’altra, ho considerato che quest’anno mai più mi sarei fatta incastrare da me stessa…
TUTTAVIA questa volta è stato il virtuosismo del “non chiedo aiuto a nessuno, faccio tutto da sola” che m’ha colpita e affondata in un pomeriggio non-stop di tre ore. Il paradosso? Necessito obbligatoriamente di una o l’altra nonna e lo scarto di 15 minuti che avevo attentamente studiato fra un corso e l’altro non mi permette di godermi nessuna delle due princy. Ogni venerdì, fino a giugno:
ore 15.30 con Beatrice (già a casa dall’ora di pranzo) a prendere Eleonora a scuola
ore 15.45 dalla scuola alla piscina con una delle due nonne
ore 16.00 in piscina: nonna e Beatrice accedono all’ingresso A, tribuna. Io e Eleonora dall’ingresso B per gli spogliatoi. Cambio pupina e attendo istruttore
ore 16.15 esco dal B e -dalla strada- accedo all’ingresso A dove saluto Eleonora dalla tribuna
ore 16.30 prendo Beatrice, esco dall’ A, corro verso il B per cambiarla
ore 16.45 esco dal B e -dalla strada- accedo in A per salutare le pupe in acqua
ore 17.00 corro da A verso B -dalla strada- per fine corso Ele: la doccio, l’asciugo e la vesto
ore 17.25 corro da B verso A -dalla strada- per far stare Eleonora con la nonna
ore 17.26 corro da A verso B -dalla strada- per imminente fine corso Bea
ore 17.30 fine corso Bea: doccia, asciugatura e vestizione
ore 17.30 fine corso Bea: doccia, asciugatura e vestizione
ore 18.00 ritorno verso casa
…in tutto questo, ogni corsa da A verso B e viceversa comporta un metti e togli le scarpe e le ciabatte perché non si può accedere agli spogliatoi con le scarpe…
Insultatemi! 🙁
Però non insultatemi per questa caponata con mandorle! Della caponata alla siciliana o caponata di melanzane, esistono un numero elevato di variazioni sul tema. Sapete ormai che quando vi propongo “LA” ricetta, amo raccontarne la versione originale o quanto più fedele. Questa volta farò un’eccezione e vi invito a farla insieme a me. Ho infatti apprezzato la proposta della mia amica Paola, che suggerisce melanzane non fritte! Come non mettersi prontamente all’opera?!? … salvo scoprire, proprio mentre mondavo le verdure, di non disporre di alcuni ingredienti tattici: sedano e capperi, pinoli e uvette. Quanto alle mandorle … immaginandomele in padella, non ho potuto resistere. Alla fine, ho fatto bene a fidarmi sia di Paola che della mia immaginazione: il piatto ha conquistato gli amici siciliani! 😀
INGREDIENTI per 4 persone
600 gr melanzane
1 cipolla (io mix fra Tropea e bianca … queste avevo in frigo!)
una generosa manciata di olive verdi denocciolate
una generosa manciata di mandorle già spellate
200 gr pomodori
1 cucchiaio zucchero
1/2 bicchiere aceto di vino bianco
q.b. olio extravergine
200 gr pomodori
1 cucchiaio zucchero
1/2 bicchiere aceto di vino bianco
q.b. olio extravergine
q.b. sale
PREPARAZIONE
Laviamo le verdure e poi affettiamo la cipolla e cubettiamo le melanzane e i pomodori.
In una padella capiente, a fuoco moderato facciamo rosolare le melanzane in poco olio (prenderanno un bel colore bronzo senza ungersi eccessivamente). Regoliamo di sale e copriamo con il coperchio in modo da fare ammorbidire i cubetti di melanzana.
Nel frattempo, in una padella differente, facciamo soffriggere la cipolla, unendo in seguito i pomodori, le olive e le mandorle. Regoliamo di sale e lasciamo appassire a fiamma dolce con coperchio. Dopo qualche minuto uniamo il mezzo bicchiere d’aceto nel quale avremo fatto sciogliere lo zucchero. Mescoliamo con cura e proseguiamo la cottura per alcuni minuti ancora.
Intanto le melanzane le avremo tutte belle appassite e colorite. Sicché è giunto il momento di versare nella padella delle melanzane il contenuto dell’altra padella. Rigiriamo con attenzione, copriamo con coperchio e proseguiamo la cottura fino a quando le melanzane saranno ben cotte (circa 20 o 30 minuti).
Buon Appetito!
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