Trovo urticanti quelli che credono, sono persuasi fino al midollo, sono certissimamente certi di avere l’onniscienza.
Non parlo dei semplici saccenti. E’ quando in costoro ci mescoli capacità oratoria e notevole padronanza della lingua italiana, autostima e cinismo che hai trovato il soggetto urticante.
L’urticante è quello che si è svegliato con la luna storta e il suo unico godimento mattutino è voler infierire, voler far sentire stupido e intimorito il malcapitato di turno. Se sei mai stato uno stagista, sai di chi sto parlando.
L’urticante è quello che vuole far sapere di essere colto e aggiornatissimo sulle notizie del giorno e ovviamente sulle filosofie e perchè no sulle ideologie che si celano, mescolano e intrecciano in quel frangente. Poichè lui è dotto, ne conosce i retroscena di quel che fu ieri, dell’oggi e certamente del domani. Egli è altresì certo che la nota sarcastica, quella che magari comprende lui e un altro ancora, ne aumenti proporzionalmente l’autorevolezza.
Mi sono ritrovata almeno una, due, tre, quattro voltre con questi soggetti altamente urticanti. Ma così tanto urticanti da non riuscire a tapparmi la bocca.
Di certo ai loro occhi e per il loro cervello io resterò sempre l’idiota.
Di certo ai loro occhi e per il loro cervello io resterò sempre l’idiota.
Ma per me resteranno sempre gli urticanti.
Ecco.
Sapevatelo.
Per questa ricetta ringrazio i miei amatissimi Nikoletta e Marco.
Crostini con Scalogno stufato al profumo di Dragoncello
INGREDIENTI
per 2 persone
4 scalogni
3 cucchiai di olio extra vergine
½ bicchiere di acqua naturale
q.b. sale fino
q.b. dragoncello
q.b. crostini di pane
PROCEDIMENTO
Sbucciamo gli scalogni e affettiamoli finemente in modo quanto più regolare possibile.
Prendiamo una padella capiente, mettiamoci l’olio e accendiamo il fuoco. Lasciamo scaldare alcuni secondi e aggiungiamo gli scalogni affettati. Rigiriamo, lasciamo sfrigolare un paio di minuti e poi uniamo un po’ di sale e dragoncello, rigiariamo, sfumiamo con l’acqua. Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fiamma dolcissima per circa 20 minuti (controlliamo che l’acqua non si ritriri eccessivamente a aggiungiamone se occorresse). Trascorso il tempo, scoperchiamo e lasciamo ritirare completamente l’acqua a fiamma vivace: così avremo gli scalogni morbidissimi e avvolgenti, intriganti e dolci.
Proponeteli con dei crostini di pane, avrete un antipastino low cost e facile … un sicuro successo!