Vi ricordate la vicenda delle polpettine di sgombro? Poi la scatoletta di polpa di granchio la trovai e in attesa di poter finalmente realizzare le decantate polpettine di polpa di granchio, la stipai nella dispensa. Solo che da allora le ricette da voler realizzare si sono sommate, aggiunte, moltiplicate … Mi toccherà “assegnare” una sorta di priorità ad ogni golosità offerta dalla “mia” meravigliosa blogsfera?! No certo, ma non posso correre al super per ciapar sù un ingrediente mancante ogni volta che mi vien voglia di cimentarmi con qualche nuova proposta. E’ poi verità assoluta che il bello del cucinare è anche il vedere le ricette fondersi, unirsi e diventare una tua creazione in base a ciò di cui disponi. Di necessità virtù, esatto. E in un momento in cui il ricicciare è must e regola aurea per me e per tutti, arriva la ricetta dal bellissimo blog Cuore di Sedano (se non lo conoscete vi suggerisco di darci una bella e lunga occhiata), con i suoi strainvitanti Medaglioni di Tonno e Pane Raffermo. Ecco, questa furba ricetta mi ha fornito un forte “LA” per far fuori il pane che avevo fatto ma mal conservato e che quindi piangevo all’idea di dover gettare, usar la famigerata scatoletta e altresì preparare un salame di tonno … pardon, di polpa di granchio!
Dal mio melting pot è uscito fuori un antipasto ma altresì un perfetto secondo piatto (l’ho abbinato ai topinambur trifolati). Come consistenza questo salame ricorda i canederli e ti conquista anche per quel gusto delicato di mare regalato dalla polpa di granchio.
E’ stato un successone ed è stato promosso a pieni voti dai -loro malgrado- tester: maritozzo, collega d’ufficio del maritozzo, cognatozzo, amico d’infanzia del maritozzo e del cognatozzo e fidanzata del citato amico d’infanzia 🙂
INGREDIENTI
per circa 20 fette
300 g di pane raffermo
1 tuorlo
2 cucchiai parmigiano
1 scatoletta di polpa di granchio sgocciolata
q.b. latte
PREPARAZIONE
In un capiente mixer uniamo i diversi ingredienti ad eccezione del latte (il pane tagliato a tocchetti, il tuorlo, il parmigiano e la polpa di granchio). Facciamo partire la macchina e poi uniamo poco latte per aiutare a far amalgamare i diversi ingredienti (l’impasto non deve essere molle ma abbastanza morbido da poter essere lavorato con le mani). Spostiamo l’impasto in una capiente ciotola e lavoriamolo con le mani in modo da compattare il tutto (effetto polpettone, di cui ricreeremo la stessa forma).
Ora rivestiamo il nostro polpettone/salamone con dell’alluminio da cucina e poi con della pellicola da cucina e lasciamo riposare in frigorifero il tempo necessario per far giungere a bollore un pentolone d’acqua capiente a sufficienza per il polpettone/salamone.
Appena l’acqua bolle, spegnamo il fuoco, immergiamo il polpettone/salamone, copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere così (deve cuocere il solo tuorlo) per 15 minuti. Trascorso il tempo, tiriamo fuori e lasciamo raffreddare. Poi riponiamolo in frigo.
Quando lo serviremo lo estrarremo dal frigo circa una mezzoretta prima, lo affetteremo spesso circa un dito e lo impiatteremo con un filo di olio extra vergine a crudo.
Buon Appetito!