Per tutto ciò, il maritozzo ha avuto di diritto e ad honorem il titolo di “SbattaMan”. E’ per questo che alcuni pochi “eletti” temono la sua chiamata del giovedì: “Bella! Come va? Ascolta…sabato, come sei messo? No dai, cancella e vieni con me che devo…dai!!”. Altri sostengono che ormai non riesca più a rilassarsi, se non facendo sbatte. I più intimi han compreso che, drammaticamente, il maritozzo le sbatte “se le programma” -e te le programma- con mesi d’anticipo (per luglio ha già messo in cantiere il ridipingere le stanze della casa al lago e già che ci siamo spostare anche un paio di letti). E infine, come postula mio cognato: “e tu te lo sei pure scelto!”. E io è vero che ogni tanto mi lamento di tutto ciò, ma altresì io so bene che lui non può essere che così poiché ciò che lo contraddistingue è appunto il suo essere altruista e nobile, attento e sensibile.
Da una di queste sbatte del sabato mattina (ma ci sono anche quelle del mercoledì sera, o del venerdì alle 6 del mattino) il maritozzo mi rientra con un mazzo di …fiori?! …no, carciofi! Ecco come li ho preparati:
INGREDIENTI per 4 persone
600 gr pesce persico
10 carciofi
3/4 bicchiere vino bianco
80 gr carota
80 gr scalogno
2 spicchi d’aglio
10 carciofi
q.b. sale
q.b. prezzemolo
q.b. olio extra vergine d’oliva
Nel frattempo tagliamo a quadrotti o rombi il nostro pesce persico. Trascorso il quarto d’ora, poniamo il pesce sopra i carciofi e saliamo. Ricopriamo e lasciamo per circa 10 minuti, rigirando con attenzione di tanto in tanto, fino a cottura. Quando è pronto, se occorresse lasciamo cuocere senza coperchio un paio di minuti, il tempo che si asciughi se risultasse troppo liquido.
Impiattiamo e serviamo caldo con un filo d‘olio extra vergine a crudo e volendo anche una buona fetta di pane rustico tostato.