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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

La mia cucina …

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… chiude a Milano, per i prossimi due mesi.
Da qualche anno, con la bella stagione, migro come gli uccellini. In vacanza noi quattro cick to cick e/o con gli amici. Altresì, ci si rinfresca in quei di Lecco, assieme ai miei suocerini e al nonno bis. Che dire anche dell’immancabile ritorno alle origini abruzzesi, dove mi attendono impazienti la mia mamma e il mio papà?!
 
A dirla meglio, i miei suocerini e i miei genitori attendono impazienti le princy. Appartengono alla specie dei nonni “rimbambiti“, nel senso meraviglioso del termine. Per loro le nipoti sono una fonte di perdita di ragione per un amore sconfinato e splendido, del quale sono felicissima le mie princy possano godere. Forse perché ho avuto la fortuna di godermeli, ritengo che i nonni siano un patrimonio inestimabile per i nostri bambini! Eh…sì, è vero, avete ragionissimo … ci sono anche i vizi … ma di questo mi lamenterò immancabilmente al mio ritorno 😉
 
 
Ordunque amici miei, siamo ai saluti estivi. Mi rattristo nel pensare che a lungo non scriverò sul mio diario e mi rammarico nel sapere che vi potrò seguire da lontano, tramite gli aggiornamenti. Perdonatemi per non commentarvi, ma non godrò di una connessione stabile che mi permetterà di farlo. Sappiate fin d’ora che mi mancheranno enormemente tutto l’affetto e la complicità che mi donate.

Felici, allegre, divertente e rilassanti vacanze a tutti!!!

Cupcakes salati con pinoli, nocciole e mousse di speck

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Cupcake: “coppa-torta” ci rivela –facendoci sorridere- qualche traduttore gratuito online… La realtà non è però distante! Infatti, in America – il suo Paese natale – denomina una tortina realizzata in una piccola coppa, una sorta di tazza da the. Il cupcake è dunque un minuto muffin, caratterizzato da farciture o trionfi di glasse, creme, mousse. Insomma, un tripudio di fantasia!

In occasione del mio compleanno, le mie principesse mi hanno regalato (ben) 24 formine colorate in silicone per produrre cupcakes e la mia dolce metà mi ha amoreggiata anche con un’alzata speciale solo per cupcakes… Sì, perché io produco cupcakes a profusione… ma quando mai?!?
La verità è che poco prima del mio compleanno avevo sparso la voce (maldestramente) che avrei adorato poter giocare con stampi per muffin, plumcakes e ciambelle. E’ tuttavia evidente che il commerciante ha rifilato a mio marito il superfluo del quale disponeva, mentre gli amici hanno scelto altre -stragradite- strade (in tutto questo, uno stampo da plumcakes m’è poi giunto da Antonella e Stefano, mitici!).

Quindi, tornando alle mie formine, le ho volute assolutamente inaugurare! In primis perché -al di là delle battute- il regalo l’ho davvero gradito e poi sono graziose e sfiziosissime! Quale occasione migliore per gli happyhour rinforzati, organizzati per festeggiare il compleanno del marito?! Ho pensato di impreziosire i buffet con cupcakes salati e mousse e paté con cui farcirli! 


INGREDIENTI per circa 16 cupcakes
(se disponete delle forme dei muffin, circa 8)
4 uova
50 ml di latte parzialmente scremato
70 ml di olio extravergine
250 gr di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
q.b. sale
50 gr di prosciutto cotto
40 gr di emmenthal
50 gr di pinoli
20 gr nocciole
50 gr di pomodori sott’olio (facoltativo)
10 gr di uvette (facoltativo)
  

PROCEDIMENTO
Aiutandovi con una frusta, mescolate le uova intere con latte e olio, aggiungete poi farina, lievito e sale.

Tritate le nocciole grossolanamente, tagliate a pezzetti piccoli il prosciutto, l’emmenthal e i pomodori sott’olio; aggiungete il tutto all’impasto, insieme ai pinoli e all’uvetta.

Riempite gli stampini a metà e infornate a 180 gradi (forno a gas) per circa 20 – 25 minuti (salire a 30 se preferite gli stampi da muffin). Saranno pronti una volta cresciuti, con la crosticina crepata e leggermente coloriti.

Fateli raffreddare e proponeteli come antipasto o aperitivo insieme a mousse -tonno, prosciutto e quant’altro vi sfizi- poste loro accanto.

Nota: All’impasto base ho voluto aggiungere frutta secca e poi uvetta, pomodorini e emmenthal. La sola ricetta è gustosa ma manca di un complemento: d’altronde, che cupcakes sarebbero senza una buona e colorata crema? Con le mousse potrete veramente offrire un boccone sfizioso e diverso dal solito. 

Dosi e procedimento per ottenere una velocissima, semplice e saporita MOUSSE DI SPECK: ponete nel mixer parti uguali di fette di speck e ricotta vaccina o meglio ancora di pecora -con un etto di entrambi ottenete una bella ciotola-. Frullate fino ad ottenere un composto che potrete rendere maggiormente cremoso aggiungendo del latte. Servite freddo! 
I cupcakes insieme al buffet dell’aperitivo, dove impazzano le mousse di speck, mousse di prosciutto cotto, paté di melanzane e pomodoro, crema di fagioli e cipolle 
Happy Hour salato … in fondo al tavolo i cupcakes sulla loro romantica alzata
 

Torta Tenero Cioccolatino

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Torta Cioccolatino, Torta Tenerina, Torta Tenerella… sono tante variazioni di una magnifica, coinvolgente e suggestiva torta fondente al cioccolato che, con una croccante crosticina sopra, rimane bassa per svelare un interno morbidissimo, burroso e scioglievole. Goduriosa già solo nella sua presentazione vero?
 
Lasciatevi dunque conquistare da questa cioccolatosa storia…

La vidi per la prima volta in una puntata de “I menu di Benedetta” (la ricetta è pubblicata sul libro “Cotto e Mangiato”). La provai immediatamente e il risultato fu sopraffino. Siccome delle ricette adoro scovarne segreti, modalità, origini e varianti, ho iniziato a curiosare blog, forum e siti di cucina. Anna, una mia carissima amica, mi ha spiegato che la “Torta Cioccolatino”, la sua mamma (pasticcera prelibata che da sola ha realizzato il buffet dei dolci per il battesimo del nipotino) la prepara ormai da anni, utilizzando pari peso dei vari ingredienti in base a quello delle uova utilizzate. Parrebbe inoltre trattarsi di un’antica ricetta di fine ottocento. La realtà è che non mi è stato affatto semplice riuscire a trovare informazioni univoche sulla Torta Cioccolatino. Sarebbe infatti nota a pochi, e fra questi sono in tanti a chiamarla “Torta Tenerina”. Questa torta è un antico dolce di Ferrara, i cui ingredienti sono, in effetti, quelli della Torta Cioccolatino. Sì, le dosi variano un pochino… ma siamo lì, suvvia! Sennonché, alcuni “detentori del vero sapere” sostengono che la torta ferrarese originale sarebbe priva di farina. Purtroppo non sono riuscita a risalire all’arcano (e me ne dispiace). Infine, la mia ricerca è approdata alla “Torta Tenerella” di Maurizio Santin.

Così, questo “viaggio” mi ha fatto scoprire e testare diverse derivazioni, facendomi arrivare a quella che, essendo un po’ un meltingpot, ed essendo anche pensata per gli amici celiaci, ho scelto di chiamare “Torta Tenero Cioccolatino”. 

 

INGREDIENTI per circa 15 quadrotti
(tortiera di circa 26 centimetri)
4 uova
200 g di cioccolato fondente di ottima qualità
(scegliete un cioccolato con cacao al 70%; se utilizzate una percentuale più bassa, diminuite il quantitativo di zucchero.
Sconsiglio l’utilizzo di cioccolato al latte poiché varierebbe la consistenza della torta)

200 g di zucchero

200 g di burro
1 cucchiaio di cacao amaro
3 cucchiai di maizena
un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Sciogliete in un pentolino il cioccolato fondente (a bagnomaria o nel microonde, se ponete il pentolino direttamente sulla fiamma, aggiungete due o tre cucchiai di acqua), unite il burro a pezzetti e quando il composto risulta ben amalgamato unite lo zucchero continuando a mescolare. Montate a neve fermissima gli albumi; nel frattempo la crema si sarà un pochino raffreddata e potrete incorporare i tuorli, la maizena e il cacao (meglio se setacciati) e una presa di sale. Infine, delicatamente, dal basso verso l’alto, incorporate gli albumi.

Versate il tutto nella teglia (la torta una volta cotta risulterà fragile e delicata è quindi preferibile rivestire la teglia di carta forno) e mettere in forno già caldo (forno a gas 180° per 20/25 minuti circa. E’ cotta quando inizia a screpolarsi in superficie; non essendoci il lievito la torta non si alzerà).

Quando si sarà raffreddata potrete spolverizzare zucchero a velo o cacao amaro e tagliare a quadrotti. (Potete preparare la torta anche il giorno prima; si conserva in frigorifero al massimo 3 giorni).

NOTA: c’è chi ci mette la Sambuca o il Sassolino o chi preferisce il latte (un cucchiaio), chi usa la metà del burro, chi preferisce lo zucchero a velo, chi amalgama la vanillina (una bustina), chi usa metà farina e chi non ne mette affato, chi aggiunge il lievito, chi unisce il caffè macinato (un cucchiaio)… Infine, c’è chi la sceglie come base (arricchendola di fragole fresche) o chi la accompagna con salse, creme o gelati.

Io preferisco la versione meno pasticciata, se si chiama “cioccolatino” è perché è questo il gusto che deve emergere!

Con questa ricetta partecipo al contest di Simona di Pensieri e Pasticci,  “Portami con te…cosa metto dentro a Enjoy??”

Apple Crumble

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Questa ricetta mi è molto cara. Ha una lunga e romantica storia… e rientra
tra i miei dolci preferiti.

Scoprii il crumble a Londra, quando assieme
ad Angela, carissima amica dell’università, vivevo in casa Partridge. Lei
insegnante universitaria e lui consulente presso una sorta di telefono azzurro
inglese, due figli piccoli che ai tempi (ero poco più che ventenne e il mondo
“baby” era sconosciuto e costellato di luoghi comuni) consideravo veramente
terribili! Lei era dolcissima e adorava cucinare (e sempre nei miei luoghi
comuni, questa cosa mi pareva poco english); era piena di libri di ricette di
vari Paesi (considerate che a casa mia i libri erano al bando poiché mia nonna
aveva tutte le ricette in testa! E lo sperimentare era pressappoco
un’assurdità). Sicché vidi piatti nuovissimi per me, come il tabulè e il cous
cous. Angela ed io prendevamo nota delle ricette che ci sorprendevano di più,
entusiaste all’idea di portar nelle nostre case nuovi piatti.

E fra questi spuntò anche il Crumble di mele, che preparai per la mia
famiglia al mio rientro e (incredibile) piacque tantissimo, anche a mia nonna!
Questo fu anche il primo dolce che realizzai per Max e per i miei suoceri…e fu
così che li conquistai?! Parrebbe di sì!

L’Apple Crumble è una torta inglese a base
di mele (ma va?!) con una copertura di impasto croccante e “bricioloso”, molto
facile da realizzare, dolce ma non troppo. E’ un’autentica delizia che ameranno
tutti. Garantito!

 

INGREDIENTI

per circa 8 porzioni

(tortiera di circa 24 cm con bordi alti)
 

3 mele Golden di media grandezza

200 gr di farina

100 gr di zucchero di canna

150 gr di burro

50 gr di nocciole

una presa di sale



PREPARAZIONE

Sbucciate le mele e dividetele a metà.
Tagliate ogni metà in piccoli pezzi dalle dimensioni quanto più regolari
possibili. Mettete le mele nella tortiera con la sola base foderata di carta
forno. Io le schiaccio con le mani, in modo che si compattino.

Tritate grossolanamente le nocciole nel
mixer.

In una ciotola procedete alla realizzazione
del crumble, impastando molto velocemente farina, zucchero, sale, burro
tagliato a tocchi e le nocciole. Avrete un impasto bricioloso che verserete
sulle mele, ricoprendole uniformemente e abbondantemente. Schiacciate
leggermente con le mani (giusto per lasciare l’impronta del palmo, senza
togliere all’impasto l’effetto bricioline).



Ponete la pirofila in forno (circa 30 m a
180° -forno a gas-).
Il succo caramellato rilasciato dalle mele imbeve la base del crumble
Il crumble può essere servito tiepido o
freddo (io lo preferisco freddo; si conserva in frigorifero meravigliosamente
per 2 giorni, coperto da stagnola); può essere accompagnato da crema inglese,
gelato alla vaniglia, panna liquida o poco montata (aromatizzata con cannella e
zenzero, speciale!).

NOTA: di questa torta esistono numerose
varianti. Il crumble ad esempio viene pressoché sempre proposto senza nocciole
e senza sale. Invece sono proprio questi due ingredienti che conferiscono una nota
pazzescamente buona e che si fonde e scioglie con la morbidezza e l’aroma delle
sole mele. Quanto alle mele: molti preferiscono irrorarle di limone per non
farle annerire, cuocerle prima, passandole al burro per poi mettere il crumble.
Altri ancora aggiungono cannella, chiodi di garofano, uvetta, vaniglia… Sono
tutte variazioni al tema “Apple crumble”; ma lasciatevi conquistare da questa
semplice versione!

E poi…eccomi con il mio Blog!

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Ecco….c’ho pensato e ripensato… Poi mi son detta che non c’era niente di male, perché mai poi?!

Per divertimento, alcuni mesi fa, sul mio profilo di faccialibro pubblicai un album di fotografie: “Spignattando & Improvvisando“. Una raccolta di immagini che solo con l’avvento della digitale ci siamo messi tutti bene o male a fare…perchè tanto non le stamperai mai! Ma su FB è troppo bello immortalare e poi taggare le bottiglie bevute, gli stecchi degli arrosticini, il quantitativo indecente di pasta preparato… Ecco, ho iniziato a raccogliere alcune di queste foto.
Poi ho iniziato ad aggiungere “quelle belline”, le torte belle e buone dei compleanni e delle feste, lo spezzatino tenerissimo mangiato insieme alle amiche che non vedevo da mesi e mesi, quell’antipasto che mi ero ripromessa di realizzare… insomma, lì mi sono iniziate ad arrivare richieste delle ricette (che in effetti non ho mai scritto perchè: chi se lo poteva immaginare?!?).
Poi le richieste sono aumentate e mi sono ritrovata a inviarne in privato un be po’. E’ stata una sorpresa e una gioia!!! Perchè chi mi conosce bene (e anche male) lo sa che sono (un pochino) egocentrica e quindi gli apprezzamenti sono sempre ben accetti!


MA ho creato questo mio blog da oltre un mese e ancora non ho il coraggio di dirlo…mi vergogno all’inverosimile…penso  ai possibili commenti (sbagliando lo so, lo so: non ci si dovrebbe far influenzare -soprattutto sulla soglia dei 40- da questi pensieri)…
“ma che si è messa in mente Clara?” ;
“fud de ché?????” ;
“un altra che apre il blog di cucina, si vabbééé se lo apre lei lo apro anch’io!!”
Poi continuo a visionare i blog di cucina, che sono meravigliosi e sono stupendi! Una vera fonte di ispirazione. E il mio più lo guardo e più…mah…
E poi che foto goderecce appaiono sui food blog che visiono, sono incantevoli e fanno sognare (e venire l’acquolina senza ombra di dubbio!). Le mie foto sono fatte in fretta e furia, da me con un cucchiaio in mano, una mano sporca e Max che mi rimprovera “guarda che la macchinetta così si rompeeeeeeeee!”…
E poi di blog non ci capisco proprio nulla…ma cosa sono tutte queste funzioni?!? E come faccio ad avere quel gadget fantastico che ho appena visto??
E poi…poi ho ripensato al perché del mio blog, al fatto che nasce come specchio del mio divertimento e condivisone di ricette da me testate con successo … quindi eccomi!

Clara

Clara pasticcia

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E’ Amore. Lo è sempre stato… ero la classica bambina che assieme al suo fratellino adorava mettere le “mani in pasta”, aiutare in cucina la mamma e mia nonna Lina, la nonna materna che viveva con noi. Nonna Lina ai fornelli era fenomenale e da brava abruzzese preparava tutto a mano e “ad occhio”: ricordo i suoi magnifici e sodi gnocchi, le tagliatelle per la pasta e fagioli, le pesche sciroppate, le torte (montare gli albumi era un gran lavoro senza le fruste elettriche!).
Oggi di quegli anni ho il ricordo di piatti semplici, “poveri” e saporiti, preparati tutti i giorni.

Venne poi la mia esperienza di vita a Londra, il mio rientro con piatti a base di burro & burro salato, gli anni in cui vivevo la casa al mare in Abruzzo appena il w-e diventava lungo o appena l’esame in università lo permetteva. E lì mi incoronavo regina della cucina, invitando tutti, ma proprio tutti gli amici ,attorno alla tavolona grandissima della cucina…

Quando mia nonna mancò ero più che ventenne e in cucina approdammo timidamente io e mio papà; perché la mamma lavorava lontano da casa e rincasava tardi, quando la zuppa l’era ormai cotta! E quelli erano i momenti speciali miei e del mio papà, in cui ci si rubava il fornello e poi ci si facevano i complimenti!

…ne sono passati di anni! Oggi sono mamma felice di Beatrice e di Eleonora, che si divertono con me a “sporcarsi le mani” e sono innamorata del mio principe azzurro Max da 10 anni.

Cucinare è per me un momento di creatività, di svago, di divertimento. Sì, io mi diverto tantissimo a cucinare: è un vero relax! E tanto più riesco a fare in poco tempo, tanto più sono contenta; tanto più riesco ad economizzare, tanto più sono soddisfatta; tanto più piace ciò che realizzo, tanto più mi vien voglia di sperimentare nuove ricette.

Non sono una cuoca professionista, ho guardato da vicino chi per dovere lo faceva con passione e amore (la nonna) e osservo con ammirazione chi lo fa per lavoro; leggo e leggo e ancora leggo libri, riviste, siti e blog.
E poi cucino, cucino e cucino!
Amo farlo per la mia famiglia e con mio marito adoriamo ricevere i nostri amici attorno alla tavola, ad un goloso buffet o ad uno stuzzicante tavolino.

Ho qui l’ambizione di condividere i piatti che sono il frutto dell’intreccio delle mie svariate letture, tutte quelle portate divenute orgoglio perché tanto piaciute e che quindi propongo a quanti, come me, non solo amano cucinare ma in egual misura mangiare!

Benvenuti quindi e Buon Appetito! Clara