“Roastbeef” profumato al sale
Adoro il roastbeef ma in effetti non è proprio a buon mercato se lo si desidera proporre a tanti amici! Per avere un piatto maggiormente fruibile fra le mie ricette, anche quelle di tutti i giorni, ho chiesto consiglio in macelleria. La soluzione è caduta sulla Polpa di Coscia di Bovino Adulto (che ho pagato circa 13 euro al kilo) e che all’inizio ha destato lo sgomento del carnivoro che abita questa casa…successivamente molto compiaciuto dalla cena!
per 4 persone
Bocconcini di pollo allo zafferano
Pollo…quanto ci piace il pollo! Però si rischia di cadere nella monotonia poiché, gira e rigira, con le mie principesse non si possono osare ricette roccambolesche. Tutto deve essere appetibile alla vista, semplice e a portata di comprensione (le robe arrotolate o multicolor non allettano, persino i panini devono avere un solo ingrediente..). Insomma…quando il gioco si fa duro…noi mamme toste -anche se capita di scordarcelo quando siamo stanche- sappiamo prendere i nostri piccoli nel modo giusto!
Un dì Beatrice mi chiese un pollo blu…le risposi che la fata Turchina era andata da Pinocchio e che nella fretta non mi aveva lasciato la sua polverina magica; allora Eleonora iniziò ad urlare e saltare: “Billi! Mamma, Billi!” che per lei significa Trilli… e la traduttrice Beatrice svelò: “Mamma, Eleonora vuole un pollo tutto giallo! Ma come si fa?!?“.
(dosi per mamma, papà e due piccoli di 2 e 4 anni!)
Preparazione
Tagliate il petto di pollo a fette e poi fatene dei bocconcini.
Facendovi aiutare dai piccoli chef, passate i tocchetti di polli nella farina, togliendo poi l’eccesso.
Prendete una padella antiaderente o di ceramica e mettete -insieme al vostro aiutocuoco- pochissimo olio extra vergine; fate rosolare a fiamma dolce, continuando a rigirare. Dopo circa 5 minuti sarà il vostro aiutocuoco a salare, e se avete un altro cuoco in seconda, sarà lui ad aggiungere il latte (deve coprire i bocconcini). Mamma o papà dovranno infine, senza mettere il coperchio, mescolare spesso.
Fate ridurre il fondo di cottura (circa altri 5 minuti) e -ricordate che siete voi il mago! Quindi la magia la fate voi!- pronunciando tutti insieme le parole magiche, aggiungete lo zafferano stemperato in poco latte. Girate in modo che tutto si amalgami bene, facendo formare un’invitante cremina (se tenderà a seccarsi aggiungete altro latte).
Nota: A questa ricetta ho tolto tutti gli ingredienti “da grandi”: 1/2 scalogno da far soffriggere prima di mettere a rosolare i bocconcini di pollo e mezzo bicchiere di vino bianco per sfumare i bocconcini dopo 2 minuti di rosolatura. Nulla vieta di procedere in questo modo, ma la mia variante è più delicata e quindi maggiormente apprezzabile dai piccoli. Questa ricetta è semplice, veramente gustosa e veloce (si fa in 15 minuti totali ed è un piatto sano e leggero che va bene per tutta la famiglia). I bocconcini vi delizieranno con la loro morbidezza e leggerezza e possono essere accompagnati da riso basmati o cous cous.
Mousse al cioccolato fondente (senza grassi)
Golosa. Incontenibilmente golosa. Per i dolci vado in visibilio e sono capace di costruire un intero menù sulla base del dolce!
Ma aimé, questo significa che poi i miei sensi di colpa continuano a martellarmi…. fino a quando… fino a quando ho scovato una ricetta perfetta! Una ricetta che concilia golosità e calorie. “Impossibile!” –penserete- “Che schifezza è?!?” – spettegolerete –.
E invece esiste! E non è una delle solite cose tristi che si leggono nelle riviste di diete, è una mousse al cioccolato fondente (fondente però! perché fra i cioccolati e quello che contiene meno grassi e zuccheri) che non prevede tuorli, panna e zucchero. Il gusto è senza ombra di dubbio paradisiaco e la consistenza veramente golosa.
per circa 10 bicchierini
200 gr di cioccolato fondente
4 albumi
20 gr di zucchero a velo vanigliato
1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO

Mini Rollé di Tacchino con pisellini
M’era comunque capitato di prenderlo, ma solo per variare la proposta delle carni bianche alle mie piccoline (e loro a dir la verità han sempre ritenuto fosse il loro amato pollo!); ma quando lo mettevo nel piatto al mio dolce maritozzo….uhh che muso lungo! Neanche stessi infliggendo la peggiore delle punizioni: “Non ho capito perchè hai preso il tacchino…?!?…ma chi lo mangia scusa?”
Recentemente ho erroneamente acquistato oltre mezzo kilo di petti di tacchino (li ho scambiati per pollo)!! Già mi immaginavo la sceneggiata di Max e quindi ho cercato di inventare una preparazione allettante per la vista -in modo da scansare il pensiero “Tacchino”- e per il palato -perchè risultasse gustosa e poco….”tacchinosa”.
Vi presento allora con soddisfazione il risultato ottenuto: in poco tempo e con pochi ingredienti sono riuscita nella mirabile impresa di ricevere numerosi complimenti per un secondo piatto di tacchino! Wow!!
INGREDIENTI per 2 persone
2 petti di tacchino
2 fette di prosciutto cotto
2 cucchiaini di parmigiano o grana grattuggiati
1 cucchiaio di olio extra vergine
1/2 scalogno
sale e pepe q.b.
circa 1 cucchiaino da the di erbe provenzali (timo, rosmarino, basilico, maggiorana)
½ bicchiere di latte
Per il contorno: 300 gr di pisellini surgelati
1/2 scalogno
1 cucchiaio di olio extra vergine
sale q.b.
PROCEDIMENTO:
Mettete le fette di tacchino leggermente sovrapposte su un tagliere e battete con il batticarne, in modo da assottigliarle e allargarle. Sistemate poi su tutta la superfice il prosciutto, il grana e una presa di spezie; arrotolate nel verso della larghezza. Ora, teoricamente bisognerebbe legare con lo spago…ma non saprei né dove cercarlo in casa, né come usarlo; quindi, ho fatto un rotolo ben stretto sperando non mi si aprisse in cottura (…e sono stata solo fortunata! Lo spago s’ha da’ usà!!).
Tagliate finemente lo scalogno e fatelo rosolare in una padella antiaderente o di ceramica; appena rosola unite una tazzina di caffè d’acqua e pochissimo sale: in questo modo lo scalogno si ammorbidirà e rimarrà molto digeribile. Quando l’acqua si sarà un pochino ritirata unite il rollé appena realizzato e fatelo rosolare su tutti i lati stando attenti non si apra (se non avete usato lo spago…). Salate e pepate e fate cuocere a fiamma dolce con il coperchio (la carne non deve indurirsi) per circa 10 minuti, rigirando spesso. Scoperchiate, aggiungete il latte e le spezie e cuocete senza il coperchio per altri 10-15 minuti. Quando è pronto rimettete il coperchio sopra la padella.
“Il Pomo di Max”, pomodori secchi sott’olio ai 16 odori
gli amici più stretti e per la famiglia voleva creare qualcosa di ghiotto ed esclusivo,
da gustare a tavola così da essere simbolicamente tutti insieme in
quel festoso momento. Essendone goloso, preparò i pomodori secchi sott’olio e i barattoli furono etichettati: “Il pomo
di Max”.
arrivata a realizzare un prodotto veramente
eccezionale e fu infatti apertamente apprezzato da tutti.
condividere la sua creazione per arricchire il mio neonato bimbo virtuale. E dunque in un giorno piovoso e freddo qual’è stato il Primo Maggio, abbiamo insieme realizzato e fotografato tutto il procedimento: forse un pochino laborioso, ma molto più veloce di quel
che si possa credere.
PREPARAZIONE
Torta Tenero Cioccolatino
La vidi per la prima volta in una puntata de “I menu di Benedetta” (la ricetta è pubblicata sul libro “Cotto e Mangiato”). La provai immediatamente e il risultato fu sopraffino. Siccome delle ricette adoro scovarne segreti, modalità, origini e varianti, ho iniziato a curiosare blog, forum e siti di cucina. Anna, una mia carissima amica, mi ha spiegato che la “Torta Cioccolatino”, la sua mamma (pasticcera prelibata che da sola ha realizzato il buffet dei dolci per il battesimo del nipotino) la prepara ormai da anni, utilizzando pari peso dei vari ingredienti in base a quello delle uova utilizzate. Parrebbe inoltre trattarsi di un’antica ricetta di fine ottocento. La realtà è che non mi è stato affatto semplice riuscire a trovare informazioni univoche sulla Torta Cioccolatino. Sarebbe infatti nota a pochi, e fra questi sono in tanti a chiamarla “Torta Tenerina”. Questa torta è un antico dolce di Ferrara, i cui ingredienti sono, in effetti, quelli della Torta Cioccolatino. Sì, le dosi variano un pochino… ma siamo lì, suvvia! Sennonché, alcuni “detentori del vero sapere” sostengono che la torta ferrarese originale sarebbe priva di farina. Purtroppo non sono riuscita a risalire all’arcano (e me ne dispiace). Infine, la mia ricerca è approdata alla “Torta Tenerella” di Maurizio Santin.
Così, questo “viaggio” mi ha fatto scoprire e testare diverse derivazioni, facendomi arrivare a quella che, essendo un po’ un meltingpot, ed essendo anche pensata per gli amici celiaci, ho scelto di chiamare “Torta Tenero Cioccolatino”.
200 g di zucchero
PREPARAZIONE
Versate il tutto nella teglia (la torta una volta cotta risulterà fragile e delicata è quindi preferibile rivestire la teglia di carta forno) e mettere in forno già caldo (forno a gas 180° per 20/25 minuti circa. E’ cotta quando inizia a screpolarsi in superficie; non essendoci il lievito la torta non si alzerà).
Quando si sarà raffreddata potrete spolverizzare zucchero a velo o cacao amaro e tagliare a quadrotti. (Potete preparare la torta anche il giorno prima; si conserva in frigorifero al massimo 3 giorni).
NOTA: c’è chi ci mette la Sambuca o il Sassolino o chi preferisce il latte (un cucchiaio), chi usa la metà del burro, chi preferisce lo zucchero a velo, chi amalgama la vanillina (una bustina), chi usa metà farina e chi non ne mette affato, chi aggiunge il lievito, chi unisce il caffè macinato (un cucchiaio)… Infine, c’è chi la sceglie come base (arricchendola di fragole fresche) o chi la accompagna con salse, creme o gelati.
Io preferisco la versione meno pasticciata, se si chiama “cioccolatino” è perché è questo il gusto che deve emergere!