Da un paio di mesi sto cercando di cambiare alcune abitudini alimentari nella mia famiglia. E’ un processo abbastanza lento e che trova scogli a volte grandi … ma piano piano la mia “opera” arriverà a pieno compimento. Com’è che si dice? Chi la dura la vince giusto?
Non sono mai stata un’estremista, ho sempre pensato che le cose giuste si trovino a metà. E siccome ultimamente emergono troppe “verità” su questo e quel prodotto, quell’alimento e quell’altro ancora … ecco, io disarmata e allarmata mi rendo conto che non sono in grado di proteggere come vorrei i miei cari e quindi, a tavola, cerco di tutelarli quanto più mi è possibile.

 

Così, con estrema gioia del maritozzo ho ridotto la carne rossa e bianca a meno di una volta alla settimana (in genere ogni 10 giorni), eliminato qualsiasi prodotto che contenga grassi idrogenati, ho incrementato i legumi e scelgo prodotti integrali o con farine non raffinate. Per fortuna sul resto nessun cambiamento tanto sconvolgente visto che proseguo con moltissime proposte fresche e di stagione di provenienza italiana, pochissimi o nulli i latticini e poi via libera al pesce … quello pescato e preferibilmente azzurro (con preferenza a quello italiano).

 

Magari fra un paio di mesi proporrò la ricetta della grigliata perfetta o vi mostrerò tronfia un plumcake cinese farcito con marmellata di nespole della Cambogia … ma in questo momento mi sento in questo mood. Non che mi privi della torta o del dolce classico, con burro e farina bianca sia chiaro. Ribadisco che non sono un’estremista. Non ultimo, sarà un caso ma anche no, seguendo questi cambiamenti, in poche settimane ho perso un paio di kili! 

Quindi, quando sono stata invitata a partecipare ad uno show cooking di Marco Bianchi, cuoco per vocazione, tecnico di Ricerca Biochimica e divulgatore e consulente scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi, che dire … mi sono esaltata e non poco! Marco è riuscito a incantare un’intera platea di foodblogger, spiegando con semplicità la sua filosofia alimentare legata al suo sapere. Molto incuriosita sul prodotto “fungo bio“, ho dovuto mettere da parte le mie iniziali riserve poichè non solo all’assaggio ha rivelato gusto e profumi davvero notevoli e diversi da quelli fino ad oggi provati, altresì Marco Bianchi ci ha spiegato che il fungo bianco ” è un eccellente fonte di differenti vitamine e sali minerali: Vitamina D, C, B, potassio, magnesio, fosforo, selenio e fibre ma anche acido folico e carotenoidi. Tra le vitamine del gruppo B, troviamo in modeste quantità anche la B12, solitamente presente nel mondo animale. Privi di grassi e molto ricchi di acqua, diversi studi epidemiologici hanno rilevato nei funghi particolari proprietà anticancro, soprattutto legate alla presenza di alcune sostanze chiamate polisaccaridi, di cui il più studiato è il lentinano. Questa sostanza è stata aggiunta, nel caso di alcune sperimentazioni, alla chemioterapia di tumori del colon e dello stomaco, aumentando la durata di vita dei pazienti: ne è risultato, infatti, che questa molecola sia capace di stimolare il sistema immunitario. Ricordiamo, inoltre, che i funghi sono un’ottima fonte di fibre, non contengono colesterolo e sono grandi amici del nostro sistema cardiovascolare in quanto capaci di ridurre i grassi“.

Dopo aver ascoltato i consigli di Marco e ricevuto in ricordo della splendida serata un prezioso sacchetto di funghi bio … la sera seguente mi sono cimentata in un gustoso piatto unico che il maritozzo ha allegramente spazzolato con estrema soddisfazione (anche mia!). 

Pasta con funghi, pesce e crostacei
(mare e monti a modo mio)

 

 

INGREDIENTI per 2 persone

 

200 g pasta corta (io pennette di mais senza glutine)

200 g funghi champignon bio ( io il fungo bio Hortoitalia)

2 generose manciate gamberetti sgusciati

1 filetto orata (circa 100 o massimo 150 g)

1 filetto salmone (circa 100 o massimo 150 g)

1 spicchio aglio

q.b. olio extra vergine d’oliva

q.b. sale e pepe

2 e più cucchiai panna vegetale (io Alpro)
a piacere prezzemolo

Mettiamo a bollire un pentolone d’acqua. Nell’attesa, mondiamo le cappelle dei funghi, ripuliamone la parte interna e tagliamo a listarelle. Stufiamo in una padella antiaderente dove avremo profumato lo spicchio d’aglio in due cucchiai di olio extra vergine d’oliva, aggiungiamo pochissima acqua e copriamo alcuni minuti con il coperchio. Trascorso il tempo, scoperchiamo, saliamo e pepiamo e lasciamo ritirare l’acqua del tutto. Preleviamo la metà dei funghi e prepariamo una crema con la panna vegetale (anche più del quantitativo suggerito a seconda dei gusti), un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva e alcune cucchiaiate dell’acqua di cottura della pasta ( a piacere in base alla cremosità che desideriamo ottenere). Regolilamo di sale dopo aver aggiunto l’acqua di cottura della pasta (che è già salata quindi stiamo attenti).

 

Nel frattempo l’acqua sarà giunta a bollore, caliamo la pasta. E nell’attesa cuocia, prepariamo in padella i nostri filetti di pesce (privati delle lische e della pelle, in padella antiaderente leggerissimamente unta e con coperchio cuoceranno in circa 10 minuti). Uniamo anche i gamberetti, che necessitano di pochissimi minuti per essere pronti. Regoliamo di sale e portiamo a cottura.

 

Quando scoleremo la pasta, condiremo con il pesce e il suo umore rilasciato in padella. Rigirando la carne andrà a rompersi e si amalgamerà splendidamente anche con la crema di funghi che uniremo. Aggiungiamo i funghi non tritati e serviamo.

 

Buon Appetito!