Il maritozzo mi è via da un’intera settimana.
E’ andato a Londra, beato lui.
Per lavoro, specifica lui.
Beato lui, risottolineo io.
Nel frattempo mi sono goduta una magnifica settimana in cic-to-cic con le mie princy.
Tutto bene davvero a parte una in crisi mistica per l’assenza dell’amato papà e l’altra in crisi mistica per il non essere riuscita a mettere piede nel lettone, nonostante l’assenza del caro papà.
“Mamma, ma io voglio dormire con te perché così non dormi sola“. E’ diplomatica la mia Beatrice … Sì dai, meglio per lei. Forse non dirà le cazz … ehm le cavolate che la mamma in alcuni casi della vita ha poi dovuto scontare…
Non è mica vero che la sincerità premia sempre.
O che bisogna sempre dire la verità.
Collegare magari il pensiero al cervello sì, ma questo ancora oggi che ne ho 40 di anni non mi viene sempre naturale. Ma chissà poi perché?!?!
Ad esempio, figuaraccia di pochi giorni fa: dunque siamo al laboratorio creativo dove Eleonora fa gioco-danza. Mentre lei si cimenta con altre bimbe e la splendida maestra Silvia al piano di sotto, Beatrice ed io ci accomodiamo in una sorta di playing room, affollatissima di mamme.
Sono esposti tutù e cappelli favolosi in materiali coloratissimi.
“Wow ma sono stupendissimi! Ma sono per farci giocare le bimbe del corso?” chiedo ad alta voce.
Una tipa più o meno coetanea mi dice “NO, sono in esposizione per eventuale vendita” e sorride.
“Ahhhhhhhhhhhh e mi sembrava. Allora di sicuro costeranno un botto esagerato per essere quì!” e mentre lo dico realizzo di parlare con la tipa che per l’appunto li vende.
Va bene. Sono una causa persa.
INGREDIENTI
per circa 20 paninetti
300 gr farina integrale farro
100 gr farina di Kamut
200 gr farina manitoba
200 gr farina manitoba
60 gr lievito madre secco (io con germe di grano Ruggieri)
400 gr acqua tiepida (quantitativo variabile che dipende dall’assorbimento delle farine usate)
½ cucchiaino zucchero di canna
400 gr acqua tiepida (quantitativo variabile che dipende dall’assorbimento delle farine usate)
½ cucchiaino zucchero di canna
3 cucchiai olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di sale
q.b. semi di sesamo e di papavero
PREPARAZIONE
Misceliamo le farine, lo zucchero e il sale. In una terrina capiente sciogliamo il lievito di madre secco nell’acqua tiepida e nell’olio. Uniamo le farine miscelate e impastiamo il tutto fino a formare una bella palla, che lasceremo lievitare per circa 40 minuti, in un luogo riparato da correnti d’aria e coperto da un canovaccio da cucina pulito.
Trascorso il tempo indicato prendiamo l’impasto e suddividiamolo in pezzi di circa 30 gr l’uno. Per dar loro la forma occorre tirare leggermente l’impasto verso il basso in modo che la superficie risulti liscia. Io al mio solito ho inserito i 30 gr circa di palline così ottenute negli alveoli della teglia da muffin, un metodo per me tatticissimo!
Chi invece desiderasse utilizzare direttamente la placca da forno lavorare, porrà i panini ben distanziati sull’apposita carta. Facciamo lievitare coperti con un canovaccio pulito per ancora circa 1 ora e mezza. Accendiamo il forno a portiamo a 180° (gas e statico).
Prima di infornare spennelliamo le superfici con un goccio di latte e arricchiamo con semi di papavero o sesamo o di zucca.
(Nota: Per donare ai panini il classico brunito, spennellarli con del tuorlo prima di infornare. Utile anche per chi avesse intolleranze al latte e quindi non gradisse anche la spennellata sopra menzionata).
(Nota: Per donare ai panini il classico brunito, spennellarli con del tuorlo prima di infornare. Utile anche per chi avesse intolleranze al latte e quindi non gradisse anche la spennellata sopra menzionata).
Inforniamo per circa 20 minuti. Sforniamo e facciamo raffreddare.
Buon Appetito!