Due anni fa Max decise di preparare personalmente i regali di Natale. Per
gli amici più stretti e per la famiglia voleva creare qualcosa di ghiotto ed esclusivo,
da gustare a tavola così da essere simbolicamente tutti insieme in
quel festoso momento. Essendone goloso, preparò i pomodori secchi sott’olio e i barattoli furono etichettati: “Il pomo
di Max”.
gli amici più stretti e per la famiglia voleva creare qualcosa di ghiotto ed esclusivo,
da gustare a tavola così da essere simbolicamente tutti insieme in
quel festoso momento. Essendone goloso, preparò i pomodori secchi sott’olio e i barattoli furono etichettati: “Il pomo
di Max”.
Partendo dalla ricetta del suo papà (eclettico e formidabile uomo), la mia metà è
arrivata a realizzare un prodotto veramente
eccezionale e fu infatti apertamente apprezzato da tutti.
arrivata a realizzare un prodotto veramente
eccezionale e fu infatti apertamente apprezzato da tutti.
Complice un caro collega che testé rientrato da un soggiorno in Puglia ci ha portato un kilo di pomodori secchi, il mio dolce consorte ha scelto di
condividere la sua creazione per arricchire il mio neonato bimbo virtuale. E dunque in un giorno piovoso e freddo qual’è stato il Primo Maggio, abbiamo insieme realizzato e fotografato tutto il procedimento: forse un pochino laborioso, ma molto più veloce di quel
che si possa credere.
condividere la sua creazione per arricchire il mio neonato bimbo virtuale. E dunque in un giorno piovoso e freddo qual’è stato il Primo Maggio, abbiamo insieme realizzato e fotografato tutto il procedimento: forse un pochino laborioso, ma molto più veloce di quel
che si possa credere.
Il risultato? E’ speciale…come il mio Max!
INGREDIENTI
250 gr pomodori secchi di prima scelta
500 ml acqua tiepida
250 ml aceto di vino rosso
1 cucchiaino da caffè: timo, maggiorana, origano
1/2 cucchiaino da caffè: pepe nero
meno di 1/2 cucchiaino da caffè: zenzero, noce moscata, menta, cannella, curry
6 palline di ginepro
3 foglie salvia
la punta di 1 ramo di rosmarino
1 foglia grossa di basilico
500 ml circa olio di oliva
4 spicchi d’aglio
8 foglie alloro
PREPARAZIONE
In un grosso e capiente recipiente miscelate l’acqua tiepida e l’aceto. Unite e mischiate con un cucchiaio di legno tutte le spezie indicate (secche e fresche) aggiungendo poi i pomodori secchi, che avrete precedentemente aperto. Lasciate riposare per 2 ore (attenzione a non eccedere troppo con la marinatura, poichè diverrebbero eccessivamente molli e quindi non gradevoli al palato).
Finita l’attesa, procedete con l’asciugatura dei pomodori, nel seguente modo: scolate con lo scolapasta i pomodori (senza buttare via la marinata! Se avete altre pomodori secchi sarebbe un peccato sprecarla). Distendente doppi strati di carta da cucina sul piano di lavoro -ad esempio 3 strappi uniti, sopra altri 3-, ponetevi sopra. uno accanto all’altro, i pomodori ben aperti e scolati. Utilizzando un nuovo doppio strato di carta da cucina procedete a tamponare la fila che avete appena predisposto.
Prendete ora dei barattoli di vetro, ponetevi alla base uno spicchio d’aglio e una foglia di allora e iniziate a riempire con i pomodori. Dopo averne adagiato qualcuno, irrorate di olio e spingete bene con i rebbi di una forchetta per far fuoriuscire eventuali bolle d’aria. Inserite una foglia di allora e riprendete l’operazione appena descritta fino alla fine del vasetto. Coprite completamente d’olio e chiudete bene con il coperchio. Riponete al buio per 2 giorni, in modo che i pomodori assorbano odori e olio. Trascorse le 48 ore d’attesa date via libera a golosi antipasti, bruschette, paste …
NOTA: Alla prima lettura della lista degli ingredienti ci saranno nasi che si deformeranno, i tradizionalisti obietteranno che assolutamente né in Sicilia, né in Calabria, né in Puglia e né altrove i pomodori sott’olio si fanno così. In realtà non potrete credere alla delicatezza di questo prodotto fino a quando non l’avrete provato! Per quel che riguarda le spezie: quelle indicate con “meno di mezzo cucchiaino”, suggerirei di non aumentarle quantità (i sapori sono molto caratteristici servono per stuzzicare e profumare, inoltre potrebbero non piacere); gli altri odori possono essere aumentati o diminuiti a seconda dei propri gusti.