Ben ritrovati Amici e felice lunedì!! Come avete trascorso il fine settimana? Spero in allegria! Dal canto mio non posso lamentarmi. Mi sono goduta due bellissime cene con amici e una domenica meravigliosa con i miei 3 grandi amori. Sono talmente serena che nemmeno il cambio di stagione degli armadi mi ha scalfita, tsè tsè.
Venerdì vi ho salutati raccontando di un grande (fra i tanti) alto mare per una cena da noi.
Fettine di slunzega, bocconcini di pecorino e vino rosso assieme a una tartellette mi mettono buon umore in attesa di un risotto fumante. Altresì il risotto mi dona un appagamento notevole. Ma però -e li scrivo tutti insieme alla facciaccia di quell’antipatica shura che una volta mi tuonò “e tu a 7 anni ti permetti ancora di dire MA PERO’?!” – , penso che una cena, specie di venerdì, non possa chiudersi senza un dolce.
Sbaglio forse?
Come per il “ma però”, per il dolce dell’ultimo minuto posso tranquillamente affermare di essere una “professionista”. Sin dai tempi delle scuole medie. Ricordate Ambrogio e il “non proprio fame, ma voglia di qualcosa di buono”?? Ecco, la woman in yellow sarebbe stata una donna molto più felice in mia compagnia!! E’ così. Davvero. Tanto che, se è vero che Archimede avrebbe affermato: “Datemi una leva e vi solleverò il mondo“, io posso ribattere: “Datemi 1 rotolo e 2 mele e vi solleverò l’umore“.
Fettine di slunzega, bocconcini di pecorino e vino rosso assieme a una tartellette mi mettono buon umore in attesa di un risotto fumante. Altresì il risotto mi dona un appagamento notevole. Ma però -e li scrivo tutti insieme alla facciaccia di quell’antipatica shura che una volta mi tuonò “e tu a 7 anni ti permetti ancora di dire MA PERO’?!” – , penso che una cena, specie di venerdì, non possa chiudersi senza un dolce.
Sbaglio forse?
Come per il “ma però”, per il dolce dell’ultimo minuto posso tranquillamente affermare di essere una “professionista”. Sin dai tempi delle scuole medie. Ricordate Ambrogio e il “non proprio fame, ma voglia di qualcosa di buono”?? Ecco, la woman in yellow sarebbe stata una donna molto più felice in mia compagnia!! E’ così. Davvero. Tanto che, se è vero che Archimede avrebbe affermato: “Datemi una leva e vi solleverò il mondo“, io posso ribattere: “Datemi 1 rotolo e 2 mele e vi solleverò l’umore“.
INGREDIENTI
per 4 persone
1 rotolo pasta brisée già pronta e stesa
4 mele golden
q.b. burro
q.b. zucchero semolato
q.b. zenzero in polvere
PROCEDIMENTO
In 10 minuti avrete il vostro dolce da poter infornare. Pronti?
Accendiamo il forno e mettiamolo a temperatura: 220° forno statico – gas.
Laviamo, speliamo e priviamo del torsolo le 4 mele. Affettiamole sottilmente in modo che cuociano bene e si ammorbidiscano nel tempo di cottura della brisée già pronta.
Ora prendiamo una tortiera del diametro poco più piccolo di quello della pasta brisée (circa 22 cm).
Imburriamola (quanto basta, non eccessivamente) e poi facciamo scendere una nevicata di zucchero semolato (anche in questo caso, senza esagerare). Rivestiamo adesso con le fettine di mela, ponendole a raggera ordinatamente e poi spolveriamo con lo zenzero. Copriamo adesso con la pasta brisée, come se ne fosse un coperchio. Poniamo i bordi in eccedenza all’interno della tortiera, rimboccando come quando si rifà il letto! Adesso bucherelliamo con cura e inforniamo a 220 gradi per circa 15 minuti. Abbassiamo poi la temperatura a 180 gradi e cuociamo per altri 10 minuti. Quando sforneremo, capovolgiamo immediatamente su un piatto più grande della tortiera e lasciamo intiepidire. Io l’ho spazzolata ancora caldina, con una banalissima pallina di gelato alla panna spolverizzata di cannella e zenzero.
Buon Appetito!
Amici, questa volta nessuno scatto del passo-passo. Nel realizzare questa non-ricetta, ho pensato inizialmente che non avrebbe avuto senso pubblicarla … non ne immaginavo però la resa! E’ veramente golosa e poi così facile e veloce, senza alcuna pretesa: ecco quindi che non può non essere ricordata! Dunque ho fatto in tempo ad immortalare l’ultima fetta 😀