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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Involtini di salmone selvaggio con aneto, formaggio e vinaigrette alla senape

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Involtini di salmone selvaggio con aneto e formaggio

Succede una cosa divertente. Divertentissima e quasi irreale. Tutta colpa delle affinità elettive …

Ordunque la mia piccola princy ha iniziato la prima (lacrimuccia da mamma che pensa al suo amore dolcissimo che cresce). Il primo giorno al termine della presentazione delle maestre, una mamma ha raccolto indirizzi mail e numeri di cellulare dei presenti. L’immediato intasamento di Hotmail e WhatsApp mi ha creato malumore, pensando di essere finita nelle classiche chat scolastiche allucinanti e tentacolari che ti succhiano la batteria del tuo povero cellulare (e il mio è ormai già di suo al 27% alle ore 13.37 ).

Nei giorni a seguire, alla presa dei bimbi fuori da scuola ci si è iniziati a riconoscere e a salutare simpaticamente e da caciarona quale sono l’ho lanciata lì: ma se una mattina ci bevessimo un caffè? Piaciuta l’idea l’ho lanciata in chat. La mattina seguente eravamo in 10  mamme a caffettare (10 su 21, una bella media!) e a  chiacchierare amabilmente e semplicemente. Da lì è stato un attimo … un attimo davvero, una cosa incredibile e spontanea la nascita di una chat della chat di classe! Sì … una sorta di “internos” cazzaro nella quale ce ne diciamo di ogni. W la prima!

La stessa semplicità e complicità la troverete in questi tre ingredienti che insieme raggiungono l’apoteosi e si sciolgono insieme in modo voluttuoso. Gli involtini di salmone selvaggio con aneto e formaggio sono fra i miei antipastini preferiti: talmente veloci da realizzare che non si possono definire una ricetta e talmente buoni da gustare che non possono mancare nei miei apéritifs di pesce!

Involtini di salmone selvaggio con aneto e formaggio

Involtini di salmone selvaggio con aneto, formaggio e vinaigrette alla senape
 
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Un antipasto semplicissimo e velocissimo, un classico irrinunciabile.
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Tipo di preparazione: Antipasti e Sfizi Salati
Etichetta: Italiana
Serves: 4
INGREDIENTI
  • 100 g salmone selvaggio affumicato a fette
  • 40 g formaggio spalmabile tipo robiola
  • q.b. aneto fresco
  • 1 cucchiaino senape
  • 1 cucchiaino olio vergine
  • 1 cucchino succo limone
PREPARAZIONE
  1. Creiamo una vinaigrette alla senape unendo e miscelando la senape, l'olio e il succo di limone.
  2. Disponiamo le fette di salmone su di un piatto, apriamole e mettiamo su di ognuna un cucchiaino di formaggio spalmabile, una punta di vinaigrette e qualche ciuffetto di aneto.
  3. Arrotoliamo per creare dei piccoli involtini e disponiamo su di un piatto di portata.
  4. Lasciamo in frigorifero e tiriamo fuori 10 minuti prima di servire, facendo cadere su di ognuna una punta di vinaigrette.
  5. Buon Appetito!
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Involtini di salmone selvaggio con aneto e formaggio

 

Cialde al Parmigiano

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Quando eravate piccoli, le vostre lettere a babbo Natale com’erano?!?  Le mie erano lunghe. Lunghissime. Avevo il terrore di dimenticarmi qualcosa e quindi da dicembre, ogni giorno, guardavo attentamente le pubblicità alla ricerca di qualche nuova ispirazione. Inoltre, sapevo che babbo Natale non avrebbe portato proprio tutto tutto di quello che avrei indicato. Sicché scrivevo e scrivevo per poter comunque avere quanta più roba. E per di più, alzi la mano chi già allora riceveva famigerati fuori lista: pigiami, mutande, calze per iniziare. Maglioni e camicie … E alla fine della mia lista originale sì, qualcosa c’era. Babbo Natale diciamolo: spesso prendevi delle gran cantonate!! Ma ti perdono.
 
Oggi, come siete messi con le letterine dei vostri pargoli?
Le mie sono talmente parche nelle loro richieste che mi si stringe il cuore quando le rileggo.
Mi viene da piangere a dire il vero … ‘ste figlie mie nella loro parchezza sono riuscite a centrare delle richieste costosissime.
La grande da ormai 12 mesi chiede un tablet. E se l’anno scorso abbiamo svincolato egregiamente con la macchina fotografica digitale di Hello Kitty, quest’anno come posso? Quelli in offerta fra i 50 e i 70 euro possono essere validi per lei o sono autentiche ciofeche?
Intanto, la piccola continua a palesare di essere affiliata al WWF già dai tempi placentari. Lei anche quest’anno chiede animali. Ora desidera una foca strisciante che mangia triglie di plastica, un coniglio che sgranocchia carote facendo le fusa e un cavallo che nitrisce mentre lo accarezzi. Sono tutti di una linea di peluche interattivi.
Bella lì insomma. Fra l’una e l’altra non ce la si cava con meno di 500 euro.
Urgono consigli.
 
 

Adoro questi cestini perché li puoi farcire come credi e ogni volta conquistano senza riserve. Ti risolvono un aperitivo con pochissimo. Ho pensato allora che essendo sempre di corsa, è utile tenerne conto. Che si tratti di un’insalata, di un risotto, di una pasta fredda o di un orzotto, con queste croccanti delizie avremo sempre un finger food irrinunciabile! 

Cialde di Parmigiano
 
 
INGREDIENTI
per 4 cialde
 
q.b. olio extra vergine
120 gr circa parmigiano non fresco -preferibile quello stagionato almeno 22 mesi
(o mix di grana e parmigiano e pecorino)
 
 

PREPARAZIONE

Grattugiamo il formaggio.
Prendiamo un padellino e ungiamolo, spargendo bene ed eliminandone l’eccesso con uno scottex. Scaldiamo a fiamma dolce alcuni secondi. Spargiamo regolarmente per tutta la larghezza del padellino il parmigiano. Abbassiamo la fiamma e lasciamo sciogliere circa due minuti (a seconda della grandezza del nostro padellino).
 
 

Prendiamo il padellino e teniamo lontano dalla fiamma per tre secondi. Con uno spatolino sporcato con lo scottex usato prima, alziamo i bordi del foglio di parmigiano e quando vediamo che è bello compatto e ha preso colore, rigiriamo su se stesso.
Stendiamo il foglio di parmigiano sul fondo di un bicchiere o di una coppetta e premiamo con le dita della mano per dar loro la forma.
 
 

Buon Appetito!
 
 
 

Ciambella rustica salata

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Sei giorni.
Per la prima volta nella loro vita, le mie bimbe sono state lontane dalla loro mamma per così tanto.
Per la prima volta in tutta la mia vita, sono stata lontana dalle mie bimbe per così tanto tempo.

E al solo pensiero, a lungo ho oscillato fra il portare le bimbe a Calcutta o il non partire affatto. Poi i miei genitori hanno concordato di trasferirsi a casa nostra per quella settimana e hanno saputo curare e coccolare le piccole in maniera deliziosa e impeccabile.
E di sicuro non c’entra l’aver tappezzato la casa di consigli e warning o l’aver allertato le maestre e la pediatra di dare precedenza per qualsiasi telefonata in arrivo. Il fatto poi di vantare una schiera di mamme-amiche pronte a merendate e ritrovi spezza-eventuale-tristezza o l’aver anche già predisposto il menù settimanale e iniziato a suggerire i vestiti da indossare day by day…

“Che mamma-cozza!” penserete. In realtà, il fatto è che non sarei stata a un’ora di strada da Milano. Sei giorni dall’altro capo del mondo cambiano le prospettive. Riescono a disorientare il tuo solito equilibrio sopra la follia, facendoti arrivare a pensare: E se attraversano male la strada? Se legano male la cintura in auto? Se lo scaldabagno andasse in cortocircuito? E se i bocconi di cibo fossero troppo grossi? Se provassero un dolore devastante per la mia assenza? Se mia mamma rispondesse ai capricci con kili di Nutella? E se facessero ritardi a scuola …

Nel quotidiano sì, sono una mamma molto presente. Ma è altresì vero che le mie bimbe vivono numerosi momenti senza di me: di certo conducono una vita sociale molto più attiva della mia a 18 anni. Basti dire che ogni venerdì sera dormono dalla nonna ‘Ela …
Beneficio assoluto per le bimbe che assaporano li-ber-tà al pari di Mel Gibson in Braveheart, per i nonni che si rinfrescano meglio che in Cocoon, e ovviamente per noi come coppia che …. beh … c’é da scriverselo cosa si può fare il venerdì sera con la casa libera senza figli?! Li-ber-tà vale anche per una mamma(-cozza) e un papà(-vongola)!


 

Questa ciambella non so più nemmeno io da dove arrivi. E’ fra le prime ricette che hanno spopolato i primi tempi in casa nostra. E’ una sorta di versione salata della torta dei vasetti di yogurt.
Soffice e morbida. Davvero deliziosa per aprire in maniera saporita e accattivante brindisi e aperitivi. Altresì è superba come svuota frigo! La trovo tatticissima per queste feste a venire e a seguire …

 
CIAMBELLA RUSTICA SALATA
  
INGEDIENTI
per circa 8 persone
 
1 vasetto yogurt bianco
1 vasetto parmigiano o grana
3 vasetti farina 00
1/2 vasetto olio di semi
3 uova
3 gr lievito per torte salate
q.b. sale
 
A piacere si possono unire pomodori secchi, olive, wurstel, frutta secca, uvetta … In questo caso:
100 gr prosciutto cotto affumicato
50 gr gruviera

PROCEDIMENTO

Mescoliamo farina, lievito, sale e parmigiano. Aggiungiamo le uova una alla volta, lo yogurt e infine l’olio. Mescoliamo con cura. Tagliamo a pezzettini il prosciutto e il formaggio e uniamoli all’impasto.

Ora lasciamo riposare per una mezzoretta, coperto da canovaccio pulito.

 

Accendiamo il forno e portiamo la temperatura a 180° (gas e statico). Trasferiamo in una tortiera della forma di una ciambella -ammirate la mia creazione prima dell’acquisto!-.

Inforniamo per circa 35 minuti (vale la prova stecchino e un bel colore dorato).

Serviamo caldo o a temperatura ambiente accompagnato da mousse e paté.

 

Buon Appetito!

 

Spritzer … riabbracciamoci così!

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 Ben ritrovati amici miei carissimi! Com’è emozionante essere seduta davanti al mio vecchio pc, sentendovi sempre così vicini dopo tutto questo tempo…
Mi siete mancati, ma quanto mi siete mancati e caspita se mi siete mancati!! Non potervi leggere e salutare è stata un’autentica forzatura; non poter subito condividere nuove ricette –che oramai giacciono sconsolate e tristi sul mio già troppo pieno hard-disk esterno– è stato frustrante; non riuscire a raccontare alcuni aneddoti, già immaginando il commento dell’una o dell’altra amica, ha reso ulteriormente lampante quanto intensamente siate presenti nel mio quotidiano, checché solo virtualmente.
  
Le vacanze estive … o mamma, parlarne adesso sembra quasi una follia, non trovate?! Siamo già in autunno, siamo a pieno regime nel delirio frenetico di ogni giorno e più che alle vacanze estive già si pensa a quelle del prossimo ponte ( a proposito, quand’è il primo in calendario?!?). Ma lì io vi salutai e in questi mesi sono accadute tante, tantissime e troppe cose da poter sintetizzare in poche righe. Ciò che mi auguro, è che stiate tutti bene!
 
Luglio duemila13 – Francia, Costa Azzurra, Antibes. Passeggiata fra le mura. Incantevoli scorci e rumorosi via vai di turisti che all’ora dell’aperitivo si accaparrano i tavolini in brasserie, vinerie e pubs. In questo clima spumeggiante e spensierato, Eleonora tuona: “Mi scappa la pipì!!“. Ottimo tempismo piccola mia … approfittiamone allora per sederci in quella bella vineria, con mirata capatina in toilette. “Ordino io -mi anticipa il maritozzo- … Madame, deux SPRITZ“. Mi volto, lo guardo stralunata ma evito di commentare visto che la cameriera sta perfettamente esprimendo il mio pensiero: “Excuse moi??? Vous entendez le SPRITZER???“. Il maritozzo cerca di spiegare, la ragazza abbozza un sorriso e al mio ritorno trovo due bei bicchieri da vino con all’interno un liquido giallo paglierino. Insomma, un simpatico quiproquo, con il quale abbiamo scoperto un forse banale, ma di certo delizioso, fresco e leggero aperitivo. Io che odio tutto ciò che è “annacquato”, ne sono rimasta sorpresa e conquistata!  Perfetto con qualsiasi goloso finger food e starter di pesce.
INGREDIENTI
2/3 vino bianco fermo profumato e fruttato freddo (io: Pecorino o Sauvignon)
1/3 acqua super frizzantissima fredda (perfetta la Perrier)

PREPARAZIONE
…la devo scrivere davvero?!? 😉 In un bicchiere versate il vino e poi l’acqua freddissima. Non occorre mescere. Cin Cin!

Il tipico antipasto home-made che ci regaliamo io e il mio dolce maritozzo ogni volta che riusciamo a recarci in Costa Azzurra. Adoro le coquillage, queste fresche, morbide e ricche delizie!
 
 
Vi ho accennato di aver trascorso l’inizio delle vacanze estive ad Antibes e ho allora pensato di condividere alcuni scorci a me molto cari:
 
la Vieille Ville
 
Bastion St. André
 
Veduta dai Bastioni
 
verso la Cattedrale
 

Castello Grimaldi, sede del Museo Picasso
 
Il Mercato Provenzale, la sera
 
Port Vauban e il suo celebre e suggestivo “The Nomad”
 
Fort Carré
 
Cap d’Antibes – Chapelle de la Garoupe e il suo Faro
 
 
In questi luoghi ci sono vedute splendide e ricche di fascino, profumi incantevoli e melodie suggestive … Vi riabbraccio dunque così amici miei: con sentita emozione!

Polpettine morbide al forno con 3 carni e patate

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Vi ho raccontato di questo magnifico sabato sera trascorso insieme ad un gruppo di nuovi amici, quello che sarebbe dovuto essere un “polpetta contest“! E siccome di polpette ne ho già realizzate e spazzolate di diverse (Polpette morbide al forno, Polpette di Merluzzo al forno, Polpette con Cous Cous, Polpette di Riciclo senza uova, Polpette al sugo, Polpette di Sgombro), ho pensato di cimentarmi in qualcosa di differente. Sapete vero che per me l’occasione migliore per sperimentare una nuova ricetta è proprio nei ritrovi con amici. Per alleggerire la coscienza da eventuali insuccessi, premetto sempre “Ragazzi, siete delle cavie! Speriamo in bene!!“. Tutti ridono … diciamo poi che -salvo pochi ma decisamente clamorosi flop- m’è sempre andata bene. E per fortuna, immaginate altrimenti che linciaggio subirei dal famelico maritozzo …

Ora però lo dico ufficialmente e ancor più seriamente: amici miei, io lo voglio fare per davvero il polpetta contest!!! Non doveva essere questa la ricetta … ma di trite ne avevo acquistate tre e di pane non ne avevo. Da cosa nasce cosa e di necessità virtù! Dunque il risultato di queste polpettine è un gusto delicato ma deciso e poi con le patate i bocconi sono particolarmente morbidi e golosi. Last but not least la cottura in forno dona una sorprendete leggerezza. Perfette per aperitivi e cenette pre-estive, che ne dite?

 
 

INGREDIENTI
circa 50 polpettine
 
200 gr trita vitello
200 gr trita scelta bovino
300 gr trita maiale
200 gr patate lessate
30 gr parmigiano
q.b. sale
2 uova
q.b. farina 00 o farina di riso per infarinare la polpettina

PROCEDIMENTO

Laviamo, speliamo, cubettiamo, lessiamo in acqua salata le patate. Passiamo nello schiaccia patate e facciamo raffreddare.

Formiamo l’impasto con le mani o con il robot da cucina: prima amalgamiamo le tre carni, poi uniamo le patate lesse schiacciate, infine un po’ di sale, il parmigiano e in ultimo le uova.

 

Formiamo delle polpette infarinandole e ponendole su di una teglia da forno rivestita e leggermente unta (io ho riposto in frigo per poterle portare dagli amici e cucinarle al momento).

 

Inforniamo a 200° (gas e statico) per circa 20 minuti (i primi 10 minuti coperti da stagnola).
 

Serviamole tiepide per cena o fredde come magnifico aperitivo.

Buon Appetito!