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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Cannoncini di Bacon con mousse di Zucchine

di 13 commenti

Oggi a Milano si chiudono le scuole primarie.
 
Il primo anno di elementari della mia Beatrice è finito! Non che sia volato. In effetti e in realtà è stato più pesantuccio di quel che pensavo. Ho voluto con estrema convinzione il “modulo”, il tempo parziale a scuola. Sarebbe a dire che 3 volte a settimana la mia Beatrice pranza a casa e ha i compiti da fare. “Bello ‘sto modulo! Bimbi meno stanchi e poi li puoi seguire meglio nello studio!“. Oltre a questo ho anche pensato al meraviglioso rapporto di grande complicità e super love love love che tutto questo tempo insieme ci avrebbe ulteriormente potuto offrire.
 
Così, da settembre a oggi, abbiamo trascorso pranzi anche fatti di:
“Amore son le 2, finisci di mangiare che dobbiamo ancora fare i compiti“
“Patata … forza su, muoviti e stai composta…“
“Bea stai seduta, ti sto per togliere il piatto…“
“Come non lo vuoi?? Ma non ti piaceva il risotto giallo?!?!?!“
 
Finito il pranzo, in piena digestione, in occasione di poesie e filastrocche o di compiti di matematica, anche i vicini hanno gioito nell’udire strazianti:
“Non ce la faaaaaaccio!”
“E’ imposssssssssssibile questo stupido compito!“
“Mamma ma IO C’HO sonno“
“Ti prego, ti prego, ti prego un po’ di televisione poi ti prometto che finisco la pagina“
“Mamma che stufa peròòòòòòòòò!” 
 
 
Pesante sì,  ma il risultato è stato proprio quello ambito. L’anno scolastico si concluderà bene … perché vederla ancor più entusiasta, serena e sicura di sé è una grande soddisfazione.
 
 
Durante quest’anno abbiamo anche avuto tanti pomeriggi privi di compiti … nei quali ci siamo goduti coccoline, riposini e un po’ di televisione. Fra i programmi, io propongo quelli di cucina ovviamente. Mesi fa mi ero intrippata con “Finger Food Factory“. Così, con la scusa di riciclare un misero avanzo di zucchine trifolate (quello della vergogna che noi mamme conosciamo), ho sfruttato un’idea davvero originale di Sebastiano!
 
 
Cannoncini di Bacon con mousse di Zucchine
 
INGREDIENTI
per circa 10 cannoncini

 100 g pane per tramezzini senza crosta
10 fette bacon affumicato
q.b. granella grossolana pistacchi o pinoli se preferite
100 g ricotta
q.b. avanzo di zucchine trifolate (qualche cucchiaiata)

INGREDIENTI
 
Per ottenere il cannoncino (seguendo il link sopra riportato vedrete un esaustivo filmato): prendiamo una  fetta di pane, con un matterello appiattiamolo fino ad ottenere una striscia sottile. Prendiamo i cilindri d’acciaio per fare i cannoli: avvolgiamoci un pezzo della fetta (da una fetta otteniamo 3 cannoncini) e per sigillare bagnamo leggermente le estremità che si uniscono. Inforniamo per 6 minuti a 180°.
Ultimata la tostatura, avvolgiamoci  intorno una fetta di bacon. Chiudiamo con stagnola per fare bene aderire e rimettiamo in forno, per 20 minuti a 160°. Una volta cotto, sfiliamo con estrema cura il cannoncino dal cilindro di acciaio.

 Per le zucchine trifolate: in un padellino doriamo uno scalogno e poi uniamo 1 zucchina tagliata a rondelline. Saliamo con moderazione, rimestiamo e copriamo con un coperchio. Lasciamo cuocere a fiamma dolcissima per cinque minuti. Togliamo il coperchio e ultimiamo la cottura per altri cinque minuti almeno.
 
Per la farcia: una volta raffreddata la zucchina trifolata, creiamo una crema con la ricotta.
 
Per comporre il finger food: usando un sac a poche o una siringa da pasticcere, riempiamo il cannoncino con il ripieno. Decoriamo i lati con pinoli o pistacchi (i pistacchi con il bacon sono favolosi!).
 
Buon Appetito! 
 

Guacamole, la salsa messicana a base di avocado

di 19 commenti

E’ davvero incredibile quanto il tempo sia tiranno. E altresì quanto sia burlone. Sì perché il tempo o non ti basta o ce n’è troppo. Ovviamente non basta quando hai miliardi di robe da fare e invece si dilata nelle occasioni noiose. Banale ma tristemente vero.
 
Da un paio di mesi, circa 3 o 4 volte a settimana, la mattina vado in palestra. Questo, unito al fatto che la mia princy grande esce da scuola 3 volte a settimana all’ora di pranzo, fa diminuire il tempo che ho sempre dedicato agli “oneri domestici” e in effetti anche a questo mio amato blog. 
Mai come ora vorrei che le giornate fossero lunghe almeno il doppio. Così potrei:
– fare il cambio di stagione del mio armadio e delle mie scarpe. Indosso le stesse ballerine e alterno 1 leggin, 1 minigonne e 1 pantalone. 1 tristezza, sì.
– far brillare i vetri delle finestre. Continuo a ripetere che “tanto domani piove” … e a pensarci, in effetti, anche questo w-e è previsto brutto …
– togliere la polvere sopra gli armadi. Forse l’ultima volta avevo messo i giornali? Non ricordo. Me lo auguro. E poi devo salire su quella scala altissima …
– andare a cambiare il mio cellulare. Non funziona mai, si spegne mentre parlo o scrivo, si scarica mentre lo metto in carica. E’ una schifezza immonda.
– pubblicare il numero impressionante di ricette che continuo ad accumulare in archivio.
– sistemare le foto degli ultimi 7 anni e creare dei foto-libri da far stampare. Utopia.
 
E voi se aveste più tempo cosa riuscireste a fare?
 
 
Allora mentre cerco di organizzare le foto del mio recente viaggetto in Messico (wowsuperdoppiourloesaltocarpiatodimeraviglia) inizio a raccontarvi di quella che per me è l’apoteosi della bontà: la salsa guacamole. Ne sono ghiottissima! E’ vero, avete ragione, è molto più che super calorica. Ma l’avocado oltre a essere buonissimo, fa bene! Infine, si narra che questa meravigliosa salsa risalga addirittura al tempo degli antichi Aztechi!

 
Guacamole

INGREDIENTI
Avocado (circa 1 ogni 2 persone)
q.b. Cipolla bianca (mezza ogni avocado)
q.b. Pomodoro (1 ramato ogni avocado)
q.b. Coriandolo
q.b. succo Lime
q.b. Sale
PREPARAZIONE
Scegliere un avocado. Come? Diciamo che al tatto dovrebbe essere simile ad un’albicocca … avete presente com’è sodo? Ecco, anche l’avocado deve risultare così. Troppo acerbo non si spappola e troppo maturo è fenomenale per far gli impacchi ai capelli!
Schiacciamo gli avocado con la forchetta e poi aggiungiamo il succo di lime così che non ossidi. Fino a un mese fa noi l’abbiam sempre maniata così. Poi abbiamo scoperto che con pomodoro e cipolla è ancora più buono!
Cubettiamo la cipolla e il pomodoro e aggiungiamoli, regoliamo di sale e uniamo poco coriandolo. Serviamo con le chips o con le mazzancolle o con le quesadillas.
 
Buon appetito!
 
Questo splendido piatto è stato uno dei nostri preferiti durante questa breve ma splendida “gita” messicana.
Siamo stati a Tulum, presso l’incantevole posada ecologica Dos Ceibas, che mi sento in cuore di consigliare a quanti han voglia di visitare la Riviera Maya.
 

Soda Bread con Farina Integrale di Ceci

di 15 commenti

 
Amici miei benritrovati! Come vola il tempo?!
Fra le scuole chiuse delle princy durante le recenti festività, il maritozzo comunque oberato di lavoro, un impegno pregresso, uno sbattimento imprevisto, una novità che ti delizia … insomma, arriviamo al primo Maggio e io sono ancora con il proporvi i menù di Pasqua e Pasquetta?! Naaaaaaa!!
 
Oibò ci ritroviamo ancora “in ballo” con un ponte, una festa .. comunque sia, un’occasione da trascorrere insieme a chi amiamo. E io ne sono felicissima!!! Una nuova “scusa” per festeggiare e tempo in più da poter trascorrere in modo diverso dal solito. Allora, che farete?
Noi ce ne staremo in intimità, noi quattro a coccolarci. E poi una cena con alcune milanesi amiche gallinelle e i relativi galletti e pulcini. E poi …. e poi io partirò. Ma di questo vi racconterò 😉
 
Oggi allora una proposta super-easy e stra-buona, parecchio versatile e altresì originale. Ve lo ricordate il godurioso e furbo Soda Bread? Io che adoro mixare e testare le farine, l’ho apprezzato con la farina integrale di Ceci. Avevo a cena delle amiche che sono rimaste estasiate  di questo meraviglioso impasto unito ad un gusto avvolgente. Io l’ho abbinato a coscette di pollo speziate, che vi proporrò al più presto! E poi il restante l’ho tostato il giorno seguente, per farlo sposare ad una zuppetta di vongole. No davvero, non provarlo è un autentico peccato!
 
 
Soda Bread con Farina Integrale di Ceci
 
 
INGREDIENTI
 
370 g farina semplice 00
130 g farina integrale di ceci
1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1 cucchiaino sale fino
40 g burro fuso
1 cucchiaio miele d’acacia
300 g di latticello (io 300 g latte intero con succo di 1/2 limone: lasciato riposare a temperatura ambiente per 20 minuti e poi utilizzato)
q.b. sesamo
 

PREPARAZIONE
 
Preriscaldiamo il forno a 200° (gas e statico).
In una capiente ciotola uniamo e misceliamo con cura le farine, aggiungiamo il sale e infine il bicarbonato. Mettiamo il burro fuso nel centro della miscela di farine così creata, uniamo il latticello e poi il miele. Ora amalgamiamo gli ingredienti e formiamo un palla (l’impasto sarà appiccicoso, sodo ma morbido). Prendiamo una teglia da forno (io ho usato una da 20 cm), infariniamo e adagiamoci la palla. Spolverizziamo farina semplice e pratichiamo una croce sulla sua superficie. Facciamo cadere una pioggia di sesamo a piacere.
Inforniamo per 30 minuti (nel mio forno 45 minuti).
 
 
 
 

Quiche di Cavolfiori, Pancetta Dolce e Zafferano

di 21 commenti

Ditemi la verità. Giuro che resterà un segreto fra noi. Sssshhhh, vi ascolto.
Aaaaaaahh! Ecco … bene … mmmhh … quindi, è normale! E’ che mi stavo preoccupando. Ho iniziato a pensare -nonostante la quotidiana dose di rompimento di palotas al quale costringo le mie princy (anche per motivi futili o inesistenti come sostiene il gentil maritozzo)- di avere pupattole viziate e antipatiche. Sapere di non essere la sola alle prese con le lagne dei pasti, mi dona una sferzata di energia equiparabile a una dose settimanale di Supradyn ingurgitata in un sol sorso. Ooooplà!
 
Parliamo del cavolfiore. Amato da Beatrice, disprezzato da Eleonora. D’altronde, puoi davvero pensare di cucinare una sola cosa per tutti? Infatti.
Venne una sera in cui accadde l’imprevedibile. In primis l’inversione dei ruoli delle princy. Era Eleonora a complimentarsi “che buoni ‘esti cavolLIfioLi mamma” e Beatrice a piagnucolare “puzzano, non sono come le altre volte. Perché li hai fatti diversi?!??“. Poi la dolce metà alle ore 20.00 mi avvisò che il suo caro amico gli chiedeva se potevano vedersi e “ti scoccia se arrivo dopo cena?“.
Eccomi dunque sola con un grosso grosso cavolfiore. E mo, che ci faccio? Posso vivere di cavolfiore lesso per giorni? Ehm … anche no, infatti.
 
Infine arrivò lei, la ricetta stampata sulla bustina di zafferano che racchiudeva la magica polverina usata per la pasta delle princy. Idea molto carina dalla quale attingere per risolvere il pranzo del giorno dopo e pure per la schiscetta del consorte. Che per la cronaca, quella sera rientrò tutto contento di avere una situazione diversa dal suo amico e una mogliettona che non rompe (quasi) mai le palotas.
Per lo meno a lui.


Quiche di Cavolfiori, Pancetta Dolce e Zafferano

INGREDIENTI
per 2 o 4 persone

 1 rotolo pasta sfoglia
circa 200 g cavolfiore
50 g pancetta dolce cubettata
q.b. olio extra vergine
2 uova
1 scalogno
40 g parmigiano grattugiato
1 bustina zafferano
q.b. sale e pepe

PREPARAZIONE

Lessiamo il cavolfiore pulito e diviso in cimette per 5 minuti in acqua bollente salata, avendo cura di mettere il coperchio. In questo modo avremo il cavolfiore perfettamente lessato, senza avere sgradevoli odori per casa. Funziona! E’ il trucchetto del mio papà!!

Affettiamo lo scalogno e facciamolo friggere in una padella antiaderente con un filo d’olio per un paio di minuti a fiamma dolce, uniamo la pancetta e infine i cavolfiori. Lasciamo insaporire.
Intanto sciogliamo lo zafferano in poca acqua e poi aggiungiamolo. Rimestiamo e regoliamo di sale e pepe.
In una ciotolina sbattiamo le uova e in ultimo mettiamo il parmigiano e amalgamiamo.
Ora foderiamo uno stampo con la nostra pasta sfoglia, versiamo i cavolfiori conditi e sopra le uova sbattute.
Inforniamo a 200° (gas e statico) per circa 20 minuti e comunque fino a doratura della pasta sfoglia.
Serviamo caldo o tiepido.
 

Buon Appetito!

 

Tortino di Alici con cuore di CousCous

di 26 commenti

 
 
Quello che è quasi in arrivo, sono certa sarà un nuovo fine settimana all’insegna del divertimento e della gioia, delle coccole e della spensieratezza.
Avremo le gare sportive della mia piccola princy e altresì la sua festa di compleanno! Doppia, una con i nonni e una con le amichette.
“Come la facciamo la tua festa?“. E con la sua risposta, la mia Eleonora non ancora quattrenne ha nuovamente dimostrato di avere idee molto chiare: “Io voJo solo le mie amiche gLandi a casa mia. Vojo la Ludo, la Cate, la Ginny e poi Maya. Anche la Bibi e la Eva.” –
“Amore, che bello! E poi? Basta? Il tuo cuginetto lo invitiamo??”
“Ma mamma, lui è un maCchio ed è tLoppo piccolo. Io voJo solo amiche gLandi. E poi mamma voJo la festa in casa e poi mi fai la toLta bella bella e ci tLucchiamo, balliamo, giochiamo …“.
Cioè, mi scende la lacrima … figlia saggia. Costo della festa irrisorio. Finalmente!!!
 
Costo minimo anche per questo antipasto. Sapete quanto adori le monoporzioni. Il maritozzo inoltre impazzisce per le alici! Così, quando le trovo belle e pure pulite le prendo immediatamente e ogni volta cerco di preparargli un piatto diverso. D’altronde, le alici sono così meravigliosamente versatili!
Tortino di Alici con cuore di couscous
 
INGREDIENTI
per 6 tortini
circa 40 alici già pulite
circa 12 cucchiai di couscous
6 olive taggiasche
q.b. limone
q.b. olio extra vergine
q.b. pangrattato

PROCEDIMENTO

Prepariamo il couscous seguendo il metodo indicato sulla confezione.
Prendiamo una teglia da muffin e ungiamola pochissimo, aiutandoci con un tovagliolo unto. Mettiamo un po’ di pangrattato e poniamo le alici a raggera sovrapponendo leggermente come da immagine. Condiamo il couscous e uniamo poco succo di limone per dare profumo senza che vada ad aggredire il palato. Adesso inseriamo negli alveoli il couscous e al centro un’oliva taggiasca. Chiudiamo le alici e formiamo un pacchetto. Facciamo cadere una leggera pioggia di pangrattato e inforniamo a 200° per dieci minuti, fino a doratura.
 
 
 Serviamo tiepido o freddo come antipasto.
 
 
 Buon Appetito!

Crostini di Pane al Forno

di 25 commenti

Amici cari, finalmente un fine settimana in arrivo con previsioni primaverili in tutta Italia! Quindi ho pensato di pubblicare una ricetta-non ricetta, non impegnativa, simpatica e geniale. Nulla di nuovo. Di certo la conoscerete. O forse no. Io ad esempio ne conoscevo solo la versione dolce!
 
Quella che segue è la maniera più simpatica per riciclare in modo differente il pane avanzato. Per non farlo finire per l’ennesima volta in polpettoni, polpette o nel barattolo del pangrattato. Ecco allora un modo economico e veloce per realizzare splendidi crostini dorati che ben accompagneranno sfiziosi aperitivi e golose vellutate.

Crostini di Pane al forno
 
INGREDIENTI
 
pane avanzato
olio extravergine
sale e pepe
odori a piacere: dalla paprika al rosmarino, salvia e origano

PROCEDIMENTO

Accendiamo il forno a 200 (gas e statico).
Tagliamo il pane grossolanamente, creando dei bocconcini. Posizioniamo il pane così tagliato in una pirofila e irroriamo di olio, sale e pepe e degli odori che più ci piacciono.
Inforniamo fino a doratura.
Splendidi sia caldi che a temperatura ambiente. Resistono anche tre giorni. Creano dipendenza…

Buon Appetito!
 
 

Soda Bread di Lorraine Pascal

di 49 commenti

 
Era da maggio che volevo cimentarmi con lui. Ne ero rimasta colpitissima, scoprendo lei. Poi, come capita spesso purtroppo, ho fatto passare troppo tempo e me ne sono dimenticata.
Ma settimana scorsa l’ho rivisto. E l’amore è riscoppiato! Così questa volta non mi sono fatta travolgere da ostacoli ed impedimenti e la scusa di una cena con amici mi ha dato il “la” finale. Così sabato sera ho sorpreso piacevolmente tutti i miei numerosi commensali con il magnifico Soda Bread di Lorraine Pascale. Un risultato meraviglioso davvero visto che parliamo di un pane privo di lievito o di pasta madre. E’ poi è semplicissimo da realizzare!!

Soda Bread di Lorraine Pascale
 
 
INGREDIENTI
 
130 g farina integrale (io farina di grano saraceno, Ruggeri)
1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1 cucchiaino sale fino
40 g burro fuso
1 cucchiaio melassa (io miele d’acacia)
300 g di latticello
 

PREPARAZIONE

Preriscaldiamo il forno a 200° (gas e statico).
In una capiente ciotola uniamo e misceliamo con cura le farine, aggiungiamo il sale e infine il bicarbonato. Mettiamo il burro fuso nel centro della miscela di farine così creata, uniamo il latticello e poi il miele. Ora amalgamiamo gli ingredienti e formiamo un palla (l’impasto sarà appiccicoso, sodo ma morbido). Prendiamo una teglia da forno (io ho usato una da 20 cm), infariniamo e adagiamoci la palla. Spolverizziamo farina semplice e pratichiamo una croce sulla sua superficie.
Inforniamo per 30 minuti (nel mio forno 45 minuti).

Talmente semplice che sono stata facilmente aiutata dalla mia piccola Eleonora!

 

Attendiamo che diventi tiepido prima di servire e Buon Appetito!
 
 
 

Capesante Gratinate

di 25 commenti

Proseguiamo il racconto della cena di San Valentino? Si dai, almeno per onore di cronaca 😉
Dopo gli antipasti crudi e freddi ho avviato quelli gratinati. Insieme a queste saporite e classiche capesante ho proposto le canocchie al forno. Infine a conclusione della cenetta, un semplice e leggero secondo: il filetto di salmone al cartoccio, profumato al limone e rosmarino.
Le capesante gratinate sono facili da preparare e molto gustoso. Prestando attenzione ai tempi di cottura e al tipo e al quantitativo di panatura, avremo sempre una proposta di sicuro successo. Possiamo prepararle in anticipo e conservarle in frigorifero. La cottura però dovrà sempre avvenire all’ultimo minuto! Solo così saranno morbide e deliziose con la loro golosa panure.
 
 
Capesante Gratinate
 
INGREDIENTI
per 4 persone
 
4 capesante
2 cucchiaini parmigiano
40 g pan grattato
q.b. sale e pepe
1 cucchiaio olio extra vergine d’oliva
1 spicchio aglio
 
 
PREPARAZIONE
 
Apriamo le capesante e stacchiamole dal guscio. Laviamo con cura sotto acqua fresca corrente per eliminare eventuali residui di sabbia. In genere il guscio non necessita di pulizia, altrimenti procediamo!
Accendiamo il forno e portiamo a 200° (gas e statico).
In un mixer poniamo il pangrattato, il parmigiano, l’aglio spelato, una grattata di pepe e una moderatissima presa di sale e l’olio. Tritiamo per pochi secondi e otterremo una panure omogenea.
Disponiamo le capesante nei loro gusci e poniamo circa un cucchiaio di panure in ognuna. A piacere un filo d’olio (io non lo uso così come non uso il prezzemolo che non apprezzo come gusto).
Inforniamo per circa 10, massimo 12 minuti.

 
Buon Appetito!
 
 
…proseguendo…
 
 
 …finendo…
 
 
… e per dolce? To be continued!

Gamberoni alla Catalana

di 15 commenti

E come promesso, eccolo il terzo degli antipasti freddi proposti al mio dolce maritozzo durante la cena di San Valentino.
Dopo le due tartare è stata la volta dei gamberoni alla catalana. Un piatto che adoriamo. Lo abbiamo scoperto grazie ad un ristorante di pesce che frequentiamo da anni e che propone cucina di pesce tradizionale sarda. Il cuoco ha l’età dei nostri papà ed è uno di quelli che lavora con tenacia e passione da una vita intera. E a Milano non è scontato scovare ristoranti che vantano la stessa gestione e lo stesso cuoco da oltre due decenni.
La ricetta ce l’ha regalata suo figlio Marco, raccontandocela mentre sceglievamo l’astice dall’acquario. Perché la versione originale prevede l’astice. In mancanza, noi a casa ci “accontentiamo” dei gamberoni!
Gamberoni alla Catalana
 
INGREDIENTI
per 4 persone (dosi per un antipasto)
 
circa 40 gamberoni già lessati 
1 cipolla rossa di tropea 
10 pomodorini sardi
1 sedano
1 cucchiai succo limone 
almeno 2 cucchiai olio extra vergine
q.b. sale e pepe 

PROCEDIMENTO

 
Puliamo i gamberoni e sgusciamoli.
Affettiamo la cipolla e tagliamo i pomodorini in due o in quattro e aggiungiamoli alla cipolla. Puliamo il sedano, facciamone delle rondelle e uniamole al resto. Creiamo un’emulsione con l’olio e il succo del limone spremuto, aggiustiamo di sale e pepe. Lavoriamo bene e velocemente con la forchetta per unire bene gli ingredienti. Condiamo le verdure. Uniamo i gamberoni e giriamo con cura per legare i diversi ingredienti. Lasciamo in frigorifero una mezzoretta e serviamo.

Buon Appetito!
 
 
Nota: Se vogliamo renderlo un piatto unico o un antipasto più importante, uniamo un’insalata tipo misticanza o del puro songino.

Tartare di Tonno Fresco

di 28 commenti

 
 
Adoro il pesce fresco crudo. Anzi, suona meglio quando si esclama “Io adoVo”!
Pur apprezzando la meravigliosa cucina giapponese, trovo che le conchiglie, un carpaccio e una tartare conditi con profumi mediterranei, non abbiano eguali. Davvero bastano pochi e ottimi ingredienti per raggiungere un’armonia di piacere che si fonde nel palato.
 
Cercare di riproporre in casa i gusti equilibrati e delicati con i quali (alcun)i ristoranti riescono a deliziarci, non è (sempre) così facile come si potrebbe pensare. Una spruzzatina di limone in più rovina tutto un piatto. Per non parlare del sale o di accostamenti azzardatissimi che sembran molto master … ma che sono poco chef. E il maritozzo ed io ce ne siam ingurgitate di preparazioni home-made degne del bollino “ma anche no“. Ora certi piattini ci riescono particolarmente bene. E sono anche molto eleganti nella loro semplicità. Come questa tartare di tonno.
Con questo piattino e con la tartare di salmone ho avviato la cenetta di San Valentino. In totale ho proposto al mio dolce maritozzo sette piccole portate. Se vi andrà di leggerle, le narrerò man mano nei prossimi giorni.

Tartare di Tonno Fresco

INGREDIENTI
per 4 persone
(monoporzioni per un antipasto; come secondo piatto raddoppiate le dosi)
 
250 g tonno
125 g pomodorini sodi datterino o ciliegino
25 g capperi dissalati
q.b. foglie basilico fresco
q.b. olio vergine delicato (ad esempio ligure o del Garda)
q.b. sale
q.b. limone

PREPARAZIONE

Premetto di non aver mai abbattuto il tonno per godermelo scottato o crudo. Ho sempre chiesto al pescivendolo o al banco del pesce del supermercato il prodotto adatto al tipo di preparazione.
Tagliamo il pesce al coltello cercando di ricavare una dadolata regolare.
Realizziamo una concassè di pomodorini freschi: cubettiamoli e cerchiamo di eliminare quanti più semi e acqua. Aggiustiamo di sale e lasciamo riposare una mezzoretta circa in un recipiente. Mettiamo successivamente in un colino perché scolino bene ulteriormente.
A questi pomodori così trattati aggiungiamo i capperi dissalati e affettati/tritati grossolanamente, insieme alle foglie di basilico spezzettato. Amalgamiamo con cura e condiamo il tonno.
Riponiamo in frigorifero protetto da pellicola 
Nel frattempo grattugiamo la buccia del limone. Ce ne servirà mezzo cucchiaino e altresì un cucchiaino di succo.
Prima di impiattare arriva il momento più delicato: non dobbiamo esagerare con i seguenti condimenti che ci servono solo come legante e nota profumata al palato. Quindi, condiamo il tonno con circa 2 cucchiai di olio vergine e la buccia e il succo di limone. Rigiriamo e assaggiamo per aggiustare eventualmente di sale e/o olio (in genere per me è sufficiente così).
Una volta messo il limone (anche se poco) servire subito per non far cuocere il pesce.
 

Buon Appetito!
 
 

Sfoglia di Patate e Merluzzo

di 33 commenti

Avete presente quando un moto vi spinge a voler cucinare un determinato piatto? Quel piatto. Punto.
Avete voglia di risentirne il profumo, la texture e il gusto.
Oppure semplicemente vi viene in mente anche se non l’avete mai gustato. Lo volete e basta. Punto.
Così, mentre siete al supermercato, acquistate un paio di ingredienti che sicuramente occorreranno. Poi, mentre vi accingete a realizzarlo, vi accorgete che: avete ben pochi ingredienti indicati nel ricettario; in effetti sarebbe una preparazione po’ troppo calorica e sareste pure un filino a dieta; oibò ma quel rotolo di sfoglia infognato lì dietro nel frigo non scade mica … ehh?! Oggi??
 
Ecco quindi la mia derivazione dall’idea di una Fish Pie irlandese. Poco Irish but molto good.
 
 
Sfoglia di Patate e Merluzzo
 
 
INGREDIENTI
4 porzioni/portata unica oppure 8 antipasti
 
1 rotolo sfoglia rotonda già pronta
4 patate
400 g merluzzo fresco al netto degli scarti 
1 scatoletta tonno sott’olio
1 manciata olive taggiasche
mezza manciata capperi non salati
q.b. olio extra vergine
q.b. sale
q.b. timo
q.b. pangrattato
q.b. latte

PROCEDIMENTO

Mettiamo a bollire un capiente pentolone d’acqua dove poter cuocere a vapore prima le patate e poi il merluzzo. Nel frattempo puliamo le patate, togliamo la pelle e cubettiamo.
Procediamo alla cottura prima del tubero (almeno 15 minuti) e poi del pesce (circa 10 minuti).
Mentre il merluzzo cuoce, insaporiamo le patate con una presa moderata di sale, una lacrima d’olio extra vergine e una pioggia delicata di timo. Schiacciamo le patate e rigiriamo ben bene per amalgamare i sapori, unendo anche del latte se l’impasto fosse troppo compatto.
 
 
A cottura del pesce, inseriamolo nel mixer con il tonno sgocciolato, i capperi e le olive. Assaggiamo per regolare di sale ed eventualmente uniamo anche un filo d’olio.
 
 
Ora accendiamo il forno portiamo la temperatura a 200° (gas e statico).
Stendiamo la sfoglia e bucherelliamo. Spolverizziamo con del pangrattato e uniamo un filo d’olio. Adesso mettiamo le patate, poi il merluzzo e infine ancora le patate. Spolverizziamo del pangrattato, un filo d’olio e inforniamo per circa 25 minuti e comunque fino a cottura della sfoglia.

 
Serviamo caldo e buon appetito!
 
 
 

Strudel salato di Funghi, Speck e formaggio filante

di 44 commenti

Chi amministra il budget famigliare a casa vostra? In casa “pasticcia” è il mio maritozzo a tener segno, traccia e ordine nei conti di casa. Ogni tanto bofonchia e cerca di farmi salire i sensi di colpa perché, a parer suo, dovrei essere io ad occuparmene. 
Però io proprio nun gliela fò. E dire che conseguii il diploma in Ragioniera in maniera anche (incredibilmente) egregia. Ai tempi mi illusi pure che avrei dunque potuto felicemente intraprendere una carriera fatta di “Dare” e “Avere”, “Attivo” e “Passivo”. L’illusione (per fortuna) durò molto poco, forse settimane. Il tempo di scoprire l’esistenza di un’università con indirizzo perfetto per la mia vena tutt’altro che numerica.
Perché a dir la verità, io sono più una tipa “probabilistica”. Ad esempio, quando arriva l’estratto conto della carta di credito, voi come reagite?
– Avete memoria degli acquisti
– Cestinate senza aprire, sarà quel che sarà
– Incrociate le dita, trattenete il respito, aprite e ….
Devo proprio confessare quale fra le tre è la mia azione/reazione?
E’ chiaro no? Io proprio nun gliela fò.
Nel corso di una cena di degustazione in un ristorante caratteristico sopra Lecco abbiamo apprezzato apertivi deliziosi e fra questi uno strudel salato saporito e golosissimo. Ho subito provato a farmelo in casa ed è stato un successone! Se amate i gusti decisi e di carattere questa ricetta vi delizierà. E non è una probabilità 😉 ! 
Strudel di funghi, bacon e formaggio
 
INGREDIENTI
 
1 rotolo pasta per pizza già pronta
200 g funghi porcini surgelati o freschi (o funghi misti se non ne trovaste altri)
6 fette di speck
200 g formaggio filante delicato (es: Leerdammer)
q.b. sale e pepe
q.b. olio extra vergine d’oliva
q.b. prezzemolo
1 spicchio d’aglio
q.b. latte
q.b. sesamo

PROCEDIMENTO

Puliamo i funghi e cubettiamoli per trifolarli in padella antiaderente (poco olio che profumeremo con lo spicchio d’aglio e che andremo a togliere prima di aggiungere i funghi. Saliamo moderatamente e facciamo cuocere a fiamma dolce e con coperchio almeno 30 minuti, rigirando spesso. Al termine e a piacere uniamo il prezzemolo tritato). Lasciamo raffreddare i funghi.
Nel frattempo tagliamo a fettine lo speck e a pezzettini il formaggio.
Accendiamo il forno e portiamolo alla temperatura di 180°.
Stendiamo la pasta per la pizza e poniamoci sopra i funghi, poi lo speck e infine il formaggio.
Chiudiamo a mò di rotolo, come se dovessimo fare una lunga girella. Sigilliamo i bordi, spennelliamo con del latte e facciamo cadere una pioggia di sesamo a piacere. Inforniamo e cuociamo per circa 35 minuti fino a doratura.
 
 
 
 
Sforniamo, lasciamo riposare 5 minuti e poi affettiamo e serviamo caldo.
 
 
Buon Appetito!