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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Torta con le Principesse Disney

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Settimana scorsa, mercoledì mattina. Sono nello spogliatoio della scuola delle mie princy e Valentina con il suo solito fare allegro mi saluta: “Mamma pasticcia ma se ti chiedo la torta di compleanno per la festa di venerdì?? Ma senza sbattimenti!! Mettici sopra una di quelle cialde di zucchero delle proncipesse! Che dici, ce la fai??” – “Vale, certo che sì!! … ma la cialda mi rifiuto di mettertela! Vai in centro a comprar le principesse in miniatura: vedrai che torta ci facciamo!” – “Ma no, Clara davvero. Vado al super e così anche tu fai in fretta a farmi la torta!“. Nel tardo pomeriggio sua figlia Ginevra toglie qualsiasi dubbio: vuole le principesse vere! E visto che la festa era per la bella Ginevra e la dolcissima Giorgia, di torte alla fine non ne ho mica fatta una sola …! 😉

 
 
 
 
La torta al cioccolato per Ginevra è pronta!
 
 
E ora occupiamoci della torta per Giorgia. Una madeira cake alla vaniglia, farcita con golosa marmellata di albicocche e strapiena di principesse!
 
 
 
 
 
 
Ed eccole riunite le mie torte con le 10 Principesse Disney! Cucù, ci sono anch’io … imbarazzata (si vede!) e felice di essere riuscita a sorprendere ed emozionare le due piccole festeggiate 😀
 

 


Biscotti integrali di Farro e Riso (senza burro e senza lievito)

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Fra i giochi che preferiamo io e le mie princy, come ormai sapete, e per fortuna mia, c’è quello della cucina. Viste queste interminabili, odiose, grigie, fredde e piovose giornate, preparare biscotti e torte ci salva dalla noia e dai capricci. Volete poi mettere l’entusiasmo di una merenda a base di un loro gioco?! Per me poi è davvero soddisfacente pensare che godranno di un dolcetto buono e sano. Per alcune decine di minuti, mi dona pure una sensazione di …”mamma perfetta”. Sì sì, proprio quella da manuale, che sorride sempre, non si arrabbia e ha sempre un tono pacato e fermo, i figli d’altronde le ubbidiscono subito e regna magicamente solo una rosea e profumata armonia … ma Banderas non è il mio consorte e io non vivo nella favoletta anni ’80. E’ che io mamma perfetta proprio non mi ci sento … Perché in effetti, checché in molti (erroneamente) lo pensino, l’essere interamente dedicate ai figli, il non avere un lavoro in ufficio, e il far biscotti, non sono sinonimi di “mamma perfetta”.

Qualche settimana fa, durante una festa di compleanno, la mia princy Eleonora mi ha rifilato il suo biscottino mordicchiato. Ogni mamma lo sa, il ruolo del “cestino umano” è un nostro passaggio obbligato. Per me, prima di buttar via, c’è poi un altro passaggio obbligato: l’assaggio. E questo biscottino è stato una scoperta, era veramente delizioso!! “Li hai fatti tu??” ho chiesto a Silvia, che ironica: “Sei tu la mamma perfetta! Io inforno solo surgelati. Toh, ecco chi li ha fatti…” e ridendo ha tirato fuori da sotto il tavolo il sacchettino che li conteneva. Sentendomi fuori posto nel vestire il luogo comune “biscotto=mamma perfetta”, ho letto gli ingredienti e ho cercato di rifarli … si sa mai che a furia di biscottare lo diventi per davvero 😉

 

INGREDIENTI

circa 30 biscotti

150 gr farina integrale di farro
50 gr farina di riso
80 gr zucchero grezzo di canna
50 gr olio di oliva
1 uovo
1 cucchiaino estratto naturale vaniglia

PROCEDIMENTO

In una ciotola mischiamo farina e zucchero. Aggiungiamo l’olio e l’estratto di vaniglia. Lavoriamo con cura e pazienza e infine uniamo l’uovo. Formiamo un panetto e accendiamo il forno a 180° (gas e statico).

Con l’aiuto di carta forno, stendiamo la pasta e ricaviamo dei biscotti spessi circa 1 cm.

 

 Inforniamo per 10 minuti circa.

Quando saranno freddi spolverizziamo a piacere con zucchero a velo.
 


 Buon Appetito!
 
 
 
 
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Ci hanno invitate a una festa … ed è proprio oggi il secondo complibog della cara Michela de La casa di Artù. E a questo party pieno di allegria e amicizia, noi porteremo questi biscotti poiché crediamo che alla festeggiata piaceranno tantissimo!
Un mondo di auguri!!!
 
Vi invito al mio Party

Riso Nero con Tartare di Salmone (Lime e Philadelphia)

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Nonostante il mio primo appuntamento con un ristorante giapponese sia stato catastrofico (mettere tutto il wasabi in una minuscola ciotolina di salsa di soia e irrorarci due maki fu in effetti un pessimo avvio alla scoperta di nuovi gusti), nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare le diverse sfumature e proposte di questa ricca cucina. Ora ne sono completamente drogata e trovo quindi questi piatti sfiziosi e appaganti.

Poche settimane fa, la mia cara amica Federica mi ha fatto scoprire un piccolo ristorantino giapponese davvero carino e intimo, con proposte un po’ diverse dal solito. Ci siamo dunque regalate una magnifica serata e la cena che l’ha accompagnata è stata realmente splendida. Fra gli antipasti, un piatto di cui non ricordo assolutamente l’impronunciabile nome, ma di cui non posso scordare i quattro ingredienti che, insieme, donano estasi e felicità veramente notevoli 🙂

 
 
INGREDIENTI
per 4 persone
 
225 gr riso venere
80 gr formaggio cremoso tipo Philadelphia
1 lime
100 gr tartare salmone

PREPARAZIONE

Per prima cosa acquistiamo dal pescivendolo la tartare di salmone. Sinceriamoci possa essere consumata così com’è senza dover essere preventivamente marinata.
Cuociamo il riso venere come da istruzioni riportate sulla confezione e poi lasciamo raffreddare.
Spatasciamo ben bene con una forchetta il formaggio, fino a renderlo cremosissimo.
Laviamo e poi affettiamo quanto più sottile possibile il lime.
Ora, se anche voi non disponete di un coppapasta a forma rettangolare o circale con relativo “spatasciaingredienti”, procedete goffamente come la sottoscritta: prendiamo una tazzina da caffè, bagnamola. Inseriamo circa un paio di cucchiaini di riso venere, poi uno di Philadelphia e circa due di salmone (si può procedere anche al contrario: salmone, Philadelphia e infine riso. Personalmente l’ho trovato un pochino meno maneggevole). Prepariamo altre due tazzine allo stesso modo. Prendiamo un piatto e appoggiamolo alle tre tazzine in modo che si possa capovolgere facilmente e che le tre cupoline monoporzione restino integre. Poniamo sopra ogni cupolina una fettina di lime.
Serviamo e gustiamoci il bocconcino delizioso
 
 
Buon Appetito!

 
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Con questa preparazione partecipo al Contest di PaneAmoreCeliachia: “La Tartare“
 
PARTECIPA ANCHE TU!

Banana Bread di Laurel Evans, Joy of Baking o Magnolia Bakery …

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Questa ricetta è per me molto cara. Quella  che vi propongo oggi è la mia versione!
 
Il Banana Bread … sarà per il nome che mi rimanda subito l’idea di qualcosa di “panoso” in bocca, profumato, umido e di gran soddisfazione. Sarà per le foto con le quali l’ho sempre visto troneggiare nei diversi food blog, così invitante, fragrante e avvolgente.
Insomma, sarà quel che sarà, fatto sta che ho sempre pensato che nel momento in cui avessi avuto delle belle … ops, delle brutte banane tutte nere tumefatte e sull’orlo di una crisi da cestino della spazzatura, me lo sarei fatto e gustato.
 
 
Sì … ma di quale ricetta parliamo?! Quella di Laurel Evans (dal libro “Buon Appetito America”)? Di Joy of Baking? O quella di Magnolia Bakery? E poi ancora c’è la versione di Martha Stewart, di Nigella … Sapete che ho fatto? Mi sono messa a studiare le prime tre diverse proposte:
 
Laurel Evans 
Joy of baking
Magnolia Bakery
250 gr farina 00
 150 gr zucchero
 1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino sale
1/2 cucchiaino cannella
1/2 cucchiaino noce moscata
 100 gr noci tostate
oppure 150 gocce cioccolato  
380 gr di polpa di banane mature
 75 gr yogurt
 85 gr burro fuso e fatto raffreddare
 2 uova grandi, leggermente sbattute
 1/2 tazzina di caffè espresso
230 g farina 00
 150 g zucchero
1 cucchiaino lievito per dolci
1/4 di cucchiaino bicarbonato di sodio
 1/4 di cucchiaino sale
1 cucchiaino cannella
 3 grandi banane (circa 450 g di polpa) ben schiacciate
 113 g di burro sciolto e fatto freddare
 2 grandi uova codice 0 appena sbattute
 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
270 g farina 00
220 g zucchero
1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino sale
1/2 cucchiaino cannella
 100 gr tra mandorle e nocciole
30 gr di farina di cocco
 2 banane molto mature
 1 vasetto di yogurt o panna acida
 120 gr di olio di riso
2 uova grandi
 1 cucchiaio di estratto di vaniglia

Ecco, ho elaborato questa tabella per comparare le ricette … Non prendetemi per squinternata, è che io amo le tabelle! Ho sempre studiato con le tabelle: in università i miei appunti e i miei riassunti andavano a ruba!! Comunque, grazie a questa tabella è stato molto semplice apprezzare e valutare le differenze di ogni proposta. Non trovate anche voi?? E poi ho avuto la comodità di unire, combinare e scombinare fra loro gli ingredienti. Mi piace mixare le farine, mi piace l’idea dell’olio al posto del burro, così come di uno yogurt o di un formaggio cremoso per donare morbidezza, assolutamente sì alla frutta secca, al cioccolato, alla vaniglia e al caffè … insomma: ecco dunque il MIO banana bread.
E’ specialissimo, ha superato anche la prova maritozzo … e sapete quanto questo la dica lunga!! 🙂 Vi va di provarlo?
INGREDIENTI
per uno stampo da plumcake di 30 cm
 
50 gr farina di Riso (io Farina di Riso Ruggeri)
200 gr farina 00 (io Farina Arifa Bio)
150 gr zucchero di canna
1 cucchiaino bicarbonato
1 cucchiaino lievito per dolci
1/2 cucchiaino sale
40 gr nocciole
60 gr cioccolato fondente
1/2 cucchiaino cannella
1/2 cucchiaino noce moscata
1 cucchiaino caffè solubile
1 cucchiaino estratto naturale vaniglia
380 gr banane molto mature
2 uova
80 gr Philadelphia o robiola
120 gr olio di semi

PROCEDIMENTO

Accendiamo il forno (gas e statico) a 190°.

 
In una ciotola capiente uniamo tutti gli ingredienti secchi (le farine, lo zucchero, il bicarbonato, il lievito, il sale e la cannella con la noce moscata e il caffè). In una ciotola differente uniamo gli ingredienti umidi: le banane ben schiacciate con le uova leggermente sbattute e poi il formaggio e infine l’olio. Uniamo a questa ciotola gli elementi secchi, mescoliamo pochissimo (più si mescola più l’impasto, una volta cotto, risulterà gommoso. E’ lo stesso accorgimento che si utilizza per la perfetta riuscita di splendidi muffin!) e poi versiamo nello stampo da plumcake, rivestito di carta forno o unto e infarinato.
 
 
Inforniamo per circa 50 minuti (vale rigorosamente la prova stecchino e la conoscenza del proprio forno!).
 
 
C’è chi suggerisce di gustare le fette di banana bread leggermente tostate con un velo di marmellata … personalmente ho trovato questa personale versione eccellente così com’è!
 
 

Buon Appetito!
 
 
 
 
Nota: Nei prossimi quattro giorni sarò lontana da casa e quindi dal pc … sarò entusiasta di poter leggere le vostre nuove ricette e i vostri saluti al mio rientro! Buon fine settimana!!
 

Bocconcini di Pollo all’Aceto Balsamico (in agrodolce)

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Maggio (… anche se sembra Novembre …),  mese di grandi prove e chiusure delle diverse attività intraprese quest’anno dalle mie princy. Quindi sono già partite le recite, i saggi, gli spettacoli e pure i pagellini! Sì, lunedì, al termine della lezione di nuoto, la mia Beatrice ha ricevuto dall’istruttore una scheda di valutazione. E mi sono letteralmente commossa e inorgoglita: su 23 obiettivi, la mia Beatrice ne ha raggiunti 20 (e quei 3 per quel che penso io sono quelli che dovrà apprendere l’anno prossimo visto che ha compiuto i 5 anni da pochi mesi). Pertanto il corso successivo che è invitata a seguire da settembre, è quello più alto fra i tre che alla sua età può frequentare, nella vasca grande degli adulti. “Tutto il suo papà!” ha commentato tronfio il maritozzo, “BAVA Bea!!” ha partecipato Eleonora con Beatrice che, da perfetta bimba di 5 anni in fase di maestrina-perfettina, ha corretto: “Ele, devi dire la R altrimenti sembra che dici bava di lumaca!!” e giù che se la ridono a crepapelle che nemmeno davanti a Peppa Pig!
 
E il lunedì, così come il mercoledì, dalla piscina si rincasa tardi e quindi la cena dev’essere approntata velocemente e deve pure essere a prova di maritozzo, il cui commento finale inesorabile ma altresì famelico/ preoccupato potrebbe giungere da un momento all’altro: “Buono l’antipasto! E ora che si mangia?!?” (io lo so che pensate io scriva battute per far la simpatica…ma il dramma è che è tutto vero!). Avevo voglia di qualcosa di diverso dal solito e pure di agrodolce … ma queste mie voglie cozzano con quelle del dolce consorte. Di cucinare un pollo per le bimbe, uno per me e uno per il maritozzo, capirete anche voi, che non solo non ne avevo voglia, ma mi pareva anche assolutamente illogico. Poi è arrivato lui, il lampo di genio! In dispensa non avevo il miele (in realtà era dietro un pacco di pasta e uno di riso) e alla fine vi assicuro che ho egregiamente soddisfatta la mia voglia e pure reso felice il maritozzo, che avrebbe pure bissato e che quindi … indovinate che ha chiesto?? 😉
INGREDIENTI
per 4 persone
 
600 gr petto pollo
q.b. olio extra vergine per ungere la padella
q.b. sale fino
2 cucchiai maizena
1 bicchiere acqua
100 ml aceto balsamico
2 cucchiaini zucchero semolato o miele

PROCEDIMENTO

 
Con l’aiuto di un paio di forbici da cucina (io le trovo praticissime, altri quali mia suocera le detestano) o con un coltello apposito, riducete a bocconcini il petto di pollo.
 
 
Prendete una padella e ungetela quanto basta, accendete la fiamma a temperatura dolce. Salate i bocconcini e buttateli in padella rigirando per bene. Coprite con il coperchio e portate a cottura. Spegnete la fiamma e togliete il pollo.
 
 
Ora unite in un capiente e alto bicchiere l’acqua, l’aceto balsamico e lo zucchero (o il miele). Miscelate con cura. Riaccendete la fiamma sotto la padella e versate girando con cura la maizena, facendo attenzione non si formino grumi. Poi iniziate a versare a filo il liquido creato. Fate restringere fino ad avere una salsina non più liquida ma cremosa. Rimettete i bocconcini di pollo a far insaporire e impiattate.
 
 
Potete accompagnare con rucola e pomodorini.

Buon Appetito!
 
 
 
 

Torta a Pois Lilla e Bianca

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Per il primo compleanno della bellissima MariaVittoria, la mia amica amica Federica (energia a profusione!) mi ha chiesto una torta a pois nei colori lilla e bianca. Mi ha scritto che aveva trovato pure i piattini in pendant, assieme a tovaglia e tovaglioli! Per esaltare la sua elegante idea, mi son prontamente fatta lasciare uno di questi piattini per armonizzare la tonalità della torta e mi sono messa all’opera … anche per la candelina!

Tanti auguri stellina meravigliosa, con quel tuo sorriso e quegli occhioni profondi raggiungerai mete importanti!
 
Ecco la storia di questa torta…
 
 
Le richieste di Federica: una torta tipo quella della foto che mi ha spedito via mail, un colore lilla simile al piattino, una torta al cioccolato, come quella della festa di compleanno che abbiamo organizzato per la sua princy grande e la mia princy piccola!
 
 
La torta è per circa dieci persone (24 cm di diametro). Il piano più alto e piccolo è realizzato tramite dummy: la mia idea è che il finto piano, una volta staccato, possa essere conservato come ricordo della prima candelina spenta di MariaVittoria!
 
 
La torta sta prendendo sempre più una sua forma e struttura. Decido di arricchirla con particolari a sorpresa … spero piaceranno!
 
 
 
 
La mia torta a pois lilla e bianca è pronta!
Che ne dite? 
 
  
 

Sbriciolata di cioccolato fondente con fragole fresche e crema diplomatica

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Nemmeno a farlo apposta! E’ trascorso esattamente un mese da quando realizzai e proposi questa torta. Che coincidenza! L’occasione fu l’imminente compleanno del maritozzo. Insieme però anche Mark il fratello della mia neo-cognatina e lo stesso cognatino: tutti che compivano gli anni! Così, mia suocera mi commissionò le torte da sfoderare a sorpresa a fine cena. Non riuscendo a realizzare tre diversi dolci, scelsi di produrne uno che potesse soddisfare, primo fra tutti, il gusto della mia dolce metà! Lui adora una torta al cioccolato che inforno spesso -dice che è la sua rovina anche se quando va a nuotare gli allenatori si complimentano per la forma fisica!- e altresì impazzisce per il dolce al cucchiaio che una pasticceria storica di Milano confeziona solo su richiesta: crema diplomatica freschissima con frutti rossi a cascata.
 
Ho dunque pensato di unire le sue due passioni!! Il risultato è stato di grande soddisfazione poiché tutti hanno gradito e bissato. Anche mia suocera, nota per non apprezzare le torte al cioccolato, mi ha rivelato di averla davvero goduta 😀
La torta al cioccolato è la umida e avvolgente mud cake al cioccolato fondente. La sua consistenza la rende perfetta come guscio e come sbriciolata, che assieme alla crema si fonde in bocca … provare per credere!

INGREDIENTI
per 10 persone
 
 
torta al cioccolato fondente
(Mud Cake di Toni Brancatisano)
 
150 gr Cioccolato fondente 70%
400 gr zucchero semolato
250 ml latte intero
250 gr burro alta qualità
100 gr farina 00
100 gr farina con lievito
100 gr cacao amaro
2 uova grandi (o 3 piccole)
 
 
crema diplomatica:
crema chantilly (1/3) + crema pasticcera (2/3)
 
500 ml latte fresco intero
5 tuorli
125 gr
zucchero semolato
40 gr maizena
1 cucchiaino estratto naturale vaniglia
100 gr
panna fresca da montare
10 gr zucchero a velo
 
500 gr fragole al netto degli scarti
q.b. zucchero a velo

PREPARAZIONE

Per prima cosa prepariamo la torta poiché ha un lungo tempo di cottura. In un pentolino capiente uniamo il burro, il cioccolato, il zucchero e il latte e facciamoli sciogliere (non deve bollire). Lasciamo raffreddare (10 minuti circa).

 
Prendiamo una tortiera (24 o 26 cm) e foderiamo con carta forno; accendiamo il forno (160° gas e statico).

Versiamo gli ingredienti così sciolti in una ciotola molto capiente. Aggiungiamo il cacao e le farine e con l’aiuto della frusta facciamo ben incorporare. Infine, una alla volta, mettiamo le uova. Versiamo nella tortiera e inforniamo per circa 50 minuti (vale rigorosamente la prova stecchino). Sformeremo la torta una volta che è completamente fredda.


Mentre la torta cuoce, occupiamoci della crema: mettiamo a bollire il latte in una casseruola capiente. Nel frattempo, montiamo i tuorli con lo zucchero e poi uniamo la maizena. Quando il latte starà per bollire, versiamo il composto
di tuorli.zucchero.maizena. Non mescoliamo ma alziamo la fiamma e attendiamo circa 15 secondi. Duranti questo tempo il latte farà qualche sbuffo. Spegniamo la fiamma e giriamo per alcuni secondi vigorosamente e poi uniamo l’estratto di vaniglia, rigiriamo ancora. Ora possiamo trasferire la crema in un recipiente, sul quale porremmo della pellicola da cucina a contatto così da evitare che si formi la caratteristica pellicina.
 
 
Lasciamo raffreddare. Montiamo a neve ben ferma la panna, uniamo lo zucchero a velo e poi incorporiamo con grande cura e poniamo a riposo in frigorifero. Ora possiamo procedere con il lavare e tagliare le fragole. A piacere possiamo unire un cucchiaio di zucchero a velo.
 
 
Quando la torta al cioccolato sarà ben raffreddata, potremo procedere con il comporre gli strati. Tagliamo la torta a metà. La parte alta la porremo in un recipiente e la sbricioleremo. Sulla base porremo una generosa cascata di fragole e poi alcune cucchiaiate di crema diplomatica. In seguito, faremo cadere le briciole di torta per creare uno strato soffice e cioccolatoso e infine un po’ di zucchero a velo per decorare, insieme ad alcune fragole.
 
 
Riponiamo in frigorifero fino al momento in cui verrà gustata.
 

Buon Appetito!
 
 
 
 
 

Millefoglie di Alici e Patate al forno

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Da ormai dieci giorni (con la pausa di domenica) seguo una dieta iperproteica di cui, per decenza personale, non rivelerò il nome. Vi fornirò solo alcuni indizi: appartiene alla famiglia “made in America”, è nata negli anni ’70, promette di calare 9 kili in 14 giorni, non è la Scarsdale … potete dunque tirare ad indovinare fra le decine che ancora circolano! Tanto il concetto vi è chiaro 😉
Lo so da me che è sballata. Certo, che avete ragione! Non si mangia mica così! Eh sì, sto perdendo acqua e non grasso. Al primo piatto di pasta rimetterò su due kili. Ma sto pure facendo sport, varrà pure qualcosa?! E’ che io adesso ho davvero bisogno di vedere l’ago della bilancia scendere rapidamente. Ho bisogno di una sferzata di adrenalina per mettermi definitivamente sulla giusta carreggiata. Il guaio qui è che l’assenza del vero caldo, quello che ti toglie la fame invernale, non aiuta! Ma come si fa a mangiare una fredda insalata quando piove e fa pure freddo? Sarà pure il 15 di maggio, ma vi assicuro che un piatto di pizzoccheri me li mangerei ancora!!
Comunque, per fortuna, come testé accennato, lo sport prosegue costante. Anche Monica, la mia insegnante di Pilates, mi sta facendo notare quanto ne stiano giovando postura e respirazione (ancora critico il roll-up, ma perseverando un giorno ce la farò!). Inoltre, Monica lunedì mi ha pure sottolineato “quanto ti sei asciugata!“. Così, galvanizzata e avendo di me un’immagine felice e fighissima,  a fine lezione sono salita sullo stepper … dopo 15 minuti mi sono guardata allo specchio: in procinto di collasso, paonazza, sudata con i capelli tipo professor Doc Brown di Ritorno al Futuro, maglia slabbrata … un vero cesso! E questo mi ha fornito l’ulteriore carica per proseguire nel mio intento iperproteico 😉
 
 
Queste monoporzioni sono una riproduzione di un antipasto che ci fu servito in un ristorantino graziosissimo di Rapallo. Sono uno spettacolo non solo per il palato, ma anche per il portafoglio e per gli occhi. Semplici, leggeri e di grande effetto, raffinati e conviviali. Sono meravigliosi accompagnati con freschissimo Prosecco.
 
 
 
INGREDIENTI
per 6 persone
 
350 gr alici fresche al netto degli scarti
600 gr patate
1 manciata maggiorana
1 manciata olive taggiasche 
1 manciata capperi
1/2 spicchio aglio
q.b. olio extravergine di oliva
q.b. sale
 
 
 
PROCEDIMENTO
 
Puliamo, peliamo e affettiamo sottilmente le patate. Sbollentiamole in acqua salata per 2 minuti. Scoliamo con cura e delicatamente (non scottiamoci!) e lasciamo raffreddare.
 
 
Nel frattempo stendiamo le alici fresche su di un piatto e adagiamo un foglio di carta forno sulla placca, ungendolo poco.
 
 
Prepariamo in un mixer il trito di olive, capperi, aglio e uniamo una lacrima d’olio.
 
 
Accendiamo il forno e portiamo a temperatura (200° forno a gas statico).
Iniziamo a creare le nostre monoporzioni: sistemiamo una fetta di patate, un’alice sulla quale stenderemo un velo della crema appena realizzata e infine pochissima maggiorana, poi ancora un nuovo strato di patata, alice, crema, maggiorana, finendo con una fettina di patata e in ultimo un filo d’olio.
 
 
Creiamo le altre monoporzioni e inforniamo per 10 minuti circa. Serviamo immediatamente o tiepido.
 
 
 
Buon Appetito!
 
 

Cupcakes per la Festa della Mamma

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Buon lunedì e buon inizio settimana!

Mamme, come avete festeggiato? E voi altri, come avete festeggiato le mamme?

 
Da quando ho il dono e la fortuna di essere mamma, la mia vita è cambiata. Stravolta. Letteralmente messa tutta sottosopra! Spesso sorrido nel pensare a come sono oggi e a com’ero solo -pressoché- esattamente sei anni fa. Sì, io ero quella che si truccava anche solo per andare a buttare la spazzatura. Adoravo abbinare lo smalto con l’abbigliamento e i miei accessori erano sempre ricercati e “stilosi” (in ufficio fui pure eletta “Miss Accessorize“…). Non mi perdevo svendite o saldi e ad ogni uscita cercavo di indossare qualcosa di nuovo. In ufficio ero stacanovista e diligente, con un senso del dovere portato all’eccesso. Così, finivo col tuffarmi negli happy hour; per non parlare del frigo vuoto che, dopo il primordiale sgomento, mi faceva muovere la palpebra stile Betty Boop: “Cenetta fuori??“. Erano i tempi della spensieratezza, del far quello che si vuole, quando si vuole e come si vuole. Bei tempi! Sì davvero, lo dico sul serio. Così come dico sul serio che sono felice siano arrivati i tempi successivi…
 
Ricordo vividamente il primo momento di smarrimento in casa con la mia Beatrice fra le braccia: “Nessuno mi aveva sarebbe stato così…!“. Sì, con un parto orribile, con dolori lancinanti che non mi abbandonavano, con lo specchio che mi ricordava quanto fossi grassa come un ippopotamo, così stanca che non avrei mai potuto credere si potesse essere, con ragadi in comptetizione con il Gran Canyon e con la montata lattea che litigava con me nonostante la birra, la galega, le tisane, i brodini e i litri su litri d’acqua (persi così 13 kili in due settimane)… ma cos’è?! Un incubo?? Forse ebbi anche un principio di baby blues per le prime settimane … ma in tutto questo c’era una sensazione, una forza più acuta di qualsiasi altra: la felicità. La felicità e la gioia immensa di essere mamma. Una felicità spiazzante e sconvolgente!!
 
… oggi non mi trucco se non quando ne ho tempo, i miei accessori sono le salviette umidificate e le bolle di sapone in borsa, succhi di frutta con la cannuccia e biscotti al cioccolato. Adoro le svendite dei supermercati per poter riempire il frigo come si deve … che quindi non è mai vuoto! Le cene fuori ce le regaliamo in momenti speciali. Nel mio lavoro sono sempre instancabile e stacanovista, 360° sulle mie figlie, sul mio maritozzo, sulla mia casa e (per fortuna) sui miei hobby.
 
 
Il mio lavoro, quello di ogni mamma, è il più difficile del mondo. Spesso non si sa se si è agito nel modo giusto, se magari quella frase o quel rimprovero sia corretto o se abbia invece avuto un effetto eccessivo su un bimbo che è ancora piccolo e che poi … insomma …. così penso alla mia mamma. Penso ai mille litigi che spesso hanno caratterizzato il mio percorso di crescita. Penso che forse in effetti non sono stata un’adolescente facile, anche se in realtà quello che cercavo era pura e semplice approvazione anche nello smalto nero o nel triplo buco alle orecchie … Penso che se oggi sono come sono è per tutto quello che ho ricevuto. E penso che io alla mia mamma devo dire mille e mille volte grazie. Grazia mamma per avermi messa al mondo, per avermi cresciuta nel modo migliore hai ritenuto, per tutti i sacrifici che hai sempre fatto, per aver rinunciato al tempo di stare con i tuoi figli per poterci mandare in università e in vacanza con gli amici, per essere sempre accanto a me nonostante il caratteraccio che ogni tanto tiro fuori con te, per sostenermi e per essere una spalla, per il tuo amore incondizionato! …Però, mamma smettila di mettermi di nascosto in frigo i barattoli di marmellata!!
 
Ti voglio bene
 
 
Auguri a tutte le mamme … a tutte le mamme colorate, ricche di sorprese, allegria e bene per i figli.

 
Fucsia con confetto celeste
 
Lilla con confetto verde
 
Celeste con confetto rosa
 
Blu con confetto giallo
 
Rosa con confetto bianco
 
 
Tanti colori ,tanti disegni e tanti confetti di cioccolato per questi cupcakes dedicati a noi mamme!

Torta di Arance e Grano Saraceno (senza burro, senza latte)

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Pochi giorni fa ho avuto il grande piacere di trascorrere una serata veramente strepitosa, assieme a Kikka e Mela, due amiche che … non vedevo da 20 anni! L’idea e il desiderio di rivederci sono sorti in occasione del matrimonio di mio cognato (comune amico) e, come tutte le cose che si organizzano repentinamente senza troppo tergiversare, ci siamo potute e sapute regalare ore di vera spontanea intimità. Come se gli anni che ci hanno separate non fossero mai intercorsi, un’allegra e armoniosa sintonia ci hanno permesso confidenze e risate serene e sincere.
A me il compito di portare una torta, sapendo che una delle due è intollerante al lattosio. Su due piedi, non avendo tempo per fare la spesa, non sapevo cosa inventarmi. Ho allora pensato al Ciambellone agli Agrumi (senza burro, senza olio e senza latte) che vi ho proposto a marzo! Volendo utilizzare (finalmente) la farina di grano saraceno  (sarei a dieta giusto??), ho realizzato questa torta morbida e consistente, umida e profumata, dove il gusto grezzo della farina di grano saraceno ben si amalgama alle arance.
 
E quindi, cena con menù light a base del (succulento) pollo al forno di Kikka e della mia torta di arance e grano saraceno senza burro: perfetto direi. Ma non avevo fatto i conti con il “reparto beverage” designato a Mela, che ci ha fatto pasteggiare a  Spritz! E vi dirò che con la torta si sposa che è una meraviglia 😀

 

INGREDIENTI
tortiera di 24 cm (circa 12 fette abbondanti)
 
150 gr farina di grano saraceno (io Ruggeri)
100 gr farina autolievitante
300 gr zucchero semolato
250 ml succo e polpa arance (circa 2)
2 uova intere grandi (XL)
un pizzico sale 
180 ml olio di semi

farcia superiore e interna di crema di arance:
250 gr succo arance (circa 2)
30 gr zucchero semolato
10 gr maizena

q.b. zucchero a velo

PROCEDIMENTO
 
 

Accendiamo il forno e portiamolo a 180° (gas e statico). Eliminiamo le scorze delle arance e ricaviamo il loro succo e la loro polpa.
 

 
In un recipiente capiente uniamo le farine, il pizzico di sale, lo zucchero e poi l’olio. Mescoliamo con cura. Ora uniamo il succo e la polpa delle arance e mischiamo infine, una alla volta, le uova. Versiamo in uno stampo rivestito di carta forno e inforniamo per circa 40 minuti (vale la prova stecchino: appena è pulito sforniamo per non seccare eccessivamente la torta, che deve rimanere soffice). 
 
 
Mentre la torta cuoce prepariamo la crema di arance: eliminiamo le scorse e ricaviamo il succo dalle arance. Prendiamo un pentolino e versiamocelo, unendo zucchero e maizena. Accendiamo il fuoco e portiamo a bollore e lasciamo ritirare qualche minuto. Facciamo raffreddare.
 
 
Quando torta e crema di arance sono fredde procediamo a tagliare a metà la torta e a farcire. Abbondiamo perché la torta se l’assorbirà e la crema vi assicuro che merita!
 
 
Ricomponiamo la torta e spalmiamo la crema anche sopra. E poi una spolverata di zucchero a velo. Servire a temperatura ambiente.
 
 
Buon Appetito!
 
 

 

 

Plumcake di Ricotta e Feta

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Questa ricetta era caduta nel dimenticatoio in uno dei miei faldoni elettronici … disordinata nella realtà e figuriamoci con il computer! Ho addirittura due hard disk esterni con cui lavoro da dover riordinare. MA non ce la faccio: gli archivi da sempre rappresentano un mio limite. Mi causano uno stato di apatia e nervosismo. E il maritozzo che  mi rimprovera per non occuparmi della corrispondenza e quindi di spese e scadenze e successivamente dell’archiviazione nei doc …. sa ormai (tristemente) bene che su questo fronte non c’è davvero nulla da fare. Per riordinare o svuotare il frigorifero invece sono la persona giusta al momento giusto 😉 Ed è così che nacque questo plumcake: dovevo svuotare il frigo in vista di qualche giorno fuori casa e di un aperitivo casereccio. Il risultato entusiasmò parecchio e quindi prontamente immortalai!

INGREDIENTI
per 4 persone
 4 uova
100 ml latte intero
200 gr di ricotta
100 gr feta
10 circa pomodori secchi sott’olio
1 cucchiaiata parmigiano
1 cucchiaiata olive nere denocciolate
q.b. sale e pepe


q.b. pangrattato e burro per lo stampo

PROCEDIMENTO

Preriscaldiamo il forno a 180°C e imburriamo e cospargiamo di pangrattato uno stampo da plumcake. Lavoriamo con una forchetta la ricotta, sbricioliamo la feta e tagliamo a pezzetti i pomodori secchi. In una ciotola sbattiamo le uova con sale e pepe. Poi versiamo il latte e in seguito incorporiamo tutti gli ingredienti preparati e poi le olive e il parmigiano. Versiamo l’impasto nello stampo e inforniamo per circa 35 minuti.
Serviamo il plumcake tiepido accompagnato da insalata di pomodori e basilico.

 

Buon Appetito!


 
Nota: Buono anche freddo il giorno seguente


Cupcakes di Primavera

di 2 commenti

 
 
Niente. Non vuole proprio arrivare quest’anno! L’abbiamo chiamata, invocata, pregata. Ma lei non ne vuole sapere di venirci ad accarezzare e coccolare come solo lei sa fare. Definitivamente intendo. Perché le parentesi illusorie di poche ore o pochissimi giorni mi infastidiscono e basta. Finirà così che sua sorella giungerà di botto, facendoci percepire ancor più la sua mancanza.
Parlo di lei, certo, della Primavera. E’ da sempre la mia stagione preferita, forse perché sono nata con lei? Non so, però certe emozioni rinascono solo con il suo ritorno. Udire le rondini ad esempio è elettrizzante; le guardo affascinata e il loro gioco in cielo mi cattura sempre. Ammiro poi i primi germogli e insieme tiro in su gli angoli della bocca. E i profumi? Catturano la mia testa che inizia a correre spensierata in ogni dove  … E forse ecco perché mi sento più stanca, con meno energie e un po’ più cupa del mio solito: ne sento la carestia.
 
Pieno entusiasmo invece per la mia amica Giada, che ha anche scelto di organizzare un Cocktail di Primavera a casa sua, insieme a tanti amici. Mannaggia, presa da impegni e appuntamenti, non sono riuscita a prendervi parte 🙁 C’erano però i miei cupcakes alla vaniglia e alla carota ad accompagnare e incorniciare i bijoux preziosi e magnifici che realizza con la sua mamma.
Anche se (nonostante tutto) la Primavera fa ancora la timida … l’happening della mia amica mi pare sia stato davvero parecchio invitante 🙂
 

Buon Lunedì amici e buon inizio settimana!