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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Orata al forno con patate e olive

di 16 commenti

Quante volte vi avrò raccontato quanto ami le orate?! Da qualche anno è lei ad avere la leadership nelle preparazioni a base di pesce della mia cucina. La sua carne polposa e morbida mi soddisfa e il suo gusto mi inebria!

Oggi allora una ricetta semplicissima, ricca di sapore e di profumo. Un piatto unico che mette d’accordo tutta la famiglia: prelibato, ricco di principi nutritivi, con un costo contenuto e altresì adorato dai bimbi.


 

INGREDIENTI per 2 persone

2 orate intere da circa 250 gr l’una
q.b. olio extra vergine e sale
q.b. rosmarino, salvia, alloro freschi
2 manciate olive taggiasche
500 gr patate (circa 5 o 6)
½ bicchiere vino bianco secco

PROCEDIMENTO
 

Preriscaldate il forno. Mettete una pentola piena d’acqua salata a bollire, per poter scottare le patate che andrete a lavare, pelare e affettare sottilmente. Fatele bollire per circa 4 minuti e poi scolate facendo attenzione. Farcite le orate che vi sarete già fatti pulire ed eviscerare. In questa ricetta la mia farcia è semplicissima: olive taggiasche, un filo d’olio extra vergine, alloro e pochissimo sale. Massaggiate il pesce con poco sale fino.
 

Ungete una teglia da forno e posizionatevi le patate, qualche ciuffo di rosmarino e alcune foglie di salvia; ora adagiatevi sopra le orate. Irrorate con il vino bianco e a seguire un filo d’olio.
 


Cuocete in forno a 180° (forno a gas) per almeno 20 minuti (controllate l’occhio: quando è “esploso” è pronto; comunque sia, con i rebbi di una forchetta verificate se riuscite comodamente ad arrivare alla lisca…se la carne è morbida il pesce è pronto! Non fate cuocere ecessivamente altrimenti l’ottima carne dell’orata risulterà troppo compatta). Impiattate e irrorate orata e patate con l’ottimo intingolo profumato e ricco di aromi.
 
 
Buon Appetito!
 
 
Nota: Le mie pargole a dir la verità prediligono la sogliola all’acqua pazza…ma l’orata non la disdegnano affatto, anzi! Per loro ho ovviamente l’accortezza di pulire il pesce con estrema attenzione per evitare le lische. Così in genere nei loro piatti riservo la parte finale, dalla metà alla coda, perchè maggiormente scevra di spine.

 



Polpette morbide al sugo con Orecchiette

di 29 commenti

…sì, sono davvero Polpette al sugo con orecchiette. Non sono le orecchiette con le polpette al sugo. A farla da padrone in questo piatto sono loro: le polpette! Quindi le orecchiette ve le indico dopo che mentalmente avete iniziato a pregustarvi l’idea delle polpette morbide… E queste vi assicuro che lo sono sul serio, si sciolgono in bocca, sono golosissime. Banale dirvi che una tira l’altra, anche perchè il tocco speciale è dato dalla passata fatta in casa nella quale affondano…tripudio delle meraviglie!
 

Foto di Gianluca Bacca
 
Sono particolarmente legata a questo piatto poichè ogni volta che lo realizzo è tutta la famiglia che prende parte alla sua messa in opera. E’ un vero mometo di gioco e condivisione. Le bimbe poi fan delle polpettine minuscole perfette per condire la pasta!
 
Quando proponi un piatto così, si scatena immediatamente un clima informale, festoso e allegro. Questa volta le abbiamo preparate per dei nostri amici speciali, di cui vi ho già raccontato in altre occasioni, Paola e Gianluca. Con loro, gourmandes tanto quanto noi, abbiamo l’abitudine di viziarci ogni volta con proposte sempre diverse e volutamente particolari (dagli gnocchi fatti in casa alla polenta con il brasato, dal risotto con spumante e scamorza alla grigliata con gli arrosticini fatti arrivare dall’Abruzzo, …). A settembre Gianluca ci avevo proposto un piatto marocchino veramente veramente buono. Ho scelto allora di “rilanciare” con una preparazione italiana, che sapevo avrebbero amato (specie tutte le nostre bimbe). Fondamentale da segnalare: Gianluca è appassionato di fotografia ed è particolarmente abile. I suoi scatti sono sempre ricchi di significato. Non ho potuto quindi trattenermi dal chiedergli di immortalare la fase finale della ricetta…Io che giravo la pasta nella pentola ridendo, lui tutto serio e concentrato in piedi sulla sedia, Max che gli diceva di non sfondarla perchè era della nonna e poi l’ha ridipinta lui, le bimbe che ridevano e che volevano a loro volta salire in piedi su altre sedie, Paola che sorseggiava l’ottimo vino salentino Negramaro divertita. Queste sono le serate che mi piacciono!!
 
Ah…quasi dimenticavo: questo è un piatto economicissimo con il quale è impossibile fare brutte figure e che “sfama” un esercito di amici famelici :)) Andiamo a prepararlo allora!!
 
 

INGREDIENTI per 4 persone
(porzioni di sole polpette al sugo; se il piatto prevede il condimento della pasta, dimezzate le dosi indicate)
 

600 gr macinato (manzo o vitello; provate quant’è delizioso il loro mix, unendo anche  il macinato di pollo!)
200 gr pasta di salame (o prosciutto cotto o mortadella)
200 gr pane (io pancarrè) 
q.b. latte
100 gr pecorino grattuggiato
q.b. noce moscata, sale e pepe
2 uova intere
q.b. farina
q.b. olio vergine (per friggere)
½ cipolla bionda
½ bicchiere vino bianco
2 lt passata pomodori (io fatta in casa)
q.b. sale
8 foglie basilico fresco
 

500 gr cavatelli o altra pasta fresca corta
 

PROCEDIMENTO


Ponete il pane in un mixer e riducete in briciole. Fate poi ammorbidire con un goccio di latte fino ad avere un impasto manipolabile. Mettete in una ciotola la carne, la pasta di salame, il pane così lavorato, il formaggio, le uova, il sale, il pape, la noce moscata.
 
 
Impastate gli ingredienti con le mani e formate delle polpette o delle polpettine che passerete nella farina.
 
 
 
Tritate la cipolla. In una casseruola davvero molto ampia e alta ponete l’olio e fate sfrigolare dolcemente la cipolla. Fate friggere le polpette rigirandole e quando sono colorite sfumate con il vino. Una volta che il vino sarà evaporato, alcuni minuti, aggiungete la salsa e poi salate. (Nonostante il gran volume della mia pentola ho dovuto friggere a parte la metà delle polpette ottenute; le ho poi inserite nella pentola quando avevo già versato la salsa). Fate cuocere con coperchio per circa 40 minuti a fuoco molto dolce. A 5 minuti dalla fine della cottura potete inserire le foglie di basilico.
 

Lessate la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolate e condite generosamente con il goloso sugo e le magnifiche polpette che avete realizzato.



Foto di Gianluca Bacca
Foto di Gianluca Bacca
Foto di Gianluca Bacca

Se volete potete completare con foglie di basilico fresco e una buona grattata di pecorino.

Foto di Gianluca Bacca

Buon Appetito! 

Foto di Gianluca Bacca

Nota: io non uso il prezzemolo poichè è un gusto che detesto in polpette e polpettoni. Gusto personale, ma e me proprio non piace!

Nota due: mia nonna metteva le patate lesse invece del pane (la proporzione è di 1 patata ogni 200 gr di carne circa). Io le patate le uso quando ho a cena amici intolleranti al glutine (per i quali le polpette non andranno ovviamente infarinate) e quando ho più tempo a disposizione :))
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Con questa ricetta partecipo ai contest:
 
 
 
 scade il 20 novembre
 
 
 
“Polpettiamo” del blog Squisito 
 
IL MIO PRIMO COSTEST
scade il 30 novembre


Barbie Cake Design

di 10 commenti

 
Carissimi amici miei, oggi nessuna ricetta. Oggi vi propongo solo immagini, con le quali condividere l’emozione raggiunta nel riuscire a realizzare il mio “capolavoro” artistico. Parlo della Barbie Cake!
 
Mesi fa la vidi ad una bella festa di compleanno a scuola. Mesi fa non potei non notare la curiosità e l’esaltazione che riscosse nelle mie pargolotte … ed è quindi da allora che penso di realizzarla per i compleanni delle mie figlie. Ho quindi cercato un corso di Cake Design dedicato e l’ho trovato! L’abile insegnante è riuscita con semplicità a trasferire nozioni di design “dolcifere” e son dunque riuscita a vestire una Barbie con pasta di zucchero, in 3 intense ore di lavoro.
 
La mattina seguente, quando le mie cucciole si sono ritrovate sul tavolo della colazione questa Barbie, così “dolcemente” vestita, mi han ripagata egregiamente con i loro volti ricchi di stupore ed entusiasmo: “WOWWW Mamma! Che bella!! E l’hai fatta tu!? Tuttta tu mamma!! Me la metti sulla mia torta di compleanno?? Ti prego, ti prego, ti pregooooo!!“. E come non accontentarle? 🙂
 
Buon fine settimana! la vostra Clara
 
 
 
 
Eccomi in versione: “Clara che cerca di non fare pasticci!”
 

Ciabbotta o ciabbott’, la ratatouille abruzzese

di 28 commenti


Questa settimana non ho ancora avuto modo di fare la spesa. Così, sopravvivo e faccio sopravvivere marito e figlie. Ieri mattina ho però dovuto provvedere a comprar quantomeno due cosine … il latte ad esempio! Senza latte le mie cucciole come fanno?! E poi mi sono procurata un po’ di verdura, perché avevo un bel pezzo di carne da fare al forno e desideravo accompagnarlo con un contorno caldo e profumato.
 
Ho preparato quello che amo particolarmente e al quale anche Max s’è affezionato e appassionato: la Ciabbotta.
Mia nonna soleva raccontarmi che in dialetto abruzzese, per la precisione nel pescarese, questo contorno o piatto unico ha questo nome perchè  “abbotta”, ovvero “riempie”. La Ciabbotta è un antico piatto della tradizione abruzzese, frequentemente preparato d’estate, quando le verdure sono facilmente reperibili e più gustose. Inoltre è assai leggera poiché vengono stufate. E’ vero però che la Ciabbotta è declinata in modo assai differente in ogni provincia della regione; così, in alcune cucine le verdure vengono fritte separatamente e poi mischiate, in altre la cottura è stratiforme al forno. Altresì, questa ricetta ha una sua diversa preparazione e nome in ogni regione italiana: Cianfotta, Ciambotta, Caponata, … E oltralpe? Abbiamo la Ratatouille!
 
Nel corso del tempo ho via via utilizzato la Ciabbotta per arricchire altre preparazioni, perchè è davvero unica nel gusto e piace a tutti per l’armonia e i profumi che sprigiona. Consiglio dunque vivamente di utilizzarla per una strepitosa bruschetta, una ricca frittata, una golosa torta salata, un prelibato primo piatto, una succulenta lasagna vegetariana, una strabiliante farcia per crepes salate con farina integrale, un semplice cous cous …

 

INGREDIENTI per 4 persone (dosi per un contorno):
 
(Ogni verdura deve aver lo stesso peso. In questo caso, indicativamente, circa 200 gr)
q.b. olio extra-vergine d’oliva
1/2 cipolla gialla
1/2 grossa melanzana
1 peperone giallo
2 patate non troppo grandi
2 zucchine di media grandezza
3 pomodori perini o ramati
q.b. sale
 
 
 
PREPARAZIONE

Affettate e tagliate a cubetti di circa 1 centimetro tutte le verdure. Soffriggete l’olio in una padella capiente e fate sfrigolare la cipolla dolcemente. Unite i vari ingredienti di volta in volta (io per non avere tempi morti fra un’attesa e l’altra procedo come segue: quando inserisco in tegame una verdura copro con il coperchio e inizio a lavare, pulire e cubettare un’altra verdura). In genere seguo quest’ordine: peperoni, melanzane, patate, zucchine, pomodori.

Ogni volta che inserite una verdura salate leggerissimamente e coprite sempre con il coperchio. Aggiungete un filo d’acqua se occorresse e fate sempre cuocere a fuoco dolce.
Il piatto è pronto in circa 40 minuti di cottura (più la verdura è piccola, meno tempo occorre per cuocerla). A due minuti dalla fine, unite delle foglie di basilico e un filo di olio extra vergine. Spegnete la fiamma e coprite con il coperchio. Servite come contorno o come piatto unico. 
 
Buon Appetito!
 

 
 
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Con questa ricetta partecipo a:


“Colora il tuo Autunno“, categoria “Arrivano i Saladini“, del bellissimo blog di Ely



“Ho l’Arcobaleno in bocca“, primo contest di Mela e Cannella 


 “La Nonna Made in Italy“, primo Contest della dolce Elena

 

Finger Cotolette con super panatura al forno

di 22 commenti


Mio papà è un fan appassionato. Sfegatato. Di quale squadra?? Ma che calcio e calcio, parlo di cucina! Segue con interesse “La prova del cuoco”, “Cotto e Mangiato”, “Cuochi e Fiamme” e non disdice chef Ramsey. Non ha Sky, altrimenti… Si appunta ricette, prova, sperimenta. Da quando ha il Bimby si diletta anche nel preparare dadi e brodi. Insomma, un mito il mio papino (e mica solo per questo!).

Quest’estate, durante le settimane trascorse insieme, si litigava sul programma da seguire. Si litigava in senso metaforico ovviamente…ma a dir la verità mica tanto! Perché mio papà nel vedere questi e altri programmi, lascia la tv pressochè perennemente accesa. Cosa che in casa mia non avviene invece pressochè MAI. Soprattutto durante i pasti (Max ed io abbiamo proprio scelto di non avere tv in cucina per poter avere un momento tutto nostro di chiacchiere serene). Quinid, la quiete che vige di solito a tavola da me, lì non esisteva. Infatti, con sconcerto, ho notato quanto le bimbe aumentino di aggressività con l’aumentare del tempo trascorso davanti ai canali per bambini…da pelle d’oca! Così, mentre loro s’imponevano per ottenere il loro cartone animato, papà ed io cercavam di far capire loro quanto fosse più allettante “Cuochi e Fiamme”.

In una di queste puntate, Rugiati consigliò di marinare il pollo nel latte per ottenere una carne tenera, tenerissima. Io che adoro, adoro, dico A-D-O-R-O il pollo non conoscevo questa chicca. L’indomani ovviamente il pollo era bello che marinato nel latte…squisito! Che bel suggerimento mi ha dato questo bel cuoco (bello vero, anche se preferisco i mori!). 

Da allora con questa marinatura ne abbiamo fatte di ricettine golose! Eccovene dunque una che è speciale. Fidatevi, perchè di pollo ne preparo parecchio! Questa ricetta è una cannonata!! Una versatilità senza precedenti: perfetti e strepitosi come finger food per gli aperitivi, golosi ai pasti con un ricco contorno di verdure, appetitosi e sfiziosi per i bimbi che se li spazzolano in men che non si dica!
Il loro segreto è nella marinatura…ma questo ormai non è più un segreto ;). Il loro altro segreto è nella panure. E infine c’è quello della cottura (devo fingere di essere a dieta o no?!).
 
 
 
INGREDIENTI per 4 persone
(io abbondo con le dosi perchè questi chicken fingers non bastano mai!)

8 filetti di petto di pollo (circa 600 gr grammi)
1 bicchierone di latte (intero o scremato o HD non ha importanza)

 

Per la panure (dosi indicative):
13 cucchiai pan grattato
3 cucchiai parmigiano e/o grana (magnifica anche la ricotta salata, ma in questo caso attenzione poi al dosaggio del sale)
q.b. olio extra vergine
q.b.sale
q.b. una spezia per dar profumo (io: il rosmarino, che mi piace parecchio. Dosatelo con attenzione nel caso ci siano bambini a tavola, potrebbero non apprezzarlo. Potete comunque evitarla; ottime alternative salvia o maggiorana. Sconsiglio basilico o prezzemolo).
 
 
 
PREPARAZIONE

Aiutandovi con le forbici da cucina, tagliate i filetti di petto di pollo a forma di fingers…come se fossero delle dita (vedi foto). In frigorifero, lasciate i filetti così ottenuti a marinare nel latte per almeno 15 minuti (più resta nel latte meglio è).

 
 
Intanto preparate la panure. In un tritaprezzemolo o in un mixer mettete la vostra spezia e sminuzzatela (non deve diventare una farina! Se preferite potete utilizzare un coltello o diversamente ricorrere alle spezie secche). Mischiate i diversi ingredienti indicati per la panatura. Ponete della carta da forno sulla placca e portate il forno a 200°. Iniziate a panare i filetti di pollo e disponeteli ordinatamente sulla placca.
 
 
Irrorate con olio extra vergine e salate. Ponete in forno per 10 minuti, poi rigirate e fate cuocere per altri 10. Serviteli caldi.
 
 
Buon Appetito!
 
 
Nota: è il formaggio nella panatura un ingrediente speciale per le cotture in forno delle cotolette non fritte! Evita infatti che si secchino.
Nota due: se non rivelate che sono cotte al forno, nessuno se ne accorgerà…provare per credere 😉



Cavolfiore filante e croccante

di 39 commenti

Maleducazione. Se c’è una cosa che non riesco a tollerare è proprio la maleducazione.
 

Purtroppo la maleducazione si aggira e serpeggia in ogni dove. Persino tra i bambini. E poverini, perché loro colpe non ne hanno. E’ colpa dei genitori. Da questo non mi muovo e non mi smuovo! Non era terminata la fase “democratica” del rapporto genitori-figli? Non era forse stato appurato da psichiatri, pediatri e tate alla riscossa che il bene e la serenità dei figli sono proprio nel dar loro regole, in modo che possano crescere con certezze e non nelle insicurezze dei propri genitori…??
 
Oggi sono cattiva. Lo so. Me lo sento. Oggi devo temperare ciò che scrivo. Perché, lungi da me giudicare gli altri (non è nella mia indole sia chiaro), eppure…mmmmhh….che fastidio, che fastidio mi viene quando certe cose passan per (ghigno di soddisfazione di chi parla) “Eh, lui di carattere è così! Si sa imporre. Si vede che è un leader!”.
 
No, scusa. Non ho capito. Cioè, qualcuno tira gli schiaffi a mia figlia e costui è un leader? E poi…a 3 anni il “si sa imporre”, non esiste! E’ il genitore che deve far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa si fa e cosa no. Il problema ulteriore è che se poi ne parli alla maestra, si apre uno squarcio irreparabile nella case history di tale famiglia: “Ma ti pare?! I bambini giocano e devono imparare a cavarsela da soli!”. Certo, signora, anch’io credo lo stesso. Ma lo credo fino al momento in cui i genitori del bimbo che offende mia figlia non intervengono (per scelta o per carenza di polso) per far capire al loro piccolo leader che quella cosa non si fa. Superato quel momento, per me, il dire che “non si fa” non ha deroghe in rispetto del carattere del futuro leader… Lo sosteneva anche Vastano quando al Drive In, negli anni ’80, impersonando il calabrese che studiava in Bocconi, commentava: “E’ chiaro stu fattu??!!”. 

 

Per addolcirmi a pranzo ho deciso di “regalarmi” un piatto davvero molto, molto sfizioso! Le avete ormai capite le “mie regole”?

Si prepara qualcosa che:
vada bene a tutta la famiglia (bimbe incluse, che mangian le nostre stesse pietanze),
sia di stagione (possibilmente),
rispetti il mio budget alimentare settimanale,
sia quanto più poco calorico (quanto più…). 
 
Per pranzo dunque un bel cavolfiore. Ma il cavolfiore e basta? Va bene dar un occhio alla bilancia, ma non scherziamo! Sicché fantasia e gola han detto la loro … e han fatto bene, perché il mio pranzo è stato molto goloso. Inoltre, lo stesso piatto s’è rivelato uno squisito contorno per cena! E le bimbe con i cavolfiori? Li A D O R A N O ;))

  

INGREDIENTI per 4 ricche porzioni di contorno

 
1 grosso cavolfiore
q.b. sale grosso
q.b. olio extra vergine d’oliva
q.b. pan grattato
q.b. parmigiano o grana
1 mozzarella di latte vaccino
50 gr pancetta affumicata cubettata

 

 
PROCEDIMENTO

 
Mettete a bollire in un grosso recipiente l’acqua nella quale bollirete il cavolfiore. Nel frattempo lavate e mondate il cavolfiore: privatelo delle foglie e lavorate sul suo fusto centrale, dal quale staccherete le varie cimette. Ed ecco a voi il trucco per non aver il caratteristico e poco piacevole odore in casa o in cucina: appena l’acqua bolle, salate e immergete le cimette. Coprite immediatamente. Contate 5 minuti. Scolate. Et voilà! Nessun odore e, per me soprattutto, cimette cotte al dente e non sgradevolmente spappolate!
 
 
Ora ungete una pirofila con l’olio e spolverizzate di pangrattato. Cubettate la mozzarella. Ponete le rosette di cavolfiore nella pirofila, ungetele, fate una pioggia di pangrattato e formaggio. Unite poi la mozzarella.
 
 
Ora accendete il forno a 200°. Nel frattempo cuocete 4 minuti la pancetta in un padellino antiaderente o di ceramica. Versate i croccanti cubetti o listarelle sui cavolfiori.
 
 
Infornate pochi minuti, il tempo che la mozzarella diventa filante. 

 

Buon Appetito!
 
 
 
Nota: Ho aperto questo post sfogandomi…chiudo ringraziando la mia amica blogger Giada, poichè ha scelto di donarmi questo premio che mi ha molto onorata:  

Grazie Giada, grazie ancora!

Ora mi è chiesto di rispondere alla domanda: Che cos’è per te la
semplicità?

Tutto ciò che non è artefatto, aritificiale e artificioso…
Altresì mi è chiesto di dedicare un’immagine a chi mi ha donato il premio: 
Questi sono fra i fiori curati quest’estate insieme alle mie pupattole!
Infine, dedicare a mia volta il premio ad altre 12 blogger.
Ecco, questo è molto difficile, poichè fra tutte le mie amiche blogger trovo sempre spunti interessanti e informazioni utili dai quali traggo un costante insegnamento, anche dal punto di vista umano! Sicchè indicarne solo 12 è veramente frustrante. La mia scelta allora è caduta sulle ultime ricette che ho trovato “semplici”, intese come non artificiali, non artificiose…solo, semplicemente squisite!
Ale – Dolcemente inventando

Barbara – Cucina di Barbara

Bianca – Le ricette di Zia Bianca

Caterina – Semplicemente Light

Claudia – Carotina Abbrustolita

Cristina – Colazione da Cri

Emanuela – Pane, burro e alici

Giulia – La grande abbuffata

Marinella – Mary in cucina

Renza – Sfizi e pasticci

Speedy70 – A tutta cucina

Stefania – Nuvole di farina  

 
Un abbraccio a tutte voi e a tutti gli amici blogger! la vostra Clara



Risotto ai Funghi Porcini e Spumante

di 22 commenti

Quanti fra voi sono zii?? Allora potrete capire l’amore che provo per il mio bellissimo nipote di 1 anno e mezzo. Un mega mix di emozioni spassionate, incondizionate, frizzanti, protettive, serene! Lui è meraviglioso, simpaticissimo e molto acuto. Ovviamente non parlo per partito preso ma perché è oggettivamente così 😉 

Con mio fratello (anche lui non scherza quanto a rimbambimento per le nipoti, che esplodono di euforia ogni volta che lo vedono) cerchiamo di vederci appena possiamo anche perché i tre bimbi mostrano di volersi un bene sincero e complice. E’ veramente toccante vederli mentre giocano insieme in armonia o mentre si coccolano. Last but not least, Max con il nipotino sazia il desiderio del maschietto!

Così, abbiamo trascorso una meravigliosa domenica insieme. L’appuntamento era alle 10.00 del mattino da noi…per fortuna! Perché noi quattro ci siamo svegliati appunto alle 10.00! E indovinate com’era il mio frigo?? Semivuoto avete detto? Che bravi che siete, avete indovinato!
Comunque sia, in tre quarti d’ora abbiamo messo insieme un pranzo domenicale degno di questo nome: due appetizer e un Signor Risotto ai Funghi Porcini cremoso, ricco di gusto e profumo. I puristi del porcino fresco storceranno il naso visto che si tratta di funghi secchi e surgelati. Tuttavia, l’averli utilizzati entrambi, insieme ha reso il piatto squisitissimo!

 


 
INGREDIENTI per 6 persone

1 busta di funghi porcini secchi

q.b. acqua tiepida e latte
 1 lt circa di brodo di carne
1 cipolla dorata
1 confezione di funghi porcini surgelati
400 gr riso Carnaroli
1 bicchiere di spumante
40 gr burro
q.b. olio extra vergine, grana o parmigiano, prezzemolo, sale e pepe 

 
  
PROCEDIMENTO
 
Mettete a bagno i funghi secchi in acqua tiepida e latte. Fate ammorbidire per circa 20 minuti e comunque fino a quando i funghi saranno morbidi. Poi scolate e tagliuzzateli. Nel frattempo preparate il brodo e tritate la cipolla (io metto nel mixer così mi evito il fastidio agli occhi).

Ungete la pentola che andrete ad utilizzare e fate soffriggere dolcemente la cipolla in un filo d’olio. Per farla ammorbidire io allungo un filo con del brodo e faccio ritirare. Aggiungete poi i funghi secchi…ormai non più secchi e fate soffriggere. Dopo pochi minuti unite i funghi porcini surgelati e proseguite la cottura. Appena i funghi saranno scongelati, unite il riso.

Fate tostare e infine sfumate con il vino. Unite una presa moderata di sale e pochissimo pepe, poi, poco alla volta, allungate con il brodo fino a cottura.

Quando il riso è pronto, spegnate la fiamma, unite burro, formaggio e prezzemolo. Rigirate e coprite con un coperchio. Attendete un minuto e poi servite immediatamente.

Buon Appetito!

Nota: abbiamo accompagnato il piatto sorseggiando il fresco spumante di Franciacorta. In una degustazione presso una rinomata enoteca milanese, spiegarono che queste bollicine ben si accompagnano ad un mantecato risotto, poichè hanno la capacità di “sgrassare il palato” (fantastica questa definizione!).
 

Nota bis: ecco il nostro aperitivo nel quale abbiamo gustato la mia Mousse di Prosciutto Cotto e il Pomo di Max! …Golosoni che siamo!!

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Con questa ricetta partecipo ai contest:

“Il piatto divino” dell’interessante Blog Per un Pugno di Capperi


scade il 31 ottobre

“Passeggiando nel bosco…fino a tavola” del bel Blog Semplicemente buono


http://www.ipiaceridelgusto.it/
scade il 4 novembre
 

Bocciolo di Uova: Frittata al forno di zucchine e wurstel

di 12 commenti

 

Ho selezionato questa ricetta nella quale l’uovo è protagonista poiché oggi è la Giornata Mondiale delle Uova*, giornata sostenuta dalle aziende del settore riunite nella IEC (International Egg Commission) e dalla FAO (Food and Agricultural Organization). Perché?

Perché questo alimento piace a tutti, dai piccoli agli adulti, in ogni parte del Mondo.
Perché è ricco di proteine nobili che sono utilissime per la nostra salute.
Perché ha un prezzo molto contenuto.

Dunque, nei paesi in via di sviluppo l’uovo è un formidabile alleato contro la malnutrizione!

* Questa iniziativa nasce nel 1996 per approfondire la conoscenza sulle uova, sia dal punto di vista nutrizionale che culturale. Da allora, il secondo venerdì di ottobre di ogni anno sono sempre più i luoghi in cui viene celebrata questa giornata, sia con eventi locali che con manifestazioni a livello nazionale.

 
 
In Abruzzo, dalle mie parti, inteso come dalle parti natali della mia mamma, sotto il periodo natalizio si prepara una “pizza rustica” che nient’altro è che una favolosa frittata al forno. Questa frittata si gusta cubettata, in un piatto fondo nel quale vien poi versato del brodo di gallina bollente. Una goduria incredibile che non mancherò di postarvi.

 

Superba, meravigliosa. La frittata cotta al forno è molto diversa dalle preparazioni in padella, poichè resta particolarmente delicata e leggera, riuscendo tuttavia a sprigionare un gusto intenso. E capirete quindi che per me, al momento della categoria “blogger a dieta”, la realizzazione di ricette golose, gustose e poco caloriche è un must. Più del solito! E sono lieta di rivelarvi che la mia tecnica del: “riduci in settimana, lassa stà la dieta nei w.e“, sembra funzionare dato che la mia bilancia segna meno 2 kg! Quindi, anche per questo motivo, ritengo la mia proposta di oggi speciale. Strazeppa di zucchine, questa frittata è dunque poco calorica, umida e profumatissima. Ho scelto poi di aggiungere il wurstel per spezzare il gusto e donare un brio diverso dai classici abbinamenti di speck o pancetta.
 
 
 
 
INGREDIENTI x 4 persone (porzioni da intendersi se piatto
unico)
misure della mia tortiera in silicone a forma di rosa:
diametro basso 16cm, diametro alto 21cm, altezza 8cm
 
Per le zucchine trifolate

1 kg zucchine

q.b. olio extra vergine d’oliva

1 spicchio aglio

q.b. sale e pepe, prezzemolo

Per la frittata
3 uova intere
80 gr parmigiano o grana
1 wurstel


 
PROCEDIMENTO

Lavate le zucchine, privatele della parte iniziale e
terminale e tagliate per il lungo a metà (a seconda della grandezza delle
zucchine potete procedere a dimezzare ulteriormente). Adesso procedete ad
affettare, realizza do tanti mini cubotti/triangolotti quanto più regolari
possibili. In una padella antiaderente o di ceramica fate sfrigolare
dolcemente lo spicchio d’aglio, unite poi le zucchine. Rigirate, salate e
pepate e mettete un coperchio abbassando di poco la fiamma. Controllate di
tanto in tanto la cottura. Quando le zucchine saran quasi pronte (circa 20
minuti o poco di più) unite il prezzemolo. Fate raffreddare.

 

 

Accendete il forno, portando a 200°. (Io ho utilizzato uno stampo molto profondo
in silicone quindi ho avuto un tempo di cottura assai lungo; nulla vieta
utilizziate altri stampi con forme e profondità differenti. Regolatevi di
conseguenza per i tempi di cottura). In una terrina lavorate insieme le zucchine, le 3 uova, il
formaggio e il wurstel cubettato. Mettete nello stampo (se non disponete di quello in silicone, utilizzate carta
forno) e infornate per circa 40 minuti.

Questa frittata è speciale sia fredda che calda. Potrete esporla in un buffet di aperitivi, oppure introdurla come antipasto in una cena rustica fra amici o ancora come piatto unico.

Buon Appetito!

 
 
 
 

Peperoni Gratinati di Nonna Ida – con le Alici

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Eccomi ancora con una ricetta legata alla serata di sabato. Vi sono piaciute le altre proposte (CupFrittatine con Mousse di Prosciutto Cotto fra gli antipasti e Parmigiana di Melanzane Arrostite con Ricotta Salata come piatto principale)? E avete notato anche voi il costo assolutamente contenuto con il quale sono riuscita a realizzare una cena per 4 persone? 🙂

Veniamo ai peperoni…quanto li amo! Al forno, trifolati, con le patate, con le uova, cremosi per condire la pasta…insomma: impazzisco per i peperoni. Questa ricetta l’ho scoperta grazie alla nonna di Max, nonna Ida. Morbidissimi, si sciolgono in bocca. Li puoi farcire ogni volta con quello che più ti stuzzica e si sposano perfettamente fra gli antipasti o i contorni in cene a base di pesce o di carne.
INGREDIENTI per 4 persone
(quantitativo per un antipastino; altrimenti raddoppiate le dosi)
 
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 manciata olive nere cotte al forno
3 filetti acciughe sott’olio
1 manciata capperi dissalati
q.b. olio extravergine, pangrattato, sale, parmigiano o grana

PREPARAZIONE

Preriscaldiamo il forno a 200°. Laviamo i peperoni ed eliminiamo picciolo, filamenti interni e semi.
Tagliamo a cubottini irregolari. Disponiamo su di una teglia da forno leggermente unta e cosparsa di pangrattato.
 
 
Ora possiamo farcire ogni singolo e colorato cubotto. Io ho lavato i capperi e ne ho posto uno per ognuno; ho tagliuzzato le olive e le alici e ho meticolosamente farcito ogni boccone. Infine facciamo cadere una pioggia di pangrattato, una spolverata di parmigiano o grana e a completare un filo d’olio e un pochino-ino di sale.
 
 
Coprite con stagnola e infornate per 30 minuti. Togliete la copertura (attenzione a non ustionarvi con il vapore che ne uscirà!) e fate cuocere ancora 20 minuti circa. Resterete colpiti dalla loro morbidezza e da come si fonderanno tra loro tutti gli ingredienti.

Buon Appetito!
 

Nota: non mancherò di postare le squisite varianti di questa ricetta deliziosa.

Nota bis: …maledetta luce…

CupFrittatine con topping di Mousse al Prosciutto Cotto

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Buongiorno amici miei!

 
Nel presentarvi la mia Parmigiana di Melanzane Arrostite con Ricotta Salata, vi avevo anticipato che, nonostante gli inviti fatti, sabato il mio frigo era pressoché vuoto. Il cassetto delle verdure era invece (stranamente) ricco. Da lì lo spunto per una cena vegetariana.
 
Prima del suddetto piatto principale ho proposto 3 appetizer, due freddi e uno caldo.
La mattina Max ed io avevam fatto un giro in moto fino al lago, scoprendo che l’orto sta offrendo ora dei pomodori cuori di bue incredibili! Ne abbiamo colti un paio e quindi eran perfetti per una polposa e golosa bruschetta, conditi con olio extravergine e basilico fresco.
A seguire, dei “finti” cupcakes salati sormontati da appetitoso topping di mousse di prosciutto cotto e infine una golosità che vi descriverò prossimamente! 🙂
 
La ricetta di oggi è per l’appunto gustosa e ghiotta ed altresì raffinata… eppure è una banale frittata! In cucina però l’abito fa il monaco, perché si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca! E allora, per divertire i miei amici (“Clara, che carini!! Ma cosa sono??“) ed altresì esaltare una signora frittata, sono soddisfatta nel presentare i miei “CupFrittatine di Ricotta e Zucchine con topping di Mousse al Prosciutto Cotto”.  
 
 
INGREDIENTI per 8 “cupcakes salati”
 
per la frittata:
100 gr ricotta vaccina
2 uova
2 cucchiai di zucchine trifolate (erano un avanzo; la quantità è pari a 1 zucchina trifolata)
q.b. sale
 
per la mousse di prosciutto cotto:
120 gr prosciutto cotto
20 gr parmigiano  o grana non troppo stagionati (altrimenti coprono il gusto delicato del prosciutto)
40 gr burro
40 ml latte intero  
 
 
PROCEDIMENTO
 
Accendete il forno e portate a temperatura (200°, forno a gas). Iniziamo con il realizzare le cupfrittatine: in una ciotola mettete tutti gli ingredienti e lavorate con una forchetta fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
 
 
Ponete suppergiù 2 cucchiai da minestra di impasto in ogni formina da cupcake; infornate per circa 20 minuti. Quando sfornerete, attendete 15 minuti prima di rimuovere le formine dalle frittatine.
 
Intanto che le frittatine si gonfiano in forno, prepariamo la mousse: in un mixer inserite tutti gli ingredienti. Frullate fino a ottenere una mousse cremosa e priva di grumi. Mettete in un sac à poche (vi prego, regalatemene uno decente!) e farcite le cupfrittatine una volta che han perso il loro calore (altrimenti la mousse si scioglierà perdendo il decoro che andrete a realizzare).
 
 
Disponete su di un piatto e ponete in frigo fino a circa 10 minuti prima di servire … non sono troppo carini?!
 
 
Buon Appetito!
 
 
Nota: generalmente la mousse con i salumi o il tonno le realizzo con formaggi spalmabili e altri ingredienti saporiti (olive, capperi, alici, … ) che donano un maggior brio. Non disponendo del formaggio spalmabile (l’ho detto che il mio frigo piangeva!) ho ripiegato sul burro.

Nota: la serata era la stessa della Parmigiana di Melanzane Arrostite e anche per queste cupfrittatine ho avuto luce pessima; dunque anche oggi posto foto terribili. In questo caso vale lo slogan “brutte ma buone” 😉

Parmigiana di Melanzane Arrostite con Ricotta Salata

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Buongiorno amici e buon lunedì!
Quest’oggi inizio dalla fine…ovvero inauguro questa settimana proponendovi una delle portate che hanno primeggiato questo weekend sulla mia tavola, insieme all’allegra compagnia di amici, ottimo vino e altre sfiziosità che non mancherò di raccontarvi. Sabato abbiamo avuto amici a cena. Avendo avuto una settimana tribolata, non ultimo il fatto che la signorina che mi aiutava nella gestione della casa mi ha abbondanata – ma questa è un’altra storia -, nonostante gli inviti fatti, non avevo avuto alcun modo di rimpinguare il frigo. Avevo alcune verdure, dei formaggi …
Guizzo: propongo una cena vegetariana!
E’ piaciuta parecchio. E sono felice della sua riuscita anche perchè il suo costo è stato assai irrisorio!
 
Domani vi racconterò gli antipasti (adoro proporre più stuzzichini in attesa del piatto principale), adesso invece immergiamoci nella Parmigiana di Melanzane, che in questa versione cerca di essere leggera. Cerca…ci riuscirà?
 
 
Ammetto di non aver mai mangiato la versione originale, quella che prevede le melanzane fritte (alcune amiche mi raccontano che le suocere napoletane queste melanzane le impanano pure…) Beh, qualsiasi sia la versione, dev’essere qualcosa di celestiale! Ma al momento vi ho già detto che sto fingendo di perdere qualche kilo, sicchè perderei definitivamente la faccia se mettessi in tavola una cosa del genere. Oltretutto settimana scorsa ho preparato la pasta alla Norma…direi che col fritto ho già dato, eccome!
Tornando alla Parmigiana di Melanzane, saprete che la sua origine è  fonte di controversia tra Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Così come è ancora da definire il perchè si chiami “Parmigiana”. Mentre mi affascinavo nel leggere tutte queste notizie su alcuni siti regionali, mi balzò in mente che avendo a disposizione della ricotta salata che ci è stata regalata da amici che si sono recati in Sicilia quest’estate, avrei potuto donare un tocco molto personale alla mia ricetta …
 
 
 
INGREDIENTI per 4 persone
 
500 gr melanzana oblunga (quella viola scuro che ha un sapore più deciso)
q.b. latte intero
q.b. olio extra vergine
1 scalogno
500 gr (1 barattolo) polpa di pomodori finissimi italiani
q.b. sale
3 foglie basilico fresco
1 mozzarella
100 gr ricotta vaccina
q.b. ricotta salata siciliana
 
 
 
PREPARAZIONE
 
Lavate la melanzana. Affettatela quanto più regolarmente e mettetela in un largo recipiente dove verserete un po’ di latte. Ora, io non so se sia una cavolata o meno, comunque in un programma di cucina uno chef accreditato disse che il latte aiuta la melanzana a spurgar velocemente quell’acquetta amara…io da allora uso questo metodo e mi par proprio che funzioni!
 
 
Mentre le melanzane sono nel latte, accendete il fuoco vivace sotto una padella antiaderente. Non usate la bistecchiera o altro per grigliare poichè l’operazione del latte appena descritta fa facilmente appicciare la melanzana; cosa che invece non accade con l’antiaderente (ve lo dico perchè, come noterete dalle foto, mi ci sono ritrovata in impasse!). Iniziate ad arrostire le fette di melanzana. Quando saranno pronte irrorate con un filo d’olio extra vergine; saranno così più gustose!
 
 
Intanto che le melanzane arrostiscono, ungete una padella capiente e fate soffriggere lo scalogno affettato, unite la polpa di pomodori, salate. Coprite con il coperchio, abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno mezz’ora. Al termine della cottura unite il basilico, un filo di olio extra vergine a crudo, rigirate e coprite ancora con il coperchio. Spegnete la fiamma.
 
 
Tagliate la mozzarella. Grattate la ricotta e iniziate a comporre la parmigiana: un filo d’olio nella pirofila, melanzane, sugo di pomodoro, un cucchiaino di ricotta sopra ogni melanzana, una fettina di mozzarella e a finire una bella spolverata di ricotta salata. Completate gli strati fino ad ultimare gli ingredienti.
 
 
Infornate a 200° per circa 40 minuti. Servite caldo e filante!
 
 
Buon Appetito!
 

Nota: le foto sono pessime e me ne cruccio poichè non esaltano il piatto che davvero è stato molto apprezzato e spazzolato (con tanto di scarpetta). Ho dovuto spostarmi a far la foto del piatto addirittura in bagno per poter avere una luce migliore…non c’è stato niente da fare!

Dolce Cocco & Ciocco bianco con topping di Nutella

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Venerdì scorso ho promesso che vi avrei proposto una diversa versione dei miei Cupcakes nocciole e cioccolato bianco.


Quei cupcakes nacquero un venerdì di primavera, all’ora di pranzo…giusto il tempo per poi prender le bimbe a scuola e poter scappar via dalla città! E siccome i nostri amici sanno che i fine settimana li trascorriamo al lago il più frequentemente possibile (la fortuna di una dimora incantata nel verde a 1 ora di strada), capita spesso che ci chiamino: “State salendo? Veniamo, c’è posto??“. Dunque, c’è chi parte con noi, chi ci raggiunge il venerdì in tarda serata, chi il sabato mattina, chi nel pomeriggio e chi a pranzo la domenica… finendo anche per avere 16 commensali. Ovviamente chi arriva sa bene che son bene accette bottiglie di vino, salamelle, un bel pezzo di formaggio o un salame da affettare … così, insieme alle immancabili bruschette, l’aperitivo in attesa che la grigliata sia pronta diventa pura estasi.

Quel venerdì sera eravamo in 5 (bimbe escluse). Dopo cena misi sul tavolo i cupcakes … piacquero tantissimo! Visti i complimenti -mi sembravano sinceramente un po’ esagerati- ad un certo punto credevo mi stessero prendendo in giro! Ma tutti e 25 i dolcetti finirono a colazione, la mattina seguente: sì dai, fu proprio un successo! :)) 

Andammo poi a far la spesa nel pomeriggio, erano attesi altri amici e occorreva aumentare la pappa da proporre. Mi chiesero allora di rifare i cupcakes; ma il supermercatino locale non disponeva delle nocciole (!). Allora, un sacchetto con un’invitante granella farinosa bianca mi permise una felice sostituzione…e come disse Julie in “Julie & Julia”: “Lo sai perchè mi piace cucinare? Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!“. Questo dolce? Per l’appunto un confortante godimento!!

INGREDIENTI
circa 25 cupcakes o una buona 10na di muffin oppure uno stampo rettangolare da 24 cm

200 gr farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
100 gr farina di cocco
200 gr zucchero
100 cioccolato bianco
2 uova intere
150 ml latte intero vaccino
160 ml olio di semi 


per guarnire: Nutella e granella di cocco
 
 
 
PROCEDIMENTO
 
Preriscaldate il forno (a gas) a 180°. In una ciotola capiente mescolate la farina 00, il lievito, la farina di cocco e lo zucchero.

Munitevi di un recipiente alto nel quale miscelerete le uova, il latte e l’olio; versate poi il tutto nella prima ciotola, andando a lavorare velocemente con l’aiuto di una forchetta. Aggiungete infine le scaglie/pezzetti grossolani di cioccolato e rimestate ancora.

Per muffin e cupcakes: se non avete gli stampini in silicone, suggerisco di foderare gli stampi classici con dei pirottini di carta, nei quali andrete a versare l’impasto per i ¾. Per la tortiera, usate carta forno e poi riempite per i ¾.

Ponete in forno e fate cuocere per circa 20 minuti (vale la prova stecchino).

 
Attendete almeno un’ora prima di guarnire, ponendo su ogni dolcetto una generosa cucchiaiata di Nutella e un’abbondante cascata di granella di cocco. La torta è molto carina se servita a quadrotti e arricchita nello stesso modo.

Buon Appetito!
 
Nota: Soffici, umidi, squisiti … commoventi! E noi decidemmo di moltiplicare gli ingredienti per 2 per prolungare questo piacere!!