Lo scorso venerdì 7 marzo, con alcune amiche foodbloggers ho avuto il gran piacere di partecipare all’evento organizzato da Nicoletta Negri “… dai PASCOLI AL PIATTO – La Carne Scozzese in tutta la sua bontà”. Grazie a Quality Meat OF Scotland abbiamo potuto sperimentare e gustare le qualità della Carne Scozzese IGP attraverso una vera e propria lezione di alta cucina, con il maestro Sergio Barzetti. Davvero bravissimo e di una simpatica coinvolgente, ha saputo catturarci anche grazie alle sue creme di accompagnamento semplici e meravigliose, originali e sfiziose.
E poi, essere lì con le mie care Cristina, Patrizia, Giovanna, Francesca, Sandra, Sara, Tania e Giulia. Condividere insieme in modo genuino, fresco, gioviale e frizzante questa esperienza, ognuna lavorando in postazioni individuali … una meraviglia! Ognuna ha anche creato il proprio hamburger, potendo utilizzare un tripudio di ingredienti.
Oggi vi racconto gli hamburger che ho creato e con i quali mi sono deliziata!
Hamburger con cuore di brie e cintura di pancetta, accompagnato da cipolle rosse caramellate
INGREDIENTI Per 1 persona
200 g trita di scottona
un pugno generoso di cipolla rossa affettata sottilmente
q.b. zucchero di canna
2 fette sottile pancetta lunga
1 fettina brie
q.b. e a piacere sale
1 panino al latte con semi di sesamo a guarnire
PROCEDIMENTO
Mettiamo su fuoco dolce due padelle antiaderenti di piccole dimensioni.
Nella prima poniamo la cipolla finemente affettata (non tritata, quasi fossero degli anellini), un cucchiaio d’acqua e uno di zucchero di canna a facciamo cuocere e appassire fino a caramellare, dolcemente. Nel frattempo lavoriamo la nostra trita con le mani, ponendovi nel centro una fettina di brie. Creiamo una forma gradevole con l’aiuto di un coppapasta e poi avvolgiamo con la pancetta. Cuociamo in modo uniforme, utilizzando anche un coperchio per far arrivare a cottura il centro del nostro goloso hamburger.
Volendo possiamo anche tostare il panino prima di farcirlo con questo morbido e croccante hamburger, sul quale porremo le cipolle dolci. Un insieme armonico, saporito e gustoso.
Hamburger con spinaci
INGREDIENTI Per 1 persona
200 g trita di scottona
mezzo pugno di foglie di spinaci fresche finemente tritate
q.b. e a piacere sale
1 panino al latte con semi di sesamo a guarnire
a piacere e per guarnire: insalata e pomodoro fresco
PROCEDIMENTO
Mettiamo su fuoco dolce un padellino antiaderente.
Lavoriamo la nostra trita con le mani, unendo all’impasto gli spinaci. Creiamo una forma gradevole con l’aiuto di un coppapasta e cuociamo in modo uniforme, utilizzando anche un coperchio per far arrivare a cottura il centro del nostro hamburger.
Volendo possiamo anche tostare il panino prima di farcirlo con questo semplice hamburger. Un insieme classico e sfizioso.
Hamburger con spinaci e cavolo viola, cintura di speck e uovo di quaglia
INGREDIENTI Per 1 persona
200 g trita di scottona
mezzo pugno di foglie di spinaci fresche finemente tritate
una presa di trito di foglie di cavolo viola
2 fettine sottili di speck
q.b. e a piacere sale
1 uovo di quaglia
1 panino al latte con semi di sesamo a guarnire
PROCEDIMENTO
Mettiamo su fuoco dolce due padellini antiaderenti.
In un padellino facciamo cuocere all’occhio di bue l’uovo di quaglia.
Lavoriamo la nostra trita con le mani, unendo all’impasto gli spinaci e il cavolo viola. Creiamo una forma gradevole con l’aiuto di un coppapasta e avvolgiamo con lo speck. Cuociamo in modo uniforme, utilizzando anche un coperchio per far arrivare a cottura il centro.
Volendo possiamo tostare il panino prima di farcirlo con questo ricco hamburger, sul quale porremo in ultimo l’uovo. Un insieme saporito e super goloso.
Buon Appetito!
Gamberoni alla Catalana
E come promesso, eccolo il terzo degli antipasti freddi proposti al mio dolce maritozzo durante la cena di San Valentino.
Dopo le due tartare è stata la volta dei gamberoni alla catalana. Un piatto che adoriamo. Lo abbiamo scoperto grazie ad un ristorante di pesce che frequentiamo da anni e che propone cucina di pesce tradizionale sarda. Il cuoco ha l’età dei nostri papà ed è uno di quelli che lavora con tenacia e passione da una vita intera. E a Milano non è scontato scovare ristoranti che vantano la stessa gestione e lo stesso cuoco da oltre due decenni.
Dopo le due tartare è stata la volta dei gamberoni alla catalana. Un piatto che adoriamo. Lo abbiamo scoperto grazie ad un ristorante di pesce che frequentiamo da anni e che propone cucina di pesce tradizionale sarda. Il cuoco ha l’età dei nostri papà ed è uno di quelli che lavora con tenacia e passione da una vita intera. E a Milano non è scontato scovare ristoranti che vantano la stessa gestione e lo stesso cuoco da oltre due decenni.
La ricetta ce l’ha regalata suo figlio Marco, raccontandocela mentre sceglievamo l’astice dall’acquario. Perché la versione originale prevede l’astice. In mancanza, noi a casa ci “accontentiamo” dei gamberoni!
Gamberoni alla Catalana
INGREDIENTI
per 4 persone (dosi per un antipasto)
circa 40 gamberoni già lessati
1 cipolla rossa di tropea
10 pomodorini sardi
1 sedano
1 cucchiai succo limone
almeno 2 cucchiai olio extra vergine
q.b. sale e pepe
PROCEDIMENTO
Puliamo i gamberoni e sgusciamoli.
Affettiamo la cipolla e tagliamo i pomodorini in due o in quattro e aggiungiamoli alla cipolla. Puliamo il sedano, facciamone delle rondelle e uniamole al resto. Creiamo un’emulsione con l’olio e il succo del limone spremuto, aggiustiamo di sale e pepe. Lavoriamo bene e velocemente con la forchetta per unire bene gli ingredienti. Condiamo le verdure. Uniamo i gamberoni e giriamo con cura per legare i diversi ingredienti. Lasciamo in frigorifero una mezzoretta e serviamo.
Buon Appetito!
Nota: Se vogliamo renderlo un piatto unico o un antipasto più importante, uniamo un’insalata tipo misticanza o del puro songino.
Tartare di Tonno Fresco
Adoro il pesce fresco crudo. Anzi, suona meglio quando si esclama “Io adoVo”!
Pur apprezzando la meravigliosa cucina giapponese, trovo che le conchiglie, un carpaccio e una tartare conditi con profumi mediterranei, non abbiano eguali. Davvero bastano pochi e ottimi ingredienti per raggiungere un’armonia di piacere che si fonde nel palato.
Cercare di riproporre in casa i gusti equilibrati e delicati con i quali (alcun)i ristoranti riescono a deliziarci, non è (sempre) così facile come si potrebbe pensare. Una spruzzatina di limone in più rovina tutto un piatto. Per non parlare del sale o di accostamenti azzardatissimi che sembran molto master … ma che sono poco chef. E il maritozzo ed io ce ne siam ingurgitate di preparazioni home-made degne del bollino “ma anche no“. Ora certi piattini ci riescono particolarmente bene. E sono anche molto eleganti nella loro semplicità. Come questa tartare di tonno.
Con questo piattino e con la tartare di salmone ho avviato la cenetta di San Valentino. In totale ho proposto al mio dolce maritozzo sette piccole portate. Se vi andrà di leggerle, le narrerò man mano nei prossimi giorni.
Tartare di Tonno Fresco
INGREDIENTI
per 4 persone
(monoporzioni per un antipasto; come secondo piatto raddoppiate le dosi)
250 g tonno
125 g pomodorini sodi datterino o ciliegino
25 g capperi dissalati
q.b. foglie basilico fresco
q.b. olio vergine delicato (ad esempio ligure o del Garda)
q.b. sale
q.b. limone
PREPARAZIONE
Premetto di non aver mai abbattuto il tonno per godermelo scottato o crudo. Ho sempre chiesto al pescivendolo o al banco del pesce del supermercato il prodotto adatto al tipo di preparazione.
Tagliamo il pesce al coltello cercando di ricavare una dadolata regolare.
Realizziamo una concassè di pomodorini freschi: cubettiamoli e cerchiamo di eliminare quanti più semi e acqua. Aggiustiamo di sale e lasciamo riposare una mezzoretta circa in un recipiente. Mettiamo successivamente in un colino perché scolino bene ulteriormente.
A questi pomodori così trattati aggiungiamo i capperi dissalati e affettati/tritati grossolanamente, insieme alle foglie di basilico spezzettato. Amalgamiamo con cura e condiamo il tonno.
Riponiamo in frigorifero protetto da pellicola
Nel frattempo grattugiamo la buccia del limone. Ce ne servirà mezzo cucchiaino e altresì un cucchiaino di succo.
Prima di impiattare arriva il momento più delicato: non dobbiamo esagerare con i seguenti condimenti che ci servono solo come legante e nota profumata al palato. Quindi, condiamo il tonno con circa 2 cucchiai di olio vergine e la buccia e il succo di limone. Rigiriamo e assaggiamo per aggiustare eventualmente di sale e/o olio (in genere per me è sufficiente così).
Una volta messo il limone (anche se poco) servire subito per non far cuocere il pesce.
Buon Appetito!
Petto di Pollo Marinato al Lemongras
Metti un grigio quanto mai bellissimo sabato pomeriggio assieme a carissime amiche.
Metti che tutte si sia legate dalla stessa passione: la cucina. Con nessi e connessi.
Pure il fatto che siamo foodblogger e non ultimo bloggalline.
Pure il fatto che siamo foodblogger e non ultimo bloggalline.
Metti poi che nel corso del Food Camp 2014, si rimanga affascinate dai racconti di cucina vietnamita della bravissima Giovanna Hoang.
Metti altresì che si sia “facilmente influenzabili” e che si decida per una “fuitina” al vicino supermercato esotico …
…per poi cimentarsi nella preparazione di un piatto veloce, semplice e oltremodo buonissimo e profumato.
Tutta colpa del Lemongras … o della Lemongras?!
Tutta colpa del Lemongras … o della Lemongras?!
Petto di Pollo Marinato al Lemongras
INGREDIENTI
per due persone
2 filetti di petti di pollo
2 lemongrass
1 spicchio d’aglio
q.b. olio vergine
q.b. sale e pepe
PROCEDIMENTO
Mariniamo i petti di pollo per una notte intera l’olio, il lemongrass finemente tagliato, il sale, il pepe e uno spicchio d’aglio.
Il giorno dopo poniamo su una padella antiaderente così com’è! Cuociamo a fiamma medio alta e regoliamo di sale se occorresse. Serviamo accompagnando a piacere con riso thai o germogli di soia.
Buon Appetito!
Sfoglia di Patate e Merluzzo
Avete presente quando un moto vi spinge a voler cucinare un determinato piatto? Quel piatto. Punto.
Avete voglia di risentirne il profumo, la texture e il gusto.
Oppure semplicemente vi viene in mente anche se non l’avete mai gustato. Lo volete e basta. Punto.
Così, mentre siete al supermercato, acquistate un paio di ingredienti che sicuramente occorreranno. Poi, mentre vi accingete a realizzarlo, vi accorgete che: avete ben pochi ingredienti indicati nel ricettario; in effetti sarebbe una preparazione po’ troppo calorica e sareste pure un filino a dieta; oibò ma quel rotolo di sfoglia infognato lì dietro nel frigo non scade mica … ehh?! Oggi??
Ecco quindi la mia derivazione dall’idea di una Fish Pie irlandese. Poco Irish but molto good.
Sfoglia di Patate e Merluzzo
INGREDIENTI
4 porzioni/portata unica oppure 8 antipasti
1 rotolo sfoglia rotonda già pronta
4 patate
400 g merluzzo fresco al netto degli scarti
1 scatoletta tonno sott’olio
1 manciata olive taggiasche
mezza manciata capperi non salati
q.b. olio extra vergine
q.b. sale
q.b. timo
q.b. pangrattato
q.b. latte
PROCEDIMENTO
Mettiamo a bollire un capiente pentolone d’acqua dove poter cuocere a vapore prima le patate e poi il merluzzo. Nel frattempo puliamo le patate, togliamo la pelle e cubettiamo.
Procediamo alla cottura prima del tubero (almeno 15 minuti) e poi del pesce (circa 10 minuti).
Mentre il merluzzo cuoce, insaporiamo le patate con una presa moderata di sale, una lacrima d’olio extra vergine e una pioggia delicata di timo. Schiacciamo le patate e rigiriamo ben bene per amalgamare i sapori, unendo anche del latte se l’impasto fosse troppo compatto.
A cottura del pesce, inseriamolo nel mixer con il tonno sgocciolato, i capperi e le olive. Assaggiamo per regolare di sale ed eventualmente uniamo anche un filo d’olio.
Ora accendiamo il forno portiamo la temperatura a 200° (gas e statico).
Stendiamo la sfoglia e bucherelliamo. Spolverizziamo con del pangrattato e uniamo un filo d’olio. Adesso mettiamo le patate, poi il merluzzo e infine ancora le patate. Spolverizziamo del pangrattato, un filo d’olio e inforniamo per circa 25 minuti e comunque fino a cottura della sfoglia.
Serviamo caldo e buon appetito!
Cupcakes di lenticchie e frutta secca con cuore filante
Dunque cos’è che avevo scritto lunedì? Ah sì, che la mia era in procinto di essere una settimana tranquilla, senza impegni, leggera e serena. Infatti già dal primo pomeriggio la situazione è crollata vertiginosamente con la chiamata dalla scuola di Beatrice, con la quale venivo avvisata che la mia princy lamentava forte dolore alla testa ormai da un paio d’ore. Oltre a spaventarmi, pensando ad una meningite o a qualcosa di drammatico e irreparabile, ho subito recitato il Mea Culpa. Il mio grandissimo mea culpa unito al Mannaggiamme. Davvero, che iattura mi sono tirata?! Sicchè ho la cucciolotta a casa con l’influenza.
Occorrerebbe prendere esempio dal bisnonno. Quando gli chiedono: “Alfredo ti vedo bene, come va??“, lui risponde con un bel segno di corna dietro la schiena, replicando: “Insomma, dai abbastanza bene!“. Sapete cosa mi ha confidato il superbisnonno?? Che la gente è un po’ cattiva e allora sempre meglio far credere di stare peggio di come si sta in realtà 😉
Mentre rielaboro la mia strategia anti-auto-iattura, che ne dite di cimentarci in questi cupcakes di legumi? Sono golosissimi e perfetti anche per riciclare delle lenticchie avanzate! Con due di loro si ha un ottimo pranzo energetico, uno solo è perfetto nei buffet e poi sono tattici per “irretire” i nostri piccoli … le mie non ci sono cascate, ormai lo sanno che un alimento con forma particolare corrisponde a qualcosa che usualmente rifiutano. Forse dovrei rivedere anche questa di strategia!
Cupcakes di lenticchie e frutta secca con cuore filante
INGREDIENTI
per circa 12 cupcakes
150 gr lenticchie già lessate e scondite
120 gr frutta secca mista
60 gr circa pangrattato
1/2 spicchio d’aglio
2 uova
1 cucchiaio olio extravergine
q.b. sale
12 pezzettini formaggio di circa 10 gr ciascuno
(tipo: caciotta, pecorino non stagionato, casera …)
PROCEDIMENTO
Mettiamo le lenticchie secche a lessare in acqua salata in pentola a pressione (acqua il doppio del quantitativo delle lenticchie; ad esempio se abbiamo un piatto di lenticchie ne aggiungeremo due di acqua). Facciamo cuocere circa 20 minuti dal fischio. Scoliamo con cura.
Nel frattempo tostiamo la frutta secca in un padellino antiaderente, per pochi minuti giusto il tempo di prender colore.
Quando lenticchie e frutta secca saranno raffreddati, mettiamo nel mixer con l’aglio, il pangrattatto, il sale, l’olio e le uova.
Frulliamo e aggiustiamo di sale se ce ne fosse bisogno. Otterremo un impasto morbido e maneggevole, che non si deve sgretolare. Se fosse troppo molle aggiungiamo pangrattato ma se fosse troppo secco possiamo ricorrere ad un filo di latte.
Accendiamo il forno e portiamo a 180° (gas e statico).
Prepariamo una teglia da muffin: sporchiamo gli alveoli con uno scottex unto d’olio e spolveriamo del pangrattato. Ora inseriamo in ogni incavo e fino a metà l’impasto di lenticchie. In ognuno di loro posiamo un pezzetto di formaggio e poi chiudiamo con l’impasto di lenticchie.
Inforniamo per 20 minuti circa.
Serviamo caldi e Buon Appetito!
Polpette di Pesce Spada e Patate
Amiche, Cuochine, Chef, Blogger ma soprattutto MAMME, confessatemi: i vostri bimbi mangiano sempre tutto ciò che proponete? Sorridono ad ogni proposta?
Dunque, io avrei la grande da scuotere con proposte sempre diversificate. Pena il suo torpore e l’adagiarsi sui soliti e conosciuti piatti. Che non sarebbero nemmeno pochi a dire il vero. Ma lei è anche quella che brontola “uffa mamma ma io volevo la pasta” mentre servo un fumante risotto. E allora fa come quel gran figone di Cracco: annusa, guarda disgustata e sposta il piatto.
Se ci fosse sulla tastiera il tasto “contrario di ti Lovvo“, potrei esprimermi con maggior sintesi.
La piccola? Lei è una cloaca, mangia tutto e di tutto. E’ curiosa di natura e quindi assaggia sempre. Poi ti dice anche “pleark ma che schifooooo“. Però almeno assaggia. Solo se è sola. Perché quando è in compagnia della maggiore, povera me.
Così, cosa fare quando mangiano a sforzo e alla fine ti lasciano una mezza fetta di pesce spada, pagato oltre 25 euro al kg? Io non butto nulla sia chiaro, nella mia cucina tutto si trasforma …
Amiche, Cuochine, Chef, Blogger ma soprattutto MAMME, confessatemi: perché le ricette del riciclo le mie princy me le divorano ogni volta senza batter ciglio?!?
Polpette di Pesce Spada e Patate
INGREDIENTI
circa 15 polpettine
50 gr pesce spada già cotto in padella antiaderente e salato con filo d’olio a fine cottura
90 gr patata lessata in acqua salata
b.q. sale
4 cucchiai pangrattato
1 uovo intero
q.b. olio d’oliva
PROCEDIMENTO
Frulliamo il pesce spada. Passiamo le patate nel passapatate.
Formiamo un impasto con questi due ingredienti, salando leggermente e unendo l’uovo e il pangrattato. Creiamo le polpettine.
Friggiamo in abbondante olio d’oliva e serviamo subito.
Buon Appetito, anche ai grandi!!
Arrosto di Magatello con verdure (in pentola a pressione)
La settimana non fa in tempo ad arrivare e già siamo a venerdì 😀 E per fortuna, visto che la ripresa post-epifania è stata sconquassante come non mai. Non rivelerà per decenza quante ore a notte abbiamo dormito prima della riapertura delle scuole … ma sappiate che qualsiasi numero penserete, lo dovrete aumentare. Quindi è come se una sorta di cambio del fuso orario fosse piombato in maniera cattivissima. Una sensazione devastante che sono sicura in molti stiate vivendo con me!
Nonostante questa ricetta appartenga ad una sorta di tradizione famigliare, mi sono accorta di non avervela ancora raccontata. E’ un piatto che mi ha spesso salvata per la semplicità e la velocità di preparazione. Adoro la pentola a pressione perché migliora le tempistiche di cottura esaltando sapori e profumi. Questo arrosto è succoso, morbido e splendido da offrire ai propri commensali.
Arrosto di Magatello
INGREDIENTI
per 6 persone
1 kg magatello
q.b. sale grosso con trito erbe provenzali o altro trito di erbe a vostra scelta
2 foglie alloro
1 bicchiere vino bianco secco
1 bicchiere acqua calda
2 scalogni
4 carote
q.b. olio extra vergine
q.b. maizena
PREPARAZIONE
Massaggiamo la nostra carne con le erbe che abbiamo scelto e ungiamola con l’olio.
Laviamo e raschiamo le carote, tagliamole a tocchi. Puliamo gli scalogni.
Poniamo la carne nella pentola a pressione con un pò di olio e facciamo rosolare uniformemente, aggiungiamo il vino e facciamolo evaporare. Uniamo poi le verdure e un bicchiere di acqua calda. Facciamo cuocere, calcolando circa 40 minuti dal sibilo (abbassare la fiamma dal sibilo, deve cuocere a fuoco basso). Trascorso il tempo lasciare sfiatare completamente.
Togliamo l’arrosto dalla pentola e affettiamolo dopo aver atteso circa 15 minuti.
Preleviamo le verdure e schiacciamole grossolanamente con la forchetta.
Riaccendiamo la fiamma sotto la pentola a pressione e uniamo circa 1 cucchiaio di maizena per far rapprendere. Uniamo le fette di magatello per farle insaporire (per uno o due minuti al massimo).
Presentiamo il piatto offrendo le verdure da un lato e le fette sottili e ricche di intingolo dall’altra.
Buon Appetito!
Lonza con prugne al Marsala e Puré di Mele
Brainstorming santo subito e lodato sia lo shopping online!! Incredibile ma vero amici, abbiamo infatti così EGREGIAMENTE risolto il costoso problema dei regali di Natale delle princy.
Tutto è bene quel che finisce bene quindi. E finirà benissimo se … anche se io non ho scritto la letterina, in effetti un desiderio l’avrei. Ammetto non sia esattamente a buon mercato, nemmeno il mio. Però … forse, non lo so … ecco, però io dei segnali li avrei dati. Amore, li raccogli o fai Hansel e ti perdi nel bosco?!?
Lonza con prugne al Marsala e Purè di Mele
INGREDIENTI
per 4 persone
1 kg lonza
di maiale
di maiale
2 spicchi
d’aglio
d’aglio
400 gr circa prugne secche
denocciolate
denocciolate
1 manciata frutta secca mista (pistacchi, pecan, nocciole, mandorle)
1 cucchiaino
abbondante miele
abbondante miele
1 bicchiere Marsala
q.b. burro
q.b. olio extra vergine
q.b. sale e pepe
Per il purè di Mele:
1 kg mele renette
50 gr burro
q.b. sale
q.b. acqua
PROCEDIMENTO
Mariniamo prugne e frutta secca nel marsala per almeno venti minuti.
In una casseruola capiente rosoliamo un paio di cucchiai d’olio, un pezzetto di burro e uno spicchio d’aglio. Eliminiamo l’aglio e lasciamo riposare.
Scoliamo la prugna e la frutta secca e conserviamo il liquido.
Incidiamo il pezzo intero di lonza con un lungo e grosso coltello: infiliamolo da una parte all’altra (senza aprire dall’altra estremità), creando una vera tasca che allargheremo delicatamente con la mano. Infiliamoci quante più prugne possibili e chiudiamo la tasca con degli stecchini.
Ora massaggiamo la lonza con sale e pepe e poi stecchiamola con delle fettine di aglio.
Uniamo il miele al marsala.
Accendiamo il forno e portiamo a 180° (gas e statico).
Facciamo rosolare la carne e poi sfumiamola con il marsala.
Ora trasferiamo il tutto in una teglia adatta alla cottura in forno, inforniamo e facciamo cuocere per circa 45 minuti, rigirando un paio di volte.
Nel frattempo prepariamo il purè, di una facilità imbarazzante ma che renderà il piatto ancor più importante! Sbucciamo le mele e affettiamole grossolanamente. Mettiamole in una casseruola con poca acqua e e facciamo cuocere a fiamma dolce con coperchio fino a quando non saranno sfaldate. Non dovrebbe servire altra acqua, ma nel caso uniamone a piccole dosi. Quando sono pronte frulliamole con un frullatore ad immersione, uniamo il burro e facciamo amalgamare il burro a fiamma sempre dolce, rigirando e unendo un po’ di sale (aggiungiamone a nostro gusto ma senza esagerare).
Ora controlliamo la cottura della lonza: con un coltello verifichiamo che la carne sia pronta. Lasciamo riposare circa 10 minuti prima di affettare.
Presentiamo fette abbastanza spesse con il goloso ripieno, irrorate del ricco fondo di cottura. Accompagniamo con il purè.
Buon Appetito!
Cartoccio di Filetto di Salmone profumato al Limone e Rosmarino
E mentre il Natale si avvicina, inevitabilmente il pensiero va anche al Capodanno … vi siete già organizzati?!? Noi stiamo programmando alcuni giorni da trascorrere con amici e bimbi e sono sicura saranno momenti magnifici! Non vedo l’ora!!
Oggi vi lascio una nuova ricetta per queste feste, che trovo strepitosa in occasioni di grandi tavolate. E’ veloce, praticissima, non costosa. Davvero deliziosa e raffinata con quella nota agrumata che rallegra l’olfatto all’apertura del cartoccio. Me l’ha fatta scoprire il mio cognatino, che in fatto di feste ne sa una più delle Party Planners 😉
Cartoccio di Filetto di Salmone profumato al Limone e Rosmarino
INGREDIENTI
per 4 persone
4 filetti di salmone freschi
4 rametti di rosmarino fresco
4 fettine sottili di limone
1/2 limone spremuto
q.b. sale e pepe
q.b. erbe provenzali
PROCEDIMENTO
Prendiamo 4 pezzi di carta argentata da cucina, facciamoli grandi a sufficienza per poter contenere singolarmente il filetto di salmone chiuso a pacchetto.
Accendiamo il forno e portiamo la temperatura a 180° (gas e statico).
Mettiamo all’interno di ogni stagnola un filetto di salmone, irroriamo con poco succo di limone (diciamo circa 1 cucchiaio da minestra), saliamo e mettiamo poche erbe provenzali. Ultimiamo ponendo un rametto di rosmarino e una fettina di limone. Chiudiamo il pacchetto e cuociamo in forno per circa 10 minuti. Controlliamo se i filetti sono ben cotti … ma non superiamo i 15 minuti pena l’avere una carne stopposa e veramente antipatica da mangiare.
Sforniamo e serviamo nei piatti i singoli pacchetti. Si può accompagnare con insalata mista verde.
Buon Appetito!
Moscardini e Patate
5 euro al kilo per questi moscardini bianchi, da pulire.
Il pescivendolo me l’ha pure ripetuto un paio di volte. Ma io ho continuato a sorridere.
Che problema c’è?! Lo pulisco il pesce, non mi fa mica senso.
Eh … santa pace, ma il moscardino … avete mai provato a pulire un moscardino?! Ha la faccia di un alieno. Mi sembrava di sezionarlo, oddio che impressione. Sicché li ho dovuti rigirare e ho anche utilizzato i guanti in lattice, avevo paura quegli occhi tutti neri iniziassero a muoversi!!
A parte le mie paturnie e superato il momento, preparare questo piatto è stato un piacere. Molto semplice davvero.
Ai miei amici è piaciuto parecchio e la scarpetta è stata richiesta a più voci.
Moscardini e Patate
INGREDIENTI
per 4 persone
1,500 gr moscardini
4 patate
2 cucchiai capperi
800 gr polpa pomodoro
2 manciate olive taggiasche denocciolate
q.b. sale, origano, prezzemolo, peperoncino
q.b. olio extra vergine d’oliva
1 bicchiere vino bianco secco
PROCEDIMENTO
Puliamo con pazienza i moscardini. Io ho separato i tentacoli dal corpo, eliminato la pelle e tutte le parti non commestibili (occhi e altre robe indicibili…bbbrrrr).
Dopo aver tagliato tutto in pezzi, mettiamo in una capiente padella dove avremo intanto fatto sfrigolare per un minuto l’aglio e il peperoncino. Sfumiamo con il vino bianco.
Uniamo i capperi e le olive e quando i moscardini saranno di un diverso colore, aggiungiamo il pomodoro. Lasciamo cuocere per circa 20 minuti. Intanto puliamo e cubettiamo le patate. Regoliamo di sale e uniamo le patate fatte a pezzi regolari a portiamo a cottura (almeno 15 minuti). Prima di impiattare uniamo un filo di olio extra vergine a crudo. Prezzemolo a piacere tutti a tavola.
Buon Appetito!
Canocchie al Forno
Siccome si avvicina il Natale, carico di emozioni e valori … inizierò a proporvi alcuni piatti per le feste partendo proprio da una ricetta “antica”.
Ci sono gusti il cui ricordo arriva dall’infanzia. Ci sono allora piatti che vantano un fascino e un’emotività indicibili, capaci di stamparti un sorriso e un velo di nostalgia ogni volta che ti ci soffermi col pensiero. Voi ne avete? Sì, ne sono sicura!
Ad esempio, a voi le canocchie dicono qualcosa? A me con loro si apre un mondo di scarpette e primi piatti golosi!!
Ogni mercoledì a lu paese me, c’era il mercato. I contadini e i venditori locali si riversavano lungo il Corso con le loro bancarelle e ricordo ancora che venivano utilizzate antiche bilance, quelle pesa-sacchi-di-grano. Le usavano anche per due fichi o un grappolo d’uva. Non ho mai capito quanto ti fregassero, ma quanto erano folcloristiche! Mia nonna comunque non si faceva “rifrecare” -come diceva lei italianizzando un termine dialettale- e quindi non le mancava mai la parolina “affettuosa” con chi faceva il furbacchione.
Superata piazza Garibaldi, sotto un grande portico i pescatori locali con i loro ricchi ed immensi banchi di pesce invitavano le massaie a non rinunciare ad un acquisto tanto fresco e prelibato. Io odiavo entrare lì; l’odore era forte e poi a terra era tutto bagnato. Finivo anche stando attenta ad avere i piedi sporchi. E poi non andavo pazza per il pesce. Mia nonna tra l’altro era fissata con il merluzzo … santa pace lo odio a tutt’oggi! E ogni volta ci si fermava dal famoso “Cri-Cri” e quando io e mio fratello vedevamo le canocchie impazzivamo: ne eravamo ghiottissimi! In effetti, era di fatto l’unico pesce (crostaceo ok) che mangiavamo con trasporto. Che deliziosa bontà!!!
In questa ricetta vi propongo questi crostacei in maniera semplicissima, veloce a e super sfiziosa. E’ una prelibatezza a un costo assolutamente irrisorio. Inoltre, da dicembre le canocchie vantano un gusto ancora più intenso e prelibato!
Canocchie al forno gratinate
INGREDIENTI
per 4 persone
800 gr canocchie (circa 30)
1 o 2 limoni
3 cucchiai circa pan grattato
q.b. sale e prezzemolo
1 cucchiaino parmigiano
q.b. olio extra vergine d’oliva
PROCEDIMENTO
Preriscaldiamo il forno a 180° (gas e statico).
Aiutandoci con un paio di formici appuntite, incidiamo il dorso, dalla testa fino alla coda.
Foderiamo di carta forno la placca.
Affettiamo un limone ricavandone delle fettine sottili da disporre sotto ogni canocchia.
Spremiamo il succo del secondo limone, ne servirà meno della metà.
Prepariamo la farcia: mischiamo il pangrattato, il parmigiano, poco sale e il prezzemolo. Uniamo circa un paio di cucchiai di succo di limone e il doppio di olio, rigiriamo per ottenere una panure morbida e malleabile. Assaggiamo per regolare il gusto (non troppo acidulo e non troppo salato).
Poniamo all’interno delle canocchie la panatura e adagiamo i crostacei sopra la fettina sottile di limone. Facciamo cadere una lacrima di olio e inforniamo per circa 10 minuti.
Serviamo subito come antipasto.
Buon Appetito e Buone Feste