Quando mi allontano da casa per qualche giorno, ne approfitto per staccarmi da tutto quello che è il mondo social.

Al rientro, riaprendo la mia pagina facebook, ogni volta mi rimugino sulle sensazioni sgradevoli di alcuni status. Faccio dunque outing, annoverando:

– le “TIME GIRLS”. Ho amiche che forse vogliono fare le croniste? Raccontano qualsiasi cosa in qualsiasi momento: “Ok, vado in cucina, a dopo” – “Cooking time … sarà buono?” – “Adesso mangiamo, ci sentiamo più tardiiiiiiiii!” – “E ora copertina, divano, tv e taaaaac scatta il relax“. Perché fate così? Nemmeno i primi tempi con il moroso si può tollerare un pressing del genere.

– le “SMEMORANDA WOMEN”. Quelle che scrivono e pubblicano come se la Smemoranda, a 40 anni suonati, non si fosse ancora chiusa. Io ho usato la Smemoranda per 5 anni, l’ho riempita di poesie, frasi che ho fatto mie, ho scritto i miei sogni e ho fatto di tutto per realizzarli. Avevo 20 anni e allora era tutto un “Carpediem“, “Le stelle vanno in cielo e i sogni non lo so…“, le ali che il Signore ha dato al cuore per volare, il rispetto che gli uomini ci devono dare, se un uomo ti fa piangere non ti merita, se un uomo ti vuole cambiare allora sei tu che devi cambiare moroso … Ma oggi leggo bacheche di coetanee che sembrano bacheche di 18enni alla ricerca di se stesse, della definizione della proprio persona. C’è bisogno di scriverlo che un uomo deve rispetto? Fatti rispettare davvero e falla finita! Cavolo ma abbiamo una certa età, abbiamo dei figli e ancora siam lì sull’ABC? E’ sconcertante e tristissimo.

– le “IENE”. Quelli che insultano ogni volta qualcuno. Oh, ma son sempre incavolati neri. Ma perché non chiamate o non mandate un bel whatsapp diretto?

– i “SELFIE TUTTA LA VITA”. Ho letto che sta diventando di moda farsi i selfie anche dopo l’atto amoroso. Vi prego noooooooooooooooooooo!!!

– i “GIOCHI GIOCHI GIOCHI”. A voi che ogni giorno mi mandate gli inviti ai giochi: ma la finite???

– i “SUSPENCE GROUP”. Ci sono gli amici che scrivono come se tutti sapessero di chi o cosa parlano. In verità sperano che l’interessato capisca? Davvero, perché lo fate? “Io ti cancello. Uomo avvisato mezzo salvato!” – “Tu sei uno schifo, sappilo” – “Ciò che non mi uccide mi fortifica“. Oltretutto sono poi curiosa: mi volete dire di chi state parlando?!!

– le “ASHTAG FOREVER”. Ho le amiche più giovincelle che sono ferrate sul mondo social e che ormai scrivono #solocosì #perchéoggisifacosì # nonlosapevi? #sei forse out? #oforsetidevievolvere #davverononesistesolofacebookk. Ecco, io non riesco a leggere. Quel robo lì davanti mi dà un fastidio assurdo!

– le “FOOD BLOGGER”. Quelle che pubblicano a raffica a partire dagli ingredienti: uovo rotto, uovo buttato, uovo mescolato, uovo con la farina …. Ci sono anch’io qui in mezzo perché pubblico i miei piatti, sicché immagino che qualcuno mi stia odiando. Mi spiace, giuro, non volevo.

 Dai ora dimmi un po’ tu, cosa ti infastidisce di faccialibro?
 

Hamburger di tonno

INGREDIENTI

per 4 persone

circa 800 g patate
1 scatola di
tonno da 160 g (al naturale o sott’olio)
50 g grana grattuggiato
80 g pangrattato per l’impasto
2 uova grandi
q.b. sale e pepe

Peliamo le patate, tagliamole a dadini e cuociamole in
una pentola d’acqua salata. Lasciamole bollire fino a quando saranno cotte (non si devono spappolare).

Schiacciamole e aggiungiamo il tonno sgocciolato, le
uova, il pangrattato, il sale e il pepe e per ultimo il grana. Amalgamiamo con cura.

Prepariamo gli hamburger e poi ripassiamoli in ulteriore pangrattato. Disponiamo su placca da forno, lasciamo cadere una lacrima di olio extra vergine su ognuno e inforniamo a 180° (gas e statico) per circa 15 minuti (non di più).

Serviamo subito.

Buon Appetito!