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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Insalata di farro con julienne di zucchine e carote

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Sole e caldo sono richiami fantastici a tavolate piene d’amici. In effetti, lo stare in compagnia in casa nostra è una sana e allegra abitudine. Talmente radicata che, in realtà, la rispettiamo a dispetto del tempo! Nella nostra prima casa, un bilocale accogliente e intimo, organizzavamo buffet e aperitivi con oltre 15 persone … i vicini non ne erano certo lieti, ma noi ci si divertiva che era un piacere!
 
La signora che abitava al piano di sopra una volta esasperata mi tuonò: “Senta signora, sono note a tutta la via le sue feste!!” … e con il trasloco imminente visto l’ingrandirsi della famiglia, la shura -che aveva ragione intendiamoci- arrivò pure a sorridermi. Tuttavia, l’arrivo delle princy non ha modificato le nostre abitudini. Amiamo trascorrere il tempo in intimità noi quattro, certamente! Lo troviamo sacro e irrinunciabile. Ma  altresì abbiamo sempre trovato “sano” che le bimbe potessero relazionarsi con amici, zii e ziette, cugini e amici … il risultato è infatti che entrambe sono assolutamente “portabili” in ogni dove e sanno stare perfettamente in compagnie diverse e differenti. E alle loro tenere età di 3 e 5 anni, con il fine settimana, sono solite chiedere: “Cosa facciamo sabato? Dove andiamo? Chi avete invitato?“.
 
Ecco quindi una semplice e sana proposta, utile per aprire un buffet o un pranzo all’aperto. Piacevole agli occhi per l’insieme armonico dei colori, potrete davvero deliziare grandi e piccoli in leggerezza e gusto. Altresì è veloce da preparare!!
 
Allora, chi viene da noi per pranzo domani? 😀

INGREDIENTI
per 4 persone
 
200 gr farro
2 zucchine belle grandi
2 carote di egual grandezza
1 cipolla bianca
q.b. olio extra vergine
q.b. sale fino e grosso

PREPARAZIONE

Mettiamo a bollire un pentolino capiente con acqua.
Laviamo le verdure e affettiamole a julienne con il mixer o la mandolina. Tritiamo grossolanamente la cipolla. Ungiamo moderatamente una padella o una wok e dopo un minuto circa aggiungiamo le carote, uniamo un cucchiaio d’acqua e saliamo leggermente per aiutare ad appassire senza bruciare. Uniamo poi le carote e dopo un paio di minuti le zucchine. Le verdure così finemente tagliate giungono velocemente a cottura. Saliamo e rimestiamo lasciandole croccanti. Spegniamo quindi la fiamma.
 
 

Nel frattempo aggiungiamo il sale all’acqua giunta a bollore e lessiamo il farro per i minuti indicati sulla confezione. Scoliamolo e uniamolo alla padella piena di verdure per fare insaporire.
 
 
 
Uniamo un filo di olio extra vergine a crudo, poniamo in una capiente ciotola (tipo insalatiera) e serviamo tiepida o fredda.
 
 
Questa proposta diventa anche simpatica se proposta in bicchierini monoporzione.

Buon Appetito!
 
 
 
 

Polpettine morbide al forno con 3 carni e patate

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Vi ho raccontato di questo magnifico sabato sera trascorso insieme ad un gruppo di nuovi amici, quello che sarebbe dovuto essere un “polpetta contest“! E siccome di polpette ne ho già realizzate e spazzolate di diverse (Polpette morbide al forno, Polpette di Merluzzo al forno, Polpette con Cous Cous, Polpette di Riciclo senza uova, Polpette al sugo, Polpette di Sgombro), ho pensato di cimentarmi in qualcosa di differente. Sapete vero che per me l’occasione migliore per sperimentare una nuova ricetta è proprio nei ritrovi con amici. Per alleggerire la coscienza da eventuali insuccessi, premetto sempre “Ragazzi, siete delle cavie! Speriamo in bene!!“. Tutti ridono … diciamo poi che -salvo pochi ma decisamente clamorosi flop- m’è sempre andata bene. E per fortuna, immaginate altrimenti che linciaggio subirei dal famelico maritozzo …

Ora però lo dico ufficialmente e ancor più seriamente: amici miei, io lo voglio fare per davvero il polpetta contest!!! Non doveva essere questa la ricetta … ma di trite ne avevo acquistate tre e di pane non ne avevo. Da cosa nasce cosa e di necessità virtù! Dunque il risultato di queste polpettine è un gusto delicato ma deciso e poi con le patate i bocconi sono particolarmente morbidi e golosi. Last but not least la cottura in forno dona una sorprendete leggerezza. Perfette per aperitivi e cenette pre-estive, che ne dite?

 
 

INGREDIENTI
circa 50 polpettine
 
200 gr trita vitello
200 gr trita scelta bovino
300 gr trita maiale
200 gr patate lessate
30 gr parmigiano
q.b. sale
2 uova
q.b. farina 00 o farina di riso per infarinare la polpettina

PROCEDIMENTO

Laviamo, speliamo, cubettiamo, lessiamo in acqua salata le patate. Passiamo nello schiaccia patate e facciamo raffreddare.

Formiamo l’impasto con le mani o con il robot da cucina: prima amalgamiamo le tre carni, poi uniamo le patate lesse schiacciate, infine un po’ di sale, il parmigiano e in ultimo le uova.

 

Formiamo delle polpette infarinandole e ponendole su di una teglia da forno rivestita e leggermente unta (io ho riposto in frigo per poterle portare dagli amici e cucinarle al momento).

 

Inforniamo a 200° (gas e statico) per circa 20 minuti (i primi 10 minuti coperti da stagnola).
 

Serviamole tiepide per cena o fredde come magnifico aperitivo.

Buon Appetito!

 

Torta per Manager Worldwide

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Come ogni inizio settimana, vi propongo fantasia e creatività con una realizzazione di Cake Design.
Oggi vi pongo una domanda: se la torta fosse “istituzionale” e da dedicarsi ad un Manager Worldwide che ha lavorato presso numerose e diverse sedi di una multinazionale, come la realizzereste?
 
Ecco come, ormai mesi e mesi fa, ho pensato di farla io …
 
Per prima cosa mi sono occupata del logo aziendale, che ho cercato di riprodurre in 3D. Ho utilizzato un polistirolo che ho tagliato. Operazione che non farò mai più poiché si è divelto e sbriciolato … il lavoro è stato quindi un lavoraccio.
 
 
La mia idea: dare rilievo al logo e ai Paesi nel quale il Manager ha operato.
 
 
Utilizzando pennelli e colori alimentari ho poi realizzato le bandiere dei Paesi che mi sono stati segnalati:
 
 
 

Ecco dunque la torta finita!

Zaalouk – Melanzane alla Marocchina con Zenzero e Cumino

di 2 commenti

E’ decisamente splendido e quasi irreale il clima di complicità e goliardia che si è instaurato fra un gruppetto sparuto di genitori della scuola materna delle princy. Siamo così affiatati e sereni fra noi che sembra di conoscersi da una vita! E poi … ne sono sempre più convinta, quando i metodi educativi dei propri bimbi sono simili, non solo questi van d’amore e d’accordo senza alcun tipo di malumore nel corso di una serata intera, ma anche fra genitori ci si “riconosce” e non ci si “offende” … non so se sono stata spiegata, eh?!! 😉
 
Sabato sera. Un apericena coinvolgente ed entusiasmante a casa dei nuovi amici. Tutto organizzato in un secondo. Fantastico! Sono le occasioni che prediligo! Il tutto sarebbe dovuto essere una sorta di “polpetta contest“. Ne avevano scherzato giovedì sera, alla pizzata di fine anno della scuola. In realtà le polpette alla fin fine le abbiamo proposte Elena, la padrona di casa, ed io (a breve la ricetta visto che il mio esperimento ha riscosso numerosi complimenti dai 9 commensali). Ma Elena -meravigliosa mamma che ricorda Angelica Huston in bellezza e che è altresì supersimpatica con una risata veramente contagiosa- si è dilettata anche con delle melanzane meravigliose, profumate e accattivanti che ci hanno subito portati in un Paese molto lontano e ricco di fascino. Non ho potuto fare a meno di farmi dare la ricetta per cimentarmi subitissimo!
 
 
Provatele, non ve ne pentirete!! Han conquistato tutti noi senza riserve e si preparano così semplicemente e velocemente da non lasciar scuse! Vi ho convinti? Si dai 😀
INGREDIENTI
per 6 persone (antipasto – happy hour)
per 2 persone (contorno)
 
2 melanzane lunghe
5 pomodori ramati maturi
2 spicchi d’aglio
2 cucchiai da minestra prezzemolo tritato
1 cucchiaino da the di zenzero
2 cucchiaini da the di cumino
1 peperoncino rosso (quelli piccoli calabresi)
q.b. olio extra vergine
q.b. sale

PREPARAZIONE

 
Laviamo le melanzane e avvolgiamole nella carta fata (pellicola idonea all’uso in microonde e forno).

Mettiamo le melanzane così avvolte su di un piatto inseribile nel microonde e impostiamo la massima potenza per 10 minuti. Trascorsi i minuti indicati, controlliamo – facendo attenzione a non scottarci – che siano belle morbide. Estraiamo dal microonde e togliamo la carta forno.
 

Puliamo e tagliamo a cubetti i pomodori ramati; prepariamo il prezzemolo e tutte le spezie che ci occorreranno per la cottura. Tritiamo l’aglio con l’apposito strumento. Speliamo e cubettiamo le melanzane.

 

 

Ora ungiamo bene, ma non abbondantemente, una padella antiaderente e uniamo il peperoncino. Lasciamo circa un minuto e poi uniamo le melanzane. Rigiriamo con cura, saliamo e uniamo l’aglio.

Rigiriamo ancora e uniamo lo zenzero. Facciamo ancora amalagamare e aggiungiamo il cumino.

Lasciamo ritirare alcuni minuti e poi uniamo i pomodori a cubetti. Lasciamo appassire e amalgamare uniformemente.

 

Serviamo con crostini per un coinvolgente aperitivo o con cous cous per un piatto unico vegetariano.

Buon Appetito!

 

Torta con topper Hello Kitty

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Quando la mia amica Connie, che mastica -nel vero senso della parola!- torte di cake design da quando ancora non aveva il clamore di oggi, mi ha chiesto se avessi voluto occuparmi io della torta di compleanno per festeggiare i 4 anni della sua bellissima e tenerissima Margot … mi sono sentita lusingata, onorata ed emozionata!!
 
“Io??? proprio io??” ho subito pensato! “Che personaggio le faccio?” – “Clà, vuole una torta con sopra Hello Kitty … Ce la fai?” – “oooooooohhhhhhh !!! Certo!“. Avete capito anche voi insieme a Connie, che non avevo la più pallida idea di come fare a realizzare un pupazzetto Hello Kitty in pasta di zucchero. Ecco il primo tentativo:
 
 
Hello Kitty qui sembrava uscito da una nave aliena… Tenerissime le mie princy quando ho chiesto cosa ne pensassero: “Aiutate la mamma per favore! Com’è venuta?” – “Bella mamma, sei bravissima!” ha tuonato Beatrice con Eleonora che annuiva – “Ma è uguale a Hello Kitty?” ho proseguito visto che i loro bei musini non mi convincevano – “….beh…sembra più una Hello Kitty che vuole sembrare una Hello Kitty!” ecco la verità di Beatrice – “Sì mamma – conferma Eleonora – è poco blutta. Pochino mamma, non tanto” Amori miei che temevano ci rimanessi male!
 
Ma altro che rimanerci male, qui devo fare una Hello Kitty che sia bella, bellissima: è il topper della torta! Ed ecco infine al mio secondo tentativo, cosa sono riuscita a realizzare, utilizzando la stessa tecnica sopra riportata:
 
 

Questa Hello Kitty mi è stata promossa a pieni volta (per fortuna!). Ma la prossima volta unirò della cmc alla pasta di zucchero perché il peso tende a modificare la forma data (esperienza insegna).

Oltre 4 kili e mezzo di torta al cioccolato fondente che ho scelto di decorare in maniera molto semplice, così da risaltare il personaggio richiesto. 

Augurandovi un felice lunedì e un meraviglioso inizio settimana, spero che anche questa torta sia stata di vostro gradimento!

Moussakà

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Chi l’ha provata conosce la delizia della Moussakà. E’ fra i piatti più conosciuti della cucina greca. Ho letto che per molti è da intendersi come un parente delle italiane lasagne alla bolognese (per la presenza del ragù) e delle melanzane alla parmigiana (per le melanzane fritte poste a strati) … simpatico come confronto!
 
Quando una ricetta è della tradizione o internazionale, desidero rispettarla alla virgola. Così, quando ho pensato di proporre la Moussakà ai miei amici ho iniziato a confrontare diversi testi e altresì svariati siti e blog. Quanto mi affascinano queste ricerche!! Infatti ho potuto scoprire che non esiste una “visione univoca” di questo ricco piatto. Si possono infatti leggere vere e proprio diatribe fra chi sostiene vadano inserite le patate alla base e chi reputa non siano nemmeno da nominare, chi evidenzia che senza la carne d’agnello nel ragù non si potrà mai gustare appieno la vera Moussakà e chi ancora fa notare che nella Moussakà il ragù davvero non andrebbe, chi indica sia fondamentale il cumino, chi la noce moscata, chi l’aneto e chi la cannella. C’è poi chi segnala che le melanzane andrebbero tagliate in un senso piuttosto che nell’altro e chi trova inaccettabile parlare di besciamella visto che nella Moussakà si usa la salsa mornay.
 
Quindi?!? Per uscire dall’empasse ho scelto di riprodurre il gusto che ho apprezzato ad Atene, a Creta e in un paio di ristoranti greci a Milano. Ho pensato che se in diversi luoghi e occasioni ho sempre trovato le patate, la carne macinata mista di manzo e maiale e spezie quali cannella e noce moscata … forse il piatto più simile alla tradizione è da intendersi proprio così realizzato.
 
Permettetemi di dire che il risultato che ho ottenuto è egregio 😀 E questo anche se ho infine scelto di non friggere le patate e le melanzane: fra un mese esatto sarò in vacanza al mare e la prova costume è lì già pronta a castigarmi …
 
 
 
 
INGREDIENTI
per 12 persone
(teglia grande quanto la placca da forno; suggerisco queste dosi poiché reputo strategico l’abbondare per poi surgelare in monoporzioni. Vi rendo comunque noto che in 6 commensali abbiamo tutti bissato!)
 
q.b. olio extra vergine
1,5 kg melanzane lunghe
1 kg patate
1 kg carne macinata (agnello o vitella o manzo)
0,5 kg trita maiale
2 bicchieri vino bianco
1 cipolla bionda
1 cucchiaino da caffè noce moscata
1 cucchiaino da caffè cannella
1 cucchiaio minestra prezzemolo
1 bicchiere passata pomodoro
300 gr pecorino grattugiato
q.b. sale e pepe
 
per la salsa mornay:
1 lt latte intero
100 gr burro
100 gr farina 00
q.b. sale e noce moscata
1 cucchiaio parmigiano
2 tuorli
 
 
PREPARAZIONE
 
Laviamo le melanzane e affettiamole per il lungo dello spessore di circa 1/2 centimetro. Saliamole e lasciamole scolare il loro amaro all’interno di uno scolapasta per circa un paio d’ore (oppure lasciamo le fette in ammollo nel latte -che poi butteremo- per una mezzoretta).
 
Nel frattempo affettiamo la cipolla e facciamola soffriggere dolcemente. Una volta ammorbidita (io aggiungo qualche cucchiaio d’acqua e un pochino di sale e lascio ritirare per circa 5 minuti) uniamo le trite e facciamo rosolare con cura e poi sfumiamo con il vino. Quando l’alcool sarà evaporato uniamo il passato di pomodoro e gli odori, saliamo e lasciamo cuocere per circa 30 minuti e comunque fino a quando non si sarà ristretto. Spegniamo la fiamma e uniamo prezzemolo e la metà del formaggio grattugiato. Durante la preparazione del ragù possiamo preparare le melanzane: andrebbero fritte. Io ho preferito grigliarle. A voi la scelta 😉
 
 
Affettiamo le patate dello stesso spessore delle melanzane: andrebbero fritte. Io in questo caso ho preferito lessarle un paio di minuti in acqua bollente salata. A voi ancora la scelta!
 
 
Prepariamo la salsa mornay (una besciamella con i tuorli, che rende la besciamella più corposa e solida….divina!!): scaldiamo il latte senza farlo arrivare a bollore. In un recipiente differente facciamo fondere dolcemente il burro e poi uniamo piano piano senza far formare grumi, la farina. Uniamo gradatamente il latte, sempre rigirando e poi il sale, la noce moscata e il parmigiano. Aggiungiamo infine i tuorli. Una vigorosa rigirata e la salsa è pronta.
 
 
Per la costruzione della moussakà, lo schema dovrebbe essere il seguente (dalla base al topper): patate, melanzane, trita, formaggio, melanzane, trita, formaggio, salsa mornay. Accendiamo il forno a 180° (gas e statico) e prepariamo gli strati.
 
 
Inforniamo per circa 50 minuti e fino a doratura della salsa mornay.
 
 
Buon Appetito!
 
 
 

Girelle Sfogliate con Zucchine, Scamorza e Sesamo

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La ricetta delle Girelle Sfogliate di Zucchine, così easy e veloci, sfiziose e dal successo garantito, la pubblicai un anno fa. Oggi ve ne fornisco una versione più ricca e golosa. Mi sembra doveroso, visto che proprio un anno fa, con due fra le mie amiche più storiche, intime e importanti, godei un magnifico fine settimana “only women” ed è dunque di questi giorni il nostro monito: “lo dovremmo rifare però, una volta l’anno!“. E siccome di princy io ne ho due, l’altra ne ha una e l’altra mancava ancora all’appello, ha scelto di mettere al mondo la sua di splendida little princy esattamente in concomitanza dell’appena citato evento!

La pupa è bellissima ovviamente. E io sono una zietta a pieno titolo molto felice! Lunedì, in ospedale, mentre la little princy piangeva emettendo uno dei suoi primi delicati “UE’” -e quella U acuta mi si è inserita nel cuore-, il mio istinto da mamma chioccia e pure rompi P mi ha implorata che qualcuno la prendesse subito in braccio: “Ha fame –fremevo!-, dai prendila su … Non farla piangere!“. Saggiamente, la mia amica le ha posato la sua calda mano sul petto e sorridendomi serena mi ha schernito: “…è già tranquilla…“. Pure la mia Beatrice che la guardava innamorata mi sorrideva. Ho già capito che un giorno sarò una pessima nonna …

 

INGREDIENTI
per circa 15 – 20 girelle
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
q.b. scamorza bianca
1 zucchina
q.b. prosciutto cotto
1 uovo
q.b. sesamo

PROCEDIMENTO

Stendiamo il rotolo di pasta sfoglia. Laviamo e poi tagliamo la zucchina per il lungo (io utilizzo la mandolina per avere fettine sottili che così cuociono durante la breve infornata). Stendiamo le fettine lunghe di zucchina sulla sfoglia, poi adagiamoci le fette di prosciutto cotto e infine le fettine di scamorza.

 
 
Arrotoliamo la pasta formando un grosso rotolo. Tagliamo a fette (dello spessore di un dito circa) e formiamo delle girelle, che adageremo sulla placca.
 

Accendiamo il forno e portiamo a 180° (gas e statico). Intanto, sbattiamo l’uovo intero in una ciotola e spennelliamo le girelle. Infine facciamo cadere una pioggerella di semi di sesamo e inforniamo per circa 20 minuti, fino a doratura.
 
 
Buon Appetito!
 
 
Per questo piccolo happy hour, oltre alle girelle sfogliate ho proposto il mio pane soffice bianco profumato con olio extra vergine abruzzese, crostini di pane integrale con pomodorini secchi sott’olio, mozzarelline di bufala impreziositi da alici sott’olio e foglia di basilico e bocconcini di peperoni gratinati.
 
 

 

 

Torta con le Principesse Disney

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Settimana scorsa, mercoledì mattina. Sono nello spogliatoio della scuola delle mie princy e Valentina con il suo solito fare allegro mi saluta: “Mamma pasticcia ma se ti chiedo la torta di compleanno per la festa di venerdì?? Ma senza sbattimenti!! Mettici sopra una di quelle cialde di zucchero delle proncipesse! Che dici, ce la fai??” – “Vale, certo che sì!! … ma la cialda mi rifiuto di mettertela! Vai in centro a comprar le principesse in miniatura: vedrai che torta ci facciamo!” – “Ma no, Clara davvero. Vado al super e così anche tu fai in fretta a farmi la torta!“. Nel tardo pomeriggio sua figlia Ginevra toglie qualsiasi dubbio: vuole le principesse vere! E visto che la festa era per la bella Ginevra e la dolcissima Giorgia, di torte alla fine non ne ho mica fatta una sola …! 😉

 
 
 
 
La torta al cioccolato per Ginevra è pronta!
 
 
E ora occupiamoci della torta per Giorgia. Una madeira cake alla vaniglia, farcita con golosa marmellata di albicocche e strapiena di principesse!
 
 
 
 
 
 
Ed eccole riunite le mie torte con le 10 Principesse Disney! Cucù, ci sono anch’io … imbarazzata (si vede!) e felice di essere riuscita a sorprendere ed emozionare le due piccole festeggiate 😀
 

 


Biscotti integrali di Farro e Riso (senza burro e senza lievito)

di 4 commenti

 
Fra i giochi che preferiamo io e le mie princy, come ormai sapete, e per fortuna mia, c’è quello della cucina. Viste queste interminabili, odiose, grigie, fredde e piovose giornate, preparare biscotti e torte ci salva dalla noia e dai capricci. Volete poi mettere l’entusiasmo di una merenda a base di un loro gioco?! Per me poi è davvero soddisfacente pensare che godranno di un dolcetto buono e sano. Per alcune decine di minuti, mi dona pure una sensazione di …”mamma perfetta”. Sì sì, proprio quella da manuale, che sorride sempre, non si arrabbia e ha sempre un tono pacato e fermo, i figli d’altronde le ubbidiscono subito e regna magicamente solo una rosea e profumata armonia … ma Banderas non è il mio consorte e io non vivo nella favoletta anni ’80. E’ che io mamma perfetta proprio non mi ci sento … Perché in effetti, checché in molti (erroneamente) lo pensino, l’essere interamente dedicate ai figli, il non avere un lavoro in ufficio, e il far biscotti, non sono sinonimi di “mamma perfetta”.

Qualche settimana fa, durante una festa di compleanno, la mia princy Eleonora mi ha rifilato il suo biscottino mordicchiato. Ogni mamma lo sa, il ruolo del “cestino umano” è un nostro passaggio obbligato. Per me, prima di buttar via, c’è poi un altro passaggio obbligato: l’assaggio. E questo biscottino è stato una scoperta, era veramente delizioso!! “Li hai fatti tu??” ho chiesto a Silvia, che ironica: “Sei tu la mamma perfetta! Io inforno solo surgelati. Toh, ecco chi li ha fatti…” e ridendo ha tirato fuori da sotto il tavolo il sacchettino che li conteneva. Sentendomi fuori posto nel vestire il luogo comune “biscotto=mamma perfetta”, ho letto gli ingredienti e ho cercato di rifarli … si sa mai che a furia di biscottare lo diventi per davvero 😉

 

INGREDIENTI

circa 30 biscotti

150 gr farina integrale di farro
50 gr farina di riso
80 gr zucchero grezzo di canna
50 gr olio di oliva
1 uovo
1 cucchiaino estratto naturale vaniglia

PROCEDIMENTO

In una ciotola mischiamo farina e zucchero. Aggiungiamo l’olio e l’estratto di vaniglia. Lavoriamo con cura e pazienza e infine uniamo l’uovo. Formiamo un panetto e accendiamo il forno a 180° (gas e statico).

Con l’aiuto di carta forno, stendiamo la pasta e ricaviamo dei biscotti spessi circa 1 cm.

 

 Inforniamo per 10 minuti circa.

Quando saranno freddi spolverizziamo a piacere con zucchero a velo.
 


 Buon Appetito!
 
 
 
 
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Ci hanno invitate a una festa … ed è proprio oggi il secondo complibog della cara Michela de La casa di Artù. E a questo party pieno di allegria e amicizia, noi porteremo questi biscotti poiché crediamo che alla festeggiata piaceranno tantissimo!
Un mondo di auguri!!!
 
Vi invito al mio Party

Riso Nero con Tartare di Salmone (Lime e Philadelphia)

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Nonostante il mio primo appuntamento con un ristorante giapponese sia stato catastrofico (mettere tutto il wasabi in una minuscola ciotolina di salsa di soia e irrorarci due maki fu in effetti un pessimo avvio alla scoperta di nuovi gusti), nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare le diverse sfumature e proposte di questa ricca cucina. Ora ne sono completamente drogata e trovo quindi questi piatti sfiziosi e appaganti.

Poche settimane fa, la mia cara amica Federica mi ha fatto scoprire un piccolo ristorantino giapponese davvero carino e intimo, con proposte un po’ diverse dal solito. Ci siamo dunque regalate una magnifica serata e la cena che l’ha accompagnata è stata realmente splendida. Fra gli antipasti, un piatto di cui non ricordo assolutamente l’impronunciabile nome, ma di cui non posso scordare i quattro ingredienti che, insieme, donano estasi e felicità veramente notevoli 🙂

 
 
INGREDIENTI
per 4 persone
 
225 gr riso venere
80 gr formaggio cremoso tipo Philadelphia
1 lime
100 gr tartare salmone

PREPARAZIONE

Per prima cosa acquistiamo dal pescivendolo la tartare di salmone. Sinceriamoci possa essere consumata così com’è senza dover essere preventivamente marinata.
Cuociamo il riso venere come da istruzioni riportate sulla confezione e poi lasciamo raffreddare.
Spatasciamo ben bene con una forchetta il formaggio, fino a renderlo cremosissimo.
Laviamo e poi affettiamo quanto più sottile possibile il lime.
Ora, se anche voi non disponete di un coppapasta a forma rettangolare o circale con relativo “spatasciaingredienti”, procedete goffamente come la sottoscritta: prendiamo una tazzina da caffè, bagnamola. Inseriamo circa un paio di cucchiaini di riso venere, poi uno di Philadelphia e circa due di salmone (si può procedere anche al contrario: salmone, Philadelphia e infine riso. Personalmente l’ho trovato un pochino meno maneggevole). Prepariamo altre due tazzine allo stesso modo. Prendiamo un piatto e appoggiamolo alle tre tazzine in modo che si possa capovolgere facilmente e che le tre cupoline monoporzione restino integre. Poniamo sopra ogni cupolina una fettina di lime.
Serviamo e gustiamoci il bocconcino delizioso
 
 
Buon Appetito!

 
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Con questa preparazione partecipo al Contest di PaneAmoreCeliachia: “La Tartare“
 
PARTECIPA ANCHE TU!

Banana Bread di Laurel Evans, Joy of Baking o Magnolia Bakery …

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Questa ricetta è per me molto cara. Quella  che vi propongo oggi è la mia versione!
 
Il Banana Bread … sarà per il nome che mi rimanda subito l’idea di qualcosa di “panoso” in bocca, profumato, umido e di gran soddisfazione. Sarà per le foto con le quali l’ho sempre visto troneggiare nei diversi food blog, così invitante, fragrante e avvolgente.
Insomma, sarà quel che sarà, fatto sta che ho sempre pensato che nel momento in cui avessi avuto delle belle … ops, delle brutte banane tutte nere tumefatte e sull’orlo di una crisi da cestino della spazzatura, me lo sarei fatto e gustato.
 
 
Sì … ma di quale ricetta parliamo?! Quella di Laurel Evans (dal libro “Buon Appetito America”)? Di Joy of Baking? O quella di Magnolia Bakery? E poi ancora c’è la versione di Martha Stewart, di Nigella … Sapete che ho fatto? Mi sono messa a studiare le prime tre diverse proposte:
 
Laurel Evans 
Joy of baking
Magnolia Bakery
250 gr farina 00
 150 gr zucchero
 1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino sale
1/2 cucchiaino cannella
1/2 cucchiaino noce moscata
 100 gr noci tostate
oppure 150 gocce cioccolato  
380 gr di polpa di banane mature
 75 gr yogurt
 85 gr burro fuso e fatto raffreddare
 2 uova grandi, leggermente sbattute
 1/2 tazzina di caffè espresso
230 g farina 00
 150 g zucchero
1 cucchiaino lievito per dolci
1/4 di cucchiaino bicarbonato di sodio
 1/4 di cucchiaino sale
1 cucchiaino cannella
 3 grandi banane (circa 450 g di polpa) ben schiacciate
 113 g di burro sciolto e fatto freddare
 2 grandi uova codice 0 appena sbattute
 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
270 g farina 00
220 g zucchero
1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino sale
1/2 cucchiaino cannella
 100 gr tra mandorle e nocciole
30 gr di farina di cocco
 2 banane molto mature
 1 vasetto di yogurt o panna acida
 120 gr di olio di riso
2 uova grandi
 1 cucchiaio di estratto di vaniglia

Ecco, ho elaborato questa tabella per comparare le ricette … Non prendetemi per squinternata, è che io amo le tabelle! Ho sempre studiato con le tabelle: in università i miei appunti e i miei riassunti andavano a ruba!! Comunque, grazie a questa tabella è stato molto semplice apprezzare e valutare le differenze di ogni proposta. Non trovate anche voi?? E poi ho avuto la comodità di unire, combinare e scombinare fra loro gli ingredienti. Mi piace mixare le farine, mi piace l’idea dell’olio al posto del burro, così come di uno yogurt o di un formaggio cremoso per donare morbidezza, assolutamente sì alla frutta secca, al cioccolato, alla vaniglia e al caffè … insomma: ecco dunque il MIO banana bread.
E’ specialissimo, ha superato anche la prova maritozzo … e sapete quanto questo la dica lunga!! 🙂 Vi va di provarlo?
INGREDIENTI
per uno stampo da plumcake di 30 cm
 
50 gr farina di Riso (io Farina di Riso Ruggeri)
200 gr farina 00 (io Farina Arifa Bio)
150 gr zucchero di canna
1 cucchiaino bicarbonato
1 cucchiaino lievito per dolci
1/2 cucchiaino sale
40 gr nocciole
60 gr cioccolato fondente
1/2 cucchiaino cannella
1/2 cucchiaino noce moscata
1 cucchiaino caffè solubile
1 cucchiaino estratto naturale vaniglia
380 gr banane molto mature
2 uova
80 gr Philadelphia o robiola
120 gr olio di semi

PROCEDIMENTO

Accendiamo il forno (gas e statico) a 190°.

 
In una ciotola capiente uniamo tutti gli ingredienti secchi (le farine, lo zucchero, il bicarbonato, il lievito, il sale e la cannella con la noce moscata e il caffè). In una ciotola differente uniamo gli ingredienti umidi: le banane ben schiacciate con le uova leggermente sbattute e poi il formaggio e infine l’olio. Uniamo a questa ciotola gli elementi secchi, mescoliamo pochissimo (più si mescola più l’impasto, una volta cotto, risulterà gommoso. E’ lo stesso accorgimento che si utilizza per la perfetta riuscita di splendidi muffin!) e poi versiamo nello stampo da plumcake, rivestito di carta forno o unto e infarinato.
 
 
Inforniamo per circa 50 minuti (vale rigorosamente la prova stecchino e la conoscenza del proprio forno!).
 
 
C’è chi suggerisce di gustare le fette di banana bread leggermente tostate con un velo di marmellata … personalmente ho trovato questa personale versione eccellente così com’è!
 
 

Buon Appetito!
 
 
 
 
Nota: Nei prossimi quattro giorni sarò lontana da casa e quindi dal pc … sarò entusiasta di poter leggere le vostre nuove ricette e i vostri saluti al mio rientro! Buon fine settimana!!
 

Bocconcini di Pollo all’Aceto Balsamico (in agrodolce)

di 1 commento

 
Maggio (… anche se sembra Novembre …),  mese di grandi prove e chiusure delle diverse attività intraprese quest’anno dalle mie princy. Quindi sono già partite le recite, i saggi, gli spettacoli e pure i pagellini! Sì, lunedì, al termine della lezione di nuoto, la mia Beatrice ha ricevuto dall’istruttore una scheda di valutazione. E mi sono letteralmente commossa e inorgoglita: su 23 obiettivi, la mia Beatrice ne ha raggiunti 20 (e quei 3 per quel che penso io sono quelli che dovrà apprendere l’anno prossimo visto che ha compiuto i 5 anni da pochi mesi). Pertanto il corso successivo che è invitata a seguire da settembre, è quello più alto fra i tre che alla sua età può frequentare, nella vasca grande degli adulti. “Tutto il suo papà!” ha commentato tronfio il maritozzo, “BAVA Bea!!” ha partecipato Eleonora con Beatrice che, da perfetta bimba di 5 anni in fase di maestrina-perfettina, ha corretto: “Ele, devi dire la R altrimenti sembra che dici bava di lumaca!!” e giù che se la ridono a crepapelle che nemmeno davanti a Peppa Pig!
 
E il lunedì, così come il mercoledì, dalla piscina si rincasa tardi e quindi la cena dev’essere approntata velocemente e deve pure essere a prova di maritozzo, il cui commento finale inesorabile ma altresì famelico/ preoccupato potrebbe giungere da un momento all’altro: “Buono l’antipasto! E ora che si mangia?!?” (io lo so che pensate io scriva battute per far la simpatica…ma il dramma è che è tutto vero!). Avevo voglia di qualcosa di diverso dal solito e pure di agrodolce … ma queste mie voglie cozzano con quelle del dolce consorte. Di cucinare un pollo per le bimbe, uno per me e uno per il maritozzo, capirete anche voi, che non solo non ne avevo voglia, ma mi pareva anche assolutamente illogico. Poi è arrivato lui, il lampo di genio! In dispensa non avevo il miele (in realtà era dietro un pacco di pasta e uno di riso) e alla fine vi assicuro che ho egregiamente soddisfatta la mia voglia e pure reso felice il maritozzo, che avrebbe pure bissato e che quindi … indovinate che ha chiesto?? 😉
INGREDIENTI
per 4 persone
 
600 gr petto pollo
q.b. olio extra vergine per ungere la padella
q.b. sale fino
2 cucchiai maizena
1 bicchiere acqua
100 ml aceto balsamico
2 cucchiaini zucchero semolato o miele

PROCEDIMENTO

 
Con l’aiuto di un paio di forbici da cucina (io le trovo praticissime, altri quali mia suocera le detestano) o con un coltello apposito, riducete a bocconcini il petto di pollo.
 
 
Prendete una padella e ungetela quanto basta, accendete la fiamma a temperatura dolce. Salate i bocconcini e buttateli in padella rigirando per bene. Coprite con il coperchio e portate a cottura. Spegnete la fiamma e togliete il pollo.
 
 
Ora unite in un capiente e alto bicchiere l’acqua, l’aceto balsamico e lo zucchero (o il miele). Miscelate con cura. Riaccendete la fiamma sotto la padella e versate girando con cura la maizena, facendo attenzione non si formino grumi. Poi iniziate a versare a filo il liquido creato. Fate restringere fino ad avere una salsina non più liquida ma cremosa. Rimettete i bocconcini di pollo a far insaporire e impiattate.
 
 
Potete accompagnare con rucola e pomodorini.

Buon Appetito!