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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Capesante Gratinate

di 25 commenti

Proseguiamo il racconto della cena di San Valentino? Si dai, almeno per onore di cronaca 😉
Dopo gli antipasti crudi e freddi ho avviato quelli gratinati. Insieme a queste saporite e classiche capesante ho proposto le canocchie al forno. Infine a conclusione della cenetta, un semplice e leggero secondo: il filetto di salmone al cartoccio, profumato al limone e rosmarino.
Le capesante gratinate sono facili da preparare e molto gustoso. Prestando attenzione ai tempi di cottura e al tipo e al quantitativo di panatura, avremo sempre una proposta di sicuro successo. Possiamo prepararle in anticipo e conservarle in frigorifero. La cottura però dovrà sempre avvenire all’ultimo minuto! Solo così saranno morbide e deliziose con la loro golosa panure.
 
 
Capesante Gratinate
 
INGREDIENTI
per 4 persone
 
4 capesante
2 cucchiaini parmigiano
40 g pan grattato
q.b. sale e pepe
1 cucchiaio olio extra vergine d’oliva
1 spicchio aglio
 
 
PREPARAZIONE
 
Apriamo le capesante e stacchiamole dal guscio. Laviamo con cura sotto acqua fresca corrente per eliminare eventuali residui di sabbia. In genere il guscio non necessita di pulizia, altrimenti procediamo!
Accendiamo il forno e portiamo a 200° (gas e statico).
In un mixer poniamo il pangrattato, il parmigiano, l’aglio spelato, una grattata di pepe e una moderatissima presa di sale e l’olio. Tritiamo per pochi secondi e otterremo una panure omogenea.
Disponiamo le capesante nei loro gusci e poniamo circa un cucchiaio di panure in ognuna. A piacere un filo d’olio (io non lo uso così come non uso il prezzemolo che non apprezzo come gusto).
Inforniamo per circa 10, massimo 12 minuti.

 
Buon Appetito!
 
 
…proseguendo…
 
 
 …finendo…
 
 
… e per dolce? To be continued!

Gamberoni alla Catalana

di 15 commenti

E come promesso, eccolo il terzo degli antipasti freddi proposti al mio dolce maritozzo durante la cena di San Valentino.
Dopo le due tartare è stata la volta dei gamberoni alla catalana. Un piatto che adoriamo. Lo abbiamo scoperto grazie ad un ristorante di pesce che frequentiamo da anni e che propone cucina di pesce tradizionale sarda. Il cuoco ha l’età dei nostri papà ed è uno di quelli che lavora con tenacia e passione da una vita intera. E a Milano non è scontato scovare ristoranti che vantano la stessa gestione e lo stesso cuoco da oltre due decenni.
La ricetta ce l’ha regalata suo figlio Marco, raccontandocela mentre sceglievamo l’astice dall’acquario. Perché la versione originale prevede l’astice. In mancanza, noi a casa ci “accontentiamo” dei gamberoni!
Gamberoni alla Catalana
 
INGREDIENTI
per 4 persone (dosi per un antipasto)
 
circa 40 gamberoni già lessati 
1 cipolla rossa di tropea 
10 pomodorini sardi
1 sedano
1 cucchiai succo limone 
almeno 2 cucchiai olio extra vergine
q.b. sale e pepe 

PROCEDIMENTO

 
Puliamo i gamberoni e sgusciamoli.
Affettiamo la cipolla e tagliamo i pomodorini in due o in quattro e aggiungiamoli alla cipolla. Puliamo il sedano, facciamone delle rondelle e uniamole al resto. Creiamo un’emulsione con l’olio e il succo del limone spremuto, aggiustiamo di sale e pepe. Lavoriamo bene e velocemente con la forchetta per unire bene gli ingredienti. Condiamo le verdure. Uniamo i gamberoni e giriamo con cura per legare i diversi ingredienti. Lasciamo in frigorifero una mezzoretta e serviamo.

Buon Appetito!
 
 
Nota: Se vogliamo renderlo un piatto unico o un antipasto più importante, uniamo un’insalata tipo misticanza o del puro songino.

Victoria Sponge Cake

di 43 commenti

Si racconta che la regina Vittoria amasse prendere il suo tè delle cinque gustando una fetta di torta.
Di questa torta. Nessun’altra che lei. Tanto fu, che il cake prese dunque il suo nome.

A parte il deliziarmi nello scovare storielle e retroscena delle ricette che realizzo, mi piace anche studiarmele per capirle e per poterle eventualmente personalizzare. E così la cosa mi è balzata agli occhi: è lì, è scritto nero su bianco.
E’ una quattro quarti: quattro ingredienti e in quarti le dosi da considerare. Più semplice di così. E invece no!
Sponge Cake tu perché ti devi chiamare così?!? Ma d’altra parte, a voler essere puntigliose, anche la Madeira Cake è una quattro quarti. Oibò.
Se poi ci si mette a cercare su Internet, il dilemma invece di dipanarsi si complica. Le differenze infatti non sarebbero, a titolo d’esempio, né nel metodo di lavorazione né nell’ordine di inserimento degli ingredienti. Quindi, dopo lunga riflessione, così risolvo personalmente la questione: la Quattro Quarti parte dal peso delle uova, le altre no. Infatti, nella Quattro Quarti si parte doverosamente dal peso di un uovo intero con il suo guscio per arrivare a quello di farina, zucchero e burro. Nelle altre invece, il peso di farina, burro e zucchero è uguale (ad esempio tutti a 200 g) ma non strettamente legato al peso delle uova (che è in genere indicato in numero di 4). E’ questo che alla fine permette una consistenza più compatta/pesante (Madeira) o più soffice/aerosa (Sponge).
 
E voi che ne pensate? La questione mi solletica e stuzzica ancora parecchio.
 
  
Ho scoperto questa deliziosa torta quasi una anno fa e devo dire che la ripropongo spesso certa del successo che otterrò. E’ poi splendida per le torte da decorare in pasta di zucchero. Può essere servita così semplicemente a colazione oppure farcita con marmellata e panna montata nel caso di una merenda o di un dopo cena. Non ho ancora incontrato qualcuno a cui non sia piaciuta! E’ altresì di facilissima realizzazione. Un’accortezza, non bagnatela mai, pena il pregiudicarne irrimediabilmente la resa.

Victoria Sponge Cake 

 
Ingredienti
una tortiera da 20 cm. e alta almeno 5 cm:
 220 g farina (per me farina Arifa bio ad alta digeribilità )
1/2 bustina lievito per dolci
 220 g zucchero
220 g burro a temperatura ambiente
4 uova
 1 bustina vanillina 

 


PROCEDIMENTO
 
Preriscaldiamo il forno (180° gas e statico)
Amalgamiamo con cura il burro con lo zucchero e l’aroma di vaniglia.

Sbattiamo a parte le uova leggermente e uniamo al composto di burro poco alla volta. Setacciamo la farina con il lievito e aggiungiamo, sempre mischiando con cura.

 

Imburriamo e infariniamo la tortiera (o rivestiamola con carta forno). Inforniamo.

Cuociamo per circa 40-45 minuti (sempre la prova stecchino).

 

Farciamo (senza bagnare) a piacere con panna montata o crema al mascarpone e marmellate a nostro gusto.
Oppure per un risultato più raffinato, proponiamola con una golosa ganache al cioccolato.

 
 
Buon Appetito!
 
 

Torta Hello Kitty

di 39 commenti

Buon inizio settimana carissimi! Trascorsi bene questi giorni?
 
Oggi vi presento la mia terza torta a tema Hello Kitty. Questa tortina delicata e dolcissima mi è stata chiesta dalla piccola Maria Sofia, che è rimasta estasiata dalla famosa gattina, donandomi una gioia immensa con il suo splendido sorriso!
 
Ed eccovi alcuni passo-passo che ne raccontano la realizzazione :
 
 
Alcune balze per arricchire l’altezza della soffice e golosa Sponge Cake:
 
 
Hello Kitty trionfa al centro della torta:
 
 
La torta è quasi finita, mancano solo alcuni dettagli colorati!
 
 
Ed eccoci alcuni istanti prima di portare la torta alla festeggiata!
 
 
Ancora grazie alla mia cara amica Paola per le foto che ha scattato con il suo cellulare, altrimenti non avrei avuto le immagini della torta finita. Sono proprio una Pasticcia 😉
 

Tartare di Tonno Fresco

di 28 commenti

 
 
Adoro il pesce fresco crudo. Anzi, suona meglio quando si esclama “Io adoVo”!
Pur apprezzando la meravigliosa cucina giapponese, trovo che le conchiglie, un carpaccio e una tartare conditi con profumi mediterranei, non abbiano eguali. Davvero bastano pochi e ottimi ingredienti per raggiungere un’armonia di piacere che si fonde nel palato.
 
Cercare di riproporre in casa i gusti equilibrati e delicati con i quali (alcun)i ristoranti riescono a deliziarci, non è (sempre) così facile come si potrebbe pensare. Una spruzzatina di limone in più rovina tutto un piatto. Per non parlare del sale o di accostamenti azzardatissimi che sembran molto master … ma che sono poco chef. E il maritozzo ed io ce ne siam ingurgitate di preparazioni home-made degne del bollino “ma anche no“. Ora certi piattini ci riescono particolarmente bene. E sono anche molto eleganti nella loro semplicità. Come questa tartare di tonno.
Con questo piattino e con la tartare di salmone ho avviato la cenetta di San Valentino. In totale ho proposto al mio dolce maritozzo sette piccole portate. Se vi andrà di leggerle, le narrerò man mano nei prossimi giorni.

Tartare di Tonno Fresco

INGREDIENTI
per 4 persone
(monoporzioni per un antipasto; come secondo piatto raddoppiate le dosi)
 
250 g tonno
125 g pomodorini sodi datterino o ciliegino
25 g capperi dissalati
q.b. foglie basilico fresco
q.b. olio vergine delicato (ad esempio ligure o del Garda)
q.b. sale
q.b. limone

PREPARAZIONE

Premetto di non aver mai abbattuto il tonno per godermelo scottato o crudo. Ho sempre chiesto al pescivendolo o al banco del pesce del supermercato il prodotto adatto al tipo di preparazione.
Tagliamo il pesce al coltello cercando di ricavare una dadolata regolare.
Realizziamo una concassè di pomodorini freschi: cubettiamoli e cerchiamo di eliminare quanti più semi e acqua. Aggiustiamo di sale e lasciamo riposare una mezzoretta circa in un recipiente. Mettiamo successivamente in un colino perché scolino bene ulteriormente.
A questi pomodori così trattati aggiungiamo i capperi dissalati e affettati/tritati grossolanamente, insieme alle foglie di basilico spezzettato. Amalgamiamo con cura e condiamo il tonno.
Riponiamo in frigorifero protetto da pellicola 
Nel frattempo grattugiamo la buccia del limone. Ce ne servirà mezzo cucchiaino e altresì un cucchiaino di succo.
Prima di impiattare arriva il momento più delicato: non dobbiamo esagerare con i seguenti condimenti che ci servono solo come legante e nota profumata al palato. Quindi, condiamo il tonno con circa 2 cucchiai di olio vergine e la buccia e il succo di limone. Rigiriamo e assaggiamo per aggiustare eventualmente di sale e/o olio (in genere per me è sufficiente così).
Una volta messo il limone (anche se poco) servire subito per non far cuocere il pesce.
 

Buon Appetito!
 
 

Pad Thai … maddddai!

di 22 commenti

 
Amici cari, ancora per la serie “ho voglia di quel piatto ma non ho tutti gli ingredienti“, ecco una versione semplificata della famosissima ricetta Thai. Il piatto è di velocissima realizzazione e di grande soddisfazione. Anche il maritozzo è rimasto colpito dal risultato (in senso positivo, non siate maligni suvvia). Se disponete degli ingredienti non abbiate timore nel cimentarvici poiché è realmente molto semplice da preparare.
 
 
Questa che trovate è la ricetta pubblicata da World Food. Ho evidenziato ciò che non era disponibile in casa Pasticcia anche come personale promemoria: ottenuto un gusto così intrigante e coinvolgente, mi chiedo quale risultato si potrà realizzare avendo tutti gli ingredienti! 
Pad Thai
 
 
INGREDIENTI
per 2 persone
 
1/2 lime
1 uovo
4 cucchiaini salsa di pesce
3 spicchi d’aglio
1 scalogno
1/2 cucchiaino di peperoncino
2 cucchiai zucchero
2 cucchiai succo di tamarindo
1/2 confezione tagliolini di riso
2 cucchiai olio di semi di girasole
200 gr gamberetti
2 cucchiaini arachidi (io mandorle)
q.b.erba cipollina cinese
 q.b. germogli di soia (io una scatoletta da 90 g)

PREPARAZIONE

Prepariamo una pentola di acqua bollente dove poter immergere i taglioni per circa 5-10 minuti.
Nel frattempo sminuzziamo le mandorle, il peperoncino, l’aglio e lo scalogno (e l’erba cipollina cinese se l’aveste).
Prendiamo un wok, scaldiamolo e uniamo un pochino d’olio dove poi faremo soffriggere le mandorle tritate. Andremo poi ad aggiungere lo scalogno e l’ aglio, che faremo saltare fino a doratura.
Intanto i tagliolini dovrebbero essere sufficientemente ammorbiditi; sgoccioliamoli e aggiungiamoli al wok. Facciamo saltare rapidamente in modo da non farli attaccare. Ora uniamo (il tamarindo, che non avevo) lo zucchero, la salsa di pesce e il peperoncino. Continuiamo a far saltare a fiamma alta. Adesso è il momento di rompere l’uovo al centro dei tagliolini e di lasciarlo cuocere fino a quando non è completamente cotto. Iniziamo a mischiare l’uovo con i tagliolini e infine aggiungiamo i germogli di soia (i gamberetti, l’erba cipollina e il mezzo lime a fettine).
Serviamo il piatto caldo, soffice e profumato.
 
 
Buon Appetito!

Petto di Pollo Marinato al Lemongras

di 49 commenti

Metti un grigio quanto mai bellissimo sabato pomeriggio assieme a carissime amiche.
Metti che tutte si sia legate dalla stessa passione: la cucina. Con nessi e connessi.
Pure il fatto che siamo foodblogger e non ultimo bloggalline.
 
Foto
 
Foto: Tra un tortellino e il coriandolo...noi ci mettiamo in posa!!!
 
Metti poi che nel corso del Food Camp 2014, si rimanga affascinate dai racconti di cucina vietnamita della bravissima Giovanna Hoang.
 
Foto: Giovanna ci racconta la cucina vietnamita
 
Metti altresì che si sia “facilmente influenzabili” e che si decida per una “fuitina” al vicino supermercato esotico …
 
Foto: Giovanna siamo brave?
 
…per poi cimentarsi nella preparazione di un piatto veloce, semplice e oltremodo buonissimo e profumato.
Tutta colpa del Lemongras … o della Lemongras?!

Petto di Pollo Marinato al Lemongras
 

INGREDIENTI
per due persone
 
2 filetti di petti di pollo
2 lemongrass
1 spicchio d’aglio
q.b. olio vergine
q.b. sale e pepe
 
 

PROCEDIMENTO

Mariniamo i petti di pollo per una notte intera l’olio, il lemongrass finemente tagliato, il sale, il pepe e uno spicchio d’aglio.
 
 
Il giorno dopo poniamo su una padella antiaderente così com’è! Cuociamo a fiamma medio alta e regoliamo di sale se occorresse. Serviamo accompagnando a piacere con riso thai o germogli di soia.
 
 
Buon Appetito!

 

Wedding Baroque Cake

di 27 commenti

 

Con un week-end avviato all’insegna dell’Amore, ho pensato di inaugurare la settimana con una torta nuziale.
 
Pochi mesi fa una delle mie amiche più care e di vecchia data (sin dai tempi delle scuole medie) ha annunciato che si sarebbe sposata.  Circa 10 giorni prima del D-Day, tramite e-mail, i fidanzatini hanno invitato gli amici più stretti a festeggiare convivialmente con un festoso happy-hour. 
Considerando pure che i “fidanzatini” già vivevano insieme da circa 1000 giorni e che erano altresì felici mamma e papà da mezzo anno, dopo un invito così informale un grosso dilemma mi si pose: cosa regalare?!? Con un’altra storica e più che intima amica abbiamo avuto un’idea supergeniale, chiaro no? La wedding cake!
 
Ecco quindi la nascita di questa torta, in stile Barocco in rispetto dei gusti degli sposi. Noi ci siamo divertite a confezionare un regalo così intimo e personale e siamo state felicissime che gli sposi abbiano così tanto gradito il risultato del nostro lavoro.
 
Divertitevi con noi e felici giorni a tutti!

Burrosissima e soffice Sponge Cake farcita con marmellata di fragole e crema al mascarpone.
 
 

 

 

Cupcakes al Cioccolato con Frosting al Cocco

di 21 commenti

Auguri a tutti coloro che credono nell’Amore.
Auguri a tutti coloro che hanno la fortuna di averlo e viverselo.
Auguri a coloro che non si sono arresi, non si arrendono e non si arrenderanno per perseguire i propri sogni cuoriciosi.
 
Sì, perché oggi è San Valentino. 
Per molti solo la festa di ogni cretino. E poi Ã¨ solo una festa commerciale e bla bla bla … ogni anno la solita tiritera, che noia.
A me San Valentino piace. Punto.
 
Da ragazza tante e troppe volte mi hanno canzonata per la mia natura romantica e sognatrice. D’altronde, così cuoriciosa ero il personaggio perfetto per cadere in delusioni. Ad un certo punto ho pure cercato di razionalizzarmi. Compresi però subito che così snaturavo solo il mio essere e quindi il mio modo di amare e di essere amata. La vita, la fortuna, le coincidenze, il fato, la sorte e il destino hanno fatto intersecare la mia strada con quella del dolce maritozzo. Ci siamo incontrati e riconosciuti. Subito. Recita allora bene quella frase che decenni orsono scrissi con il glitter sulla mia Smemoranda: “Amarsi non è guardarsi negli occhi ma guardare insieme nella stessa direzione“.

E per voi … Che cos’è l’Amor?

La scusa per un brindisi in più.
Per un pensiero ulteriore da scartare.
Per un fiore da annusare.
Per una cenetta da godersi spensieratamente.
 
Questo è per me San Valentino.
Un giorno come un altro sì, che sono felice di poter trascorrere accanto alla persona che ho scelto,
accanto a colui che dopo oltre un decennio ancora sceglierei, con la stessa intensità e le stesse convinzioni.
  
A te mio dolce maritozzo, a te che non sei goloso ma che davanti al cocco abbinato al cioccolato mi regali un sorriso grande e felice!
 
 
Cupcakes al Cioccolato con Frosting al Cocco 
ricetta del mitico e bravissimo Francesco
 
INGREDIENTI
per12 cupcakes
 
180 gr di burro, a temperatura ambiente
180 gr di zucchero semolato bianco
3 uova grandi, a temperatura ambiente
150 gr di farina 00
30 gr di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico abbondante di sale
70 ml di latte intero, a temperatura ambiente 
 
Frosting
240 gr di formaggio Philadelphia in panetti, freddo di frigorifero
120 gr di burro freddo di frigorifero
5 ml di estratto di cocco
190 gr di zucchero a velo setacciato
q.b. cocco disidratato e cacao amaro
 
 
PROCEDIMENTO

Preriscaldiamo il forno a 180° (gas e statico).
Foderiamo una teglia da muffin con gli appositi pirottini.
In una ciotola capiente frulliamo il burro e lo zucchero, fino a creare un composto chiaro e spumoso. Uniamo una alla volta le uova, mescolando con cura dopo ogni aggiunta. A parte setacciamo la farina, il cacao amaro in polvere, il lievito e il sale. Alternandoli, uniamo al composto di burro e uova la miscela di farine e il latte, iniziando e terminando sempre con le farine (1/3 farina, 1/2 latte, 1/3 farina, 1/2 latte, 1/3 farina). Riempiamo i pirottini per circa 3/4 e inforniamo la teglia.
Cottura di 20 / 22 minuti (vale la prova stecchino).

Durante la cottura dei cupcakes, prepariamo il frosting.
Cremiamo il burro con le fruste e poi uniamo poco per volta il Philadelphia a tocchetti, mescolando bene. Aggiungiamo l’estratto di cocco e mescoliamo ancora per bene. Infine, aggiungiamo gradualmente lo zucchero a velo e continuiamo a mescolare per pochi minuti.
 
Quando i cupcakes saranno completamente raffreddati possiamo decorarli con questa meravigliosa crema. A piacere possiamo far cadere una leggera pioggerella di cocco e di cacao amaro.

Buon San Valentino!
 
 
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Con questa ricetta partecipo al contest di Imma, “I dolci del cuore“:
 
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Sfoglia di Patate e Merluzzo

di 33 commenti

Avete presente quando un moto vi spinge a voler cucinare un determinato piatto? Quel piatto. Punto.
Avete voglia di risentirne il profumo, la texture e il gusto.
Oppure semplicemente vi viene in mente anche se non l’avete mai gustato. Lo volete e basta. Punto.
Così, mentre siete al supermercato, acquistate un paio di ingredienti che sicuramente occorreranno. Poi, mentre vi accingete a realizzarlo, vi accorgete che: avete ben pochi ingredienti indicati nel ricettario; in effetti sarebbe una preparazione po’ troppo calorica e sareste pure un filino a dieta; oibò ma quel rotolo di sfoglia infognato lì dietro nel frigo non scade mica … ehh?! Oggi??
 
Ecco quindi la mia derivazione dall’idea di una Fish Pie irlandese. Poco Irish but molto good.
 
 
Sfoglia di Patate e Merluzzo
 
 
INGREDIENTI
4 porzioni/portata unica oppure 8 antipasti
 
1 rotolo sfoglia rotonda già pronta
4 patate
400 g merluzzo fresco al netto degli scarti 
1 scatoletta tonno sott’olio
1 manciata olive taggiasche
mezza manciata capperi non salati
q.b. olio extra vergine
q.b. sale
q.b. timo
q.b. pangrattato
q.b. latte

PROCEDIMENTO

Mettiamo a bollire un capiente pentolone d’acqua dove poter cuocere a vapore prima le patate e poi il merluzzo. Nel frattempo puliamo le patate, togliamo la pelle e cubettiamo.
Procediamo alla cottura prima del tubero (almeno 15 minuti) e poi del pesce (circa 10 minuti).
Mentre il merluzzo cuoce, insaporiamo le patate con una presa moderata di sale, una lacrima d’olio extra vergine e una pioggia delicata di timo. Schiacciamo le patate e rigiriamo ben bene per amalgamare i sapori, unendo anche del latte se l’impasto fosse troppo compatto.
 
 
A cottura del pesce, inseriamolo nel mixer con il tonno sgocciolato, i capperi e le olive. Assaggiamo per regolare di sale ed eventualmente uniamo anche un filo d’olio.
 
 
Ora accendiamo il forno portiamo la temperatura a 200° (gas e statico).
Stendiamo la sfoglia e bucherelliamo. Spolverizziamo con del pangrattato e uniamo un filo d’olio. Adesso mettiamo le patate, poi il merluzzo e infine ancora le patate. Spolverizziamo del pangrattato, un filo d’olio e inforniamo per circa 25 minuti e comunque fino a cottura della sfoglia.

 
Serviamo caldo e buon appetito!
 
 
 

Sunny Cake

di 38 commenti

Desidero avviare questa settimana
con allegria e vibrante energia. Scelgo di farlo con questa torta,
realizzata con grande emozione e con enfasi particolare. Così, ogni volta
che ne guardo le immagini, mi arriva molta positività. Voglio un bene enorme all’amica che me l’ha
chiesta per poterla dedicata alla sua mamma. Mi sono emozionata alla richiesta di una torta con il sole e volendo stupire
entrambe, ho scelto di esaudire la richiesta in modo semplice ma non banale.
 
Spero vi piaccia e che trasmetta anche a voi queste belle sensazioni!
 
 

Torta 7 Vasetti di ricotta, mele e banane (senza burro e senza olio)

di 30 commenti

 

Lei, mia figlia Beatrice di 6 anni.
Lui, Gabriel di 6 anni.

Si conobbero una calda sera di agosto e rapiti dal ritmo di una cover band che allietava gli abitanti di quel borgo medievale, si strinsero le mani confessandosi un bene grande.
Passarono i mesi e finalmente si rividero a casa di lei.
Cenarono allegramente e poi in armonia videro un film.
Cullati da una luce soffusa, a notte quasi fonda si distesero sul divano.
Si iniziarono a coccolare, accarezzandosi i capelli e abbracciandosi.
Lei: “Staremo così per tutta la vita”
Lui: “Per tutta la notte volevi dire”

Ilarità a parte, quanta verità traspare in queste due affermazioni. “Tanta roba” si scrive oggi.

Non c’è malizia e non c’è maschera sociale. C’è semplicemente il sogno versus l’oggettività. Quasi a indicare quanto sia dunque vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere?
 
 

Torta 7 Vasetti di ricotta, mele e banane

INGREDIENTI

2 vasetti ricotta fresca
2 vasetti zucchero semolato
3 vasetti farina autolievitante
3 uova grandi
1 mela renetta
1 banana matura
1 pizzico sale
1 cucchiaino estratto vaniglia

PROCEDIMENTO

Schiacciamo la ricotta con una forchetta e “cremiamola” (lavoriamola con la forchetta fino a farla diventare una crema).
Separiamo gli albumi dai tuorli. Mescoliamo con cura i tuorli con lo zucchero fino ad avere una spuma morbida. Poi uniamo la farina e in seguito la ricotta. Montiamo a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e dopo incorporiamoli all’impasto già lavorato.
Accendiamo il forno a portiamolo a temperatura (180° gas e statico).
Frulliamo la mela e la banana e aggiungiamoli.
Trasferiamo in uno stampo antiaderente (io in silicone) e cuociamo per circa 45 minuti.
Estraiamo con attenzione quando è raffreddata e spolverizziamo con zucchero a velo.

Buon Appetito!

E’ splendida a colazione e merenda ed è morbida, soffice e profumata.
Una fetta tostata è spaziale.
Pure la fetta tostata con  marmellata di agrumi raggiunge il suo gran e bel perché.