Pasta Mare e Monti con funghi bio e gamberetti
Non sono mai stata un’estremista, ho sempre pensato che le cose giuste si trovino a metà. E siccome ultimamente emergono troppe “verità” su questo e quel prodotto, quell’alimento e quell’altro ancora … ecco, io disarmata e allarmata mi rendo conto che non sono in grado di proteggere come vorrei i miei cari e quindi, a tavola, cerco di tutelarli quanto più mi è possibile.
Marco Bianco con alcune fra noi Bloggalline milanesi |
Dopo aver ascoltato i consigli di Marco e ricevuto in ricordo della splendida serata un prezioso sacchetto di funghi bio … la sera seguente mi sono cimentata in un gustoso piatto unico che il maritozzo ha allegramente spazzolato con estrema soddisfazione (anche mia!).
(mare e monti a modo mio)
a piacere prezzemolo
PROCEDIMENTO
Scalogno stufato e profumato al dragoncello
Trovo urticanti quelli che credono, sono persuasi fino al midollo, sono certissimamente certi di avere l’onniscienza.
Non parlo dei semplici saccenti. E’ quando in costoro ci mescoli capacità oratoria e notevole padronanza della lingua italiana, autostima e cinismo che hai trovato il soggetto urticante.
Di certo ai loro occhi e per il loro cervello io resterò sempre l’idiota.
INGREDIENTI
Proponeteli con dei crostini di pane, avrete un antipastino low cost e facile … un sicuro successo!
Torta Salata Caprese
Questa ad esempio è davvero deliziosa nella sua semplicità. Una filante e saporita frittata al forno, racchiusa in uno scrigno senza lievito … quello proposto pochi giorni fa dalla mia amica Margherita!
PREPARAZIONE
Versiamo nella tortiera e inforniamo a 180 gradi per 25-30 minuti.
Chiffon Cake alle nocciole e cacao senza glutine
#worldeggday sarebbe a dire che oggi è la giornata mondiale dell’uovo. Lo sapevate?
stampo da chiffon cake di 25 cm
1 bustina lievito
60 g cacao amaro
300 g zucchero semolato
130 g olio di semi
per guarinire: nocciole
Chocolate Muffin con fudge al cioccolato
Fino a 5 anni fa ero dipendente dal cioccolato bianco.
Fa veri miracoli il cioccolato fondente!
Da allora sono trascorsi quasi 5 anni , ma ‘sta voglia di quadratino nerissimo e amaro non m’ha abbandonata! Ed ecco allora svelato il perchè di tutte queste proposte cioccolatose delle ultime settimane!
E secondo voi, alla mia piccola princy, quale cioccolato potra piacere? 😉
Muffin al Cioccolato con Fudge al cioccolatodi Joy of Baking
2 uova grandi
240 ml latticello
2 cucchiaini estratto di vaniglia puro
230 g farina 00
60 g cacao in polvere non zuccherato
265 g zucchero di canna
1 cucchiaino lievito in polvere
1 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino da tè di sale fino
170 g gocce al cioccolato fondente o al latte
Chocolate Fudge
120 g cioccolato fondente al 70%, tritato grossolanamente
150 g burro non salato a temperatura ambiente
160 g zucchero a velo setacciato
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia puro
Per i Chocolate Muffins: Preriscaldiamo il forno a 190 gradi C.
In un’altra grande ciotola sbattiamo insieme la farina, il cacao, lo zucchero, il lievito, il bicarbonato e il sale. Incorporiamo le gocce di cioccolato.
Riempiamo uniformemente i piroffini di carta dei muffin e inforniamo nel centro del forno, lasciando cuocere fino a quando uno stuzzicadenti inserito nel centro di un muffin ne esce pulito, dopo circa 20 minuti. Trasferiamo su una gratella e lasciamo raffreddare per circa 5 minuti.
Per la Glassa di cioccolato : Sciogliamo il cioccolato e lasciamo raffreddare a temperatura ambiente. Con l’aiuto di un robto da cucina, sbattiamo il burro per circa 1 minuti fino a farlo diventare una crema. Uniamo lo zucchero e proseguiamo con lo sbattitore per altri 2 minuti, fino a quando avremo un composto spumoso. Aggiungiamo l’estratto di vaniglia e il cioccolato, diminuiamo la velocità e facciamo ben incorporare per 1 minuti. Aumentiamo adesso la velocità per altri 2 o 3 minuti, fino a quando la glassa diventa liscia e lucida. Stendiamo un po’ glassa su ogni muffin e buon appetito!
Kebab di Pollo al Curry e Ananas … in cucina con Alpro
Girelline di pollo con cremoso pesto fresco
Easy Chocolate Cake di Martha Stewart
Come non ricordare il primo amore? Il mio, ad esempio, era un amore totalmente platonico della scuola elementare.
Erano gli albori degli anni ’80, tempi di vera innocenza ancora in quarta elementare, quando i miei decisero di cambiar casa e zona della città. Arrivò dunque il momento dei saluti ai compagni che mai più avrei rivisto e lì mi fu all’unisono chiesto di svelare di chi fossi innamorata. Prendendo coraggio, tutta rossa confessai il nome: “Agostino!“. Lo guardai subito, in attesa di un sorriso, una conferma, un rossore diffuso come il mio. Invece, né un’occhiata di compiacimento né di commiserazione. Niente. Solo una spontanea alzata di spalle con un: “Chi se ne importa“.
Quell’indifferenza mi procurò un trauma. Sì, evidentemente fu così, poichè nel corso degli anni a seguire collezionai tragidrammicomiche incredibili.
In confronto, Lady Oscar con il conte di Fersen, Candy Candy con Anthony e Terence, Jennifer Aniston con Brad Pitt, Cameron Diaz con ognuno dei suoi fidanzati e poi lei, l’icona Bridget Jones … mi fanno il solletico. Potrei aprire un loveblog … ne esistono? Sono talmente esperta in questioni di questo tipo, che oggi potrei fornire assistenza a chi ne avesse necessità. O forse potrei scrivere a qualche università e candidarmi come insegnante di qualche nuova propedeutica materia? Han chiamato personaggi improbabili per materie ancora meno probabili, quindi a livello di probabilità avrei le stesse probabilità.
Intanto, in casa pasticcia l’argomento “fidanzato” è stato affrontato e il maritozzo è stato molto chiaro: le princy prima dovranno studiare tanto, viaggiare in lungo e in largo per il mondo, fare una bella carriera ed essere economicamente indipendenti e poi … forse … un giorno se ne riparlerà.
Tuttavia, in merito la mia Bea avrebbe già sue idee molto chiare. Tant’è che il dolce che presento lo ha preparato proprio lei, per il suo amore. Amore corrisposto (evviva!).
E’ una torta genialissima, semplicissima e velocissima da preparare. Ed è pure buona! Un dolce che ho scoperto grazie alla regina delle donne furbe in cucina: Arabafelice. Quindi non mi resta che dirvi che dovete, dovete provarla! Sapete di essere in buone mani visto poi che la ricetta è di Martha Stewart.
PROCEDIMENTO
Facciamo un buco nel centro e versiamovi l’olio, l’aceto, l’estratto di vaniglia e l’acqua.
Pasta risottata alle vongole e pistacchi
“Signora non si deve preoccupare … appena gira l’angolo smette di mugugnare e gioca serena e spensierata!“.
“Sì sì lo so, grazie! Ne ho un’altra … so come funziona!“.
“Davvero signora, vada tranquilla!“.
Eh caspiterina, come la mia Eleonora, devo avere avuto un musino mica molto allegro stamane, visto che una delle assistenti della scuola materna mi ha seguita lungo il corridoio per dedicarmi le parole appena trascritte.
E’ che io, classe 1973, appartengo alla generazione del senso di colpa.
Non c’è proprio niente da fare: senza di lui non ci si riesce a stare. Sicuramente ai miei tempi si allevavano i bambini a cucchiaiate di sensi di colpa.
Per aver risposto male ai genitori e adesso forse mi vogliono meno bene; per aver sbuffato ai nonni e diamine nonno Edilberto ha pure male al cuore; per averli tutti forse delusi dalla pagella e dall’ultima interrogazione in algebra applicata alla fisica trascendentale; perchè si sono arrabbiati per come ti sei comportato alla comunione di quel cugino che prima di allora non avevi mai visto; per non avere salutato la vicina di casa che ti sta cordialmente antipatica visto che ti chiama Sara, Chiara, Claudia a scusa ma non mi ricordo tu com’è che ti chiami??; perchè il moroso di turno santa pace con quel calzino bianco di spugna proprio inizia a non piacerti più e poi oggi ho provato una fitta di piacere incredibile nel sapere che quella acida di Margherita s’è finalmente presa un 5.
E tu ti dici che crescendo quelle sensazioni non le avrai più. Diventerai padrona delle tue emozioni e sarai sicura e determinatissima. Poi entri nel mondo del lavoro e … se sei pirla come la sottoscritta e ti fai sgamare dal tuo capo che hai quel tarlo lì, è la fine. E’ che tu sviluppi un senso del dovere quasi patologico. Solo che non è con quello che farai carriera.
E c’è poi il top fra i top dei sensi di colpa: quello verso i figli. Ci hai giocato troppo oppure troppo poco e forse stanno soffrendo, li hai sgridati e hai urlato esasperata e adesso come si sentiranno? o forse non glielo hai spiegato a sufficienza e si sentono in colpa anche loro?, probabilmente non dorme perchè gli trasferisci ansia, mangia poco perchè cucini da schifo e crescerà alimentandosi male per colpa tua, probabilmente è troppo socievole per contrastare la tua apatia, avresti dovuto mandarlo al nido prima e adesso resterà chiuso chissà per quanto tempo, forse non era pronto per il tempo pieno e gli stai creando il rifiuto della scuola, magari con quel compagno con cui lo fai giocare sempre gli stai creando tensione e odierà il calcio a vita … il senso di colpa si insinua e checchè tu razionalmente ti rendi conto che non c’azzecca e non c’entra assolutamente nulla, lui malefico serpeggia e ti circonda come un profumo fastidioso.
Riusciremo un giorno a farne a meno?
INGREDIENTI
per 4 persone
1 kg vongole
q.b. pistacchi salati sgusciati (io ho contato un pugnetto a testa)
1 spicchio d’aglio
q.b. sale e pepe
q.b. olio extra vergine
a piacere prezzemolo
Filtriamo il sughetto e sgusciamo la metà delle vongole.
Cookies alla crema di nocciole
160 g farina
PREPARAZIONE
Pasta con cozze e legumi
Orecchiette con cozze e soia
200 g orecchiette fresche
1 kg cozze con il guscio
½ bicchiere vino bianco
100 g soia in scatola
1 spicchi aglio
10 pomodorini datterino
1 cipollotto
1 peperoncino fresco
2 cucchiai olio extra vergine d’oliva
q.b. sale
PREPARAZIONE