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Clara pasticcia

Diario di cucina e di emozioni

Hot Milk Sponge Cake … senza latte ma con la panna!

di 14 commenti

I giorni che precedono il Natale sono davvero particolari.
Forse i più strambi dell’anno.
C’è chi ama follemente il Natale, la magia che richiama e tutto il suo significato più vero e profondo.
C’è chi lo detesta e non lo può soffrire: il pensiero poi delle cene e dei pranzi in famiglia è un’autentica tortura.
C’è chi vive un periodo doloroso e quindi tutta quest’atmosfera è un mero coltello nella piaga.
C’è chi proprio non lo sente. Chi non ne viene scalfito se non nella misura in cui … arrivano le vacanze.
 
In queste settimane frenetiche c’è anche chi festeggia il suo compleanno.
Come la mia mamma, alla quale dedico questa semplice torta. Sofficissima ed elegante.

Hot Milk Sponge Cake con la panna fresca

TORTA AL LATTE CALDO senza latte ma con la panna!
 
 
INGREDIENTI
stampo rotondo da 22 cm
3 uova intere
170 g zucchero semolato
170 g farina 00
8 g lievito per dolci
120 ml panna fresca
60 g burro
un pizzico di sale 
PROCEDIMENTO

Con l’aiuto delle fruste elettriche, montiamo per almeno cinque minuti le uova intere con lo zucchero.
Setacciamo due volte la farina, il lievito e il sale.
Adesso in un pentolino uniamo la panna e il burro e portiamo fin quasi a bollore. Spegnamo.
Con una spatola, uniamo al composto di uova quello di farina, poi aggiungiamo subito la panna calda.
Versiamo immediatamente nella teglia foderata con carta forno oppure imburrata e infarinata e inforniamo a 175° (gas e statico) per circa mezz’ora.
Lasciamo raffreddare e sformiamo. Serviamo spolverizzando la torta con zucchero a velo.
 
 
Buon Appetito!
 
 

Gnocchetti di castagne con fonduta di pecorino, frutta secca e miele

di 14 commenti

In un’epoca in cui la globalizzazione è un termine talmente abusato che ce ne si riempie la bocca senza neppure sapere se lo si digerisca a puntino … poco lontano da noi, proprio alle porte delle grandi città, diciamo fra Regione e Regione, spesso si apre ancora un universo parallello fatto di “terun” e di “polentoni“. E’ stato per questo, al pari di Harry Potter, che sono stata bollata quale “mezza sangue“.

Mia mamma è abruzzese da generazioni. Angolana, precisiamo. Di quei di Città Sant’Angelo, splendido paese medievale che da qualche anno è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia. Mio papà invece è lombardo, bellagino … forse sarebbe potuto divenire amico di George? Forse, ma quando lui conobbe la mia mamma fu subito amore, di quelli con la doppia MM. E da allora scelse di trascorrere le sue vacanze in Abruzzo.
 
Questa la mia favola, il mio “c’era una volta”. Una sorta di giochetto al limite tra “benvenuto al Nord” e pure al Sud. E in questo periodo di feste, di famiglia e di vogliamoci bene, la mia mente corre a tutto questo e a ricordi lontani e vivi. Arrivo dalla mia nonnina e ai preparativi del pranzo di Natale. Lei si faceva il suo programma già dai primi di dicembre e guai a dirle che preferivi un piatto piuttosto che un altro … quell’anno si faceva così, punto e basta. Poi, almeno due giorni prima del 25 iniziava a spignattare. Dalla cucina uscivano odori decisi a partire dalla colazione, sicchè mio fratello ed io scappavamo via dalla cucina prima di essere catturati in qualche rituale culinario, che regolarmente si concludeva in una sgridata: “Chi stet a fé?! Cumman e fattl!”.

Io da mia nonna ho purtroppo imparato pochissimo perchè sono dura di comprendonio e non ho mai capito il suo “vai a occhio” e “lo senti mentre impasti“. Ma da mezza sangue ho sempre avuto una gran curiosità e una gran testardaggine. E ho sempre sempre amato la tradizione ma anche rispettato le mie inclinazioni alla sperimentazione in cucina … ed è dunque con questo personale piatto che do avvio al Natale!

Gnocchetti di castagne con fonduta di pecorino, frutta secca e miele
INGREDIENTI
per 4 persone
 
per gli gnocchetti senza patate:
300 g farina di castagne
150 g farina 00
q.b. sale fino
150 ml latte intero
150 ml acqua
q.b. farina per spianatoia

per il condimento:

150 g pecorino di Farindola poco stagionato
250 ml latte intero
q.b. olio extra vergine d’oliva
100 g frutta secca: nocciole, anacardi, mandorle, noci
q.b. miele di acacia
q.b. riccioli di pecorino

PROCEDIMENTO

Prepariamo gli gnocchetti disponendo la farina a fontana, salando e mettendo al centro i liquidi tiepidi. Impastiamo con le mani e lavoriamo con cura fino a quando l’impasto diventa liscio e omogeneo. Diamo la forma di una palla, avvogliamo con pellicola alimentare e lasciamo riposare in frigorifero circa 30 minuti.

Nel frattempo occupiamoci del condimento.
Prendiamo la nostra frutta secca e tritiamola grossolanamente, lasciando anche dei frutti integri. Facciamo tostare in un padellino antiaderente.
Mettiamo una pentola piena d’acqua a bollire.
Creiamo la nostra fondutina al pecorino mettendo il formaggio nel latte e facendo cuocere a bagnomaria. Continuiamo a girare, fino a quando il formaggio sarà sciolto completamente.  Riaccenderemo la fiamma che terremo dolcissima mentre cuoceremo gli gnocchi.
Adesso realizziamo i nostri gnocchi, aiutandoci con farina di tipo 00.
Quando gli gnocchi saranno pronti e l’acqua avrà raggiunto il bollore, saliamo e caliamoli e una volta riemersi, scoliamoli e versiamoli in una capiente fondina dove metteremo anche un po’ della fondutina. Lasciamo che la crema e gli gnocchi si abbraccino generosamente. Facciamo cadere una pioggia di frutta secca, lasciamo scendere una lacrima di miele in modo disordinato in ogni piatto e ultimiamo con tanti riccioli di pecorino. Serviamo immediatamente.
 
Buon Appetito!

— — —

Con questa ricetta partecipo a “Taste of Abruzzo, it’s Xmas Time“

 

Fondente al cioccolato (senza uova)

di 22 commenti

Le più grandi scoperte dicono avvengano per caso.
O per distrazione.
 
Propendo per quest’ultima. 

Ho preparato tre dosi di torta al cioccolato, quella ricetta che ormai per me è molto più che collaudata. L’ho infornata e mentre mi gongolavo per essere così pazzescamente in linea con la mia tabella di marcia, ho avuto una visione terribile:  il pacco intatto di 6 uova. Lì, sulla credenza.
Distrazione quindi, che step by step mi ha portato a:

1. Andare in iperventilazione pensando agli oltre 20 euro di materiale in cottura
2. Insultarmi. Insultarmi ancora. Ancora e ancora…
3. Domandarmi se avrei ancora potuto portare ‘sta torta a una cena, dopo averla tanto decantata come “non puoi capire, è da paura” … infatti, paura vera :-/
 
Alla fine, con mia incredula soddisfazione, da quel blob cioccolatoso è rinvenuto un autentico capolavoro! Giuro!! Ho fior fiori di testimoni a riguardo: oltre venti persone fra mamme, amiche, foodies e blogger e poi una decina di colleghi del maritozzo e il maritozzo stesso.
 
… ecco, avrei potuto portarla la torta a ‘sta benedetta cena …
 
 
Una torta che sembra un brownie, no che dico con quella crosticina lì mmmhhh sembra più una torta tenerina … ma, ecco, nemmeno loro sono così voluttuose, intense  e avvolgenti. Direi peccaminosa visto che è impossibile fermarsi al primo quadrotto!
 
E non lo dico mica per caso … o distrattamente … 
 
 


Mud Cake al cioccolato senza uova
  

INGREDIENTI
(tortiera di 24 cm – circa 15 porzioni)
 
150 gr cioccolato fondente al 70%
400 gr zucchero semolato
250 ml latte intero
250 gr burro di alta qualità
100 gr farina 00
100 gr farina con lievito
100 gr cacao amaro non zuccherato
a piacere: zucchero a velo
 
PROCEDIMENTO
 
Mettiamo il burro, il cioccolato, lo zucchero e il latte in una pentola e facciamo sciogliere a fuoco dolcissimo. Lasciamo raffreddare per circa 10 minuti. Accendiamo il forno a 160° (gas – statico) e prepariamo la tortiera, foderandola con carta-forno che andremo comunque ad imburrare.
Setacciamo insieme la farina e il cacao. Ora versiamo gli ingredienti sciolti in una ciotola capiente e mescolando con le fruste (a mano o elettriche) aggiungiamo le polveri velocemente. Adesso versiamo il tutto nella tortiera e infornare per circa 45 minuti (vale tassativamente la prova stecchino!).
La toglieremo dalla tortiera quand’è completamente raffreddata e la proporremo tagliata a quadrotti in graziosi pirottini.
 
Buon Appetito!
 

 

Polpette di quinoa e lenticchie (vegan & gluten free)

di 26 commenti

In tempi non sospetti lo avevo detto. Sì sì ve l’avevo anticipato e forse non mi avete dato ascolto;  ma nemmeno io mi sono data retta.
E quindi eccoci ora con Dicembre iniziato e il Natale in arrivo come una vagonata in faccia BAAAAAAAAAMMMMM, talmente rapido che ancora travolto sei lì che pensi alle cose che ti mancano da fare! Sicchè, Keep calm & organizziamoci.
 
Propongo quest’anno di calendariare ogni cosa e di stilare una to do list, sono certa funzionerà! Allora, inizio io:
 
– organizzare le cene e gli aperitivi di auguri con gli amici vari, quelli di scuola e dei vari gruppi che frequentiamo
– con gli amici più intimi poi, organizzare l’happy hour con annessa torta di compleanno di Beatrice, così insieme tatticamente in un colpo solo mi smazzulo una cifra di gente. Ne esco stremata, la camera delle bimbe per settimane è inagibile, ma ce la posso fare
– comprare i regali di Natale delle princy, che non hanno ancora fatto la lista e non sanno cosa chiedere
– comprare il regalo di compleanno a Beatrice, anche se non ho la più pallida idea di cosa prenderle
– comprare il regalo di Natale al maritozzo, si accettano suggerimenti
– organizzare l’ultimo dell’anno
 
 
In effetti, la mia lista è meno drammatica di quel che pensassi … forse, cioè se sapessi cosa regalare, potrei sbrigarmela rapidamente!
 
E voi, come siete messi?

Polpette di quinoa e lenticchie
 
 
INGREDIENTI
per 2 persone
 
150 g quinoa
100 g lenticchie già lessate
1 cucchiaio olio extra vergine d’oliva
1 zucchina
q.b. sale e pepe
PROCEDIMENTO
 
Sciacquiamo per un paio di minuti sotto acqua corrente e poi cuociamo la quinoa, come indicato sulla confezione (ogni marca riporta il procedimento, pertanto meglio attenersi alle indicazioni riportate).
Laviamo la zucchina e facciamone una julienne.
In un mixer inseriamo le lenticchie e l’olio, mixiamo e poi aggiungiamo le quinoa e la zucchina. Assaggiamo per regolare di sale e facciamo riposare circa 10 minuti in frigorifero.
Intanto ungiamo una leccarda rivestita di carta forno e poniamoci sopra le polpettine che andremo a realizzare.
Inforniamo a 180° (gas e statico) per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura.
 
Serviamole tiepide.
Buon Appetito!

 

Hot Milk Sponge Cake con farina integrale di farro e latte di capra

di 19 commenti

La Dirigente della scuola materna della mia Eleonora ha organizzato un incontro con una psicologa, invitando tutti i genitori a prendere parte all’interessante tema “Le domande sessuali dei bambini e le risposte degli adulti“. La professionista ha saputo molto ben spiegare aspetti importanti legati ad uno sviluppo sereno e forte. Due sono stati gli argomenti che hanno maggiormante tormentato i presenti: non si danno i baci sulla bocca ai propri figli e non si condivide il bagno con loro.
 
“Come no?!?!?”
 
In pratica il 90% dei genitori si è guardato sbigottitto mentre la specialista sottolineava che il bacio sulle labbra è un gesto di amore fra adulti e solo fra adulti. Anzi, di esclusività fra mamma e papà.
Non paga del senso di panico generato, si è poi parlato di questo bagno, che deve essere personale. Quindi se la mamma fa la doccia, la mamma fa la doccia e non si può entrare per fare pipì. Proprio no. Bisogna dirlo chiaramente. Guai poi se è il papà a far la doccia … uuuhhhh per carità!!
Ora … io arrivo da una famiglia di cinque persone. E 1 solo bagno. Se mio fratello e mio papà non si fossero divisi lavandino e bidet e se lo stesso non avessimo poi fatto io e mia mamma … come avremmo potuto convivere civilmente per quasi 30 anni?!?!? Poi mi sbaglierò e magari io e mio fratello abbiamo traumi e freni che non immaginiamo o siamo all’opposto troppo disinibiti a causa di questa forzata condivisione; tuttavia, da ignorante, a me sembra un po’ forte l’idea che condividere il bagno crei traumi pazzeschi.
 
Comunque sia, quì in casa abbiamo due bagni e dalle princy stesse è stato stabilito che uno è “dei maschi” e l’altro è “delle femmine”. Ce la saremo cavata?!?
 
Nessun trauma nemmeno all’assaggio di questa torta. Garantito! 

 
Hot Milk Sponge Cake
 

TORTA integrale di farro AL LATTE di capra CALDO
 
 
INGREDIENTI
stampo rotondo da 22 cm
3 uova intere
170 g zucchero semolato
170 g farina (Io integrale di farro)
8 g lievito per dolci
120 ml latte intero (Io di capra)
60 g burro
un pizzico di sale (che io ho omesso poichè il latte di capra è leggermente salato)
q.b. buccia grattugiata di un limone di Sicilia

 
PROCEDIMENTO

Con l’aiuto delle fruste elettriche, montiamo per almeno cinque minuti le uova intere con lo zucchero.
Setacciamo due volte la farina, il lievito e la buccia grattugiata.
Adesso in un pentolino uniamo il latte e il burro e portiamo fin quasi a bollore. Spegnamo.
Con una spatola, uniamo al composto di uova quello di farina, poi aggiungiamo subito il latte caldo.
Versiamo immediatamente nella teglia foderata con carta forno oppure imburrata e infarinata e inforniamo a 175° (gas e statico) per circa mezz’ora.
Lasciamo raffreddare e sformiamo. Serviamo spolverizzando la torta con zucchero a velo.
 
Buon Appetito!

 

Pizzoccheri con Zucca, Funghi Porcini e Pancetta

di 16 commenti

Anche un’Highlander come la sottoscritta prima o poi cade ammalata.
Ed è così che ieri mi si è avviata la settimana.
La verità è che erano parecchi giorni che sentivo serpeggiare quel senso fastidioso di stanchezza muscolare e poi mmmhhh quel dolorino malefico alle giunture … Io me lo ripetevo che no, non è per niente un buon segno, facendo nel frattempo finta di niente perchè c’è tutto l’equilibrio famigliare che non se ne può mica andare a scatafascio, nonostante il maritozzo ti dica che assolutamente non succede nulla se ti ammali … (facciamo un post a parte per descrivere cosa succede in caso di malattia. Di lei e di lui). A quelle tristi sensazioni si sono aggiunte un pochino di mal di testa e poi brrrrrr il brividino che ti prende  dopo cena e ti fa mettere sotto la coperta di pile davanti alla televisione. Sì sì, quella scena lì. Quella pietosa e che è di gran goduria! Dolorini a parte.
 
Poi ho provato la febbre. E allora io vorrei sapere chi ha stabilito a partire da quale temperatura si definisce che uno è “malato”.
37 è febbre. Anzi no. Nemmeno a 37 si può dire di aver la febbre. Perchè se chiami in azienda e con voce moribonda affermi di avere quella temperatura lì, ti segnalano all’ufficio del personale come caso da tenere monitorato …
Per la cronaca io normalmente non arrivo ai 36. Davvero. Forse sono uno zombie che cammina. Non lo so, il colorito in effetti è simile. Però, io quando ho 36.3 sto male. Mi sento la febbre appena la temperatura supera i 36.
Così, nella mia vita credo di aver raggiunto i 37 dieci volte.
Ai 38 sarò arrivata meno di cinque volte.
Ai 39 forse una volta.
 
E poi ho perennemente freddo. Quindi ieri sera così ridicolmente conciata ho cenato con un brodino bollente. E la copertina addosso. Ovviamente.
 
 
Oggi mi sento meglio, un filino eh non troppo. Diciamo che oggi un piatto come questo con i pizzoccheri così conditi mi risolleva enormemente lo spirito!!

Pizzoccheri con Zucca, Funghi Porcini e Pancetta
INGREDIENTI
per 2 persone
180 g pizzoccheri
200 g zucca pulita
200 g funghi porcini freschi
80 g pancetta affumicata a cubetti
1 aglio
q.b. olio extra vergine
q.b. sale
1 cucchiaio di ricotta
1 cucchiaio parmigiano reggiano
1 o più cucchiai latte

PROCEDIMENTO

Tagliamo a tocchetti la zucca, disponiamola sulla placca, saliamo e ungiamo leggermente. Inforniamo a 200°, lasciamola per almeno 30 minuti in modo che si cuocia e ammorbidisca.
Nel frattempo tagliamo i nostri funghi porcini e cuociamoli a fiamma vivace in una wok dove avremo già messo un filo d’olio e uno spicchio d’aglio a profumare. Lasciamo cuocere i funghi e saliamo leggermente quasi a fine cottura.
Intanto, mettiamo a bollire l’acqua per i pizzoccheri che in circa 15 o 20 minuti dovrebbero risultare pronti.
Quando la zucca sarà pronta, frulliamola con la ricotta, il latte, il parmigiano e un filo d’olio. Creiamo una crema delicata e andiamo a renderla più o meno densa a seconda del nostro gusto, aggiungendo o meno ancora latte.
Scoliamo i pizzoccheri, uniamo la crema di zucca e infine aggiungiamo i porcini e la pancetta. Rigiriamo in modo che i vari elementi si mescolino, impiattiamo e serviamo subito.

Buon Appetito!
 
 

Polpette di Broccoli e Ricotta

di 24 commenti

 
 
Davanti ad atti e parole di villania, maleducazione, prepotenza e cattiveria, molte volte resto basita e frastornata e altresì mi monto d’ira che nemmeno gli albumi con il cremor tartaro e le gocce di limone.
Nella settimana appena trascorsa ne ho viste e sentite di brutte, troppo brutte …
 
La mammina super gnocca che dopo un sorrisino di circostanza nel guardare un bimbo piccolo che ancora non cammina bene e blocca l’ingresso … lo sposta malamente informando a voce alta che “la gente che lavora non ha tempo e deve anche andare“.
 
La nonnina raggirata dal nipote della vicina di casa. Quello che lei ha per anni coccolato come un nipote vero. E ora lei rischia le portino via la casa.
 
La signora in panne a lato strada che viene insultata perchè rallenta il traffico.
 
La pioggia devastante di questi giorni e gli automobilisti che nel vedere le larghe e profonde pozzanghere dei viali, aumentano la velocità inondando i pedoni con veri tsunami di acqua putrida. E dire che ci sono bimbi con impermeabili catarifrangenti e mamme che da lontano lanciano chiari segnali di warning …
 
I colleghi che ti rubano il lavoro, il merito e il riconoscimento del mazzo che ti fai e che magari ad alta volce evidenziano i tuoi 3 minuti di ritardo in entrata. Però tu non fai mai pausa caffè e pausa sigaretta, manco chiami tuo marito durante il giorno! Sicchè se lui vede il tuo nome sul cellulare invece di “Ciao amore“, tanta è sorpreso di ricevere un tuo squillo che ti chiede “Che succede??!!?“. A dirla tutta la taglia che hai perso è dovuto al salto delle pause pranzo …
 
Sono questi pochi, ma brutti esempi.  
 
Educazione
Umanità
Senso civico
Intelligenza
Intelligenza emotiva
Coscienza
 
 
Dove sono?? 

Polpette di Broccoli e Ricotta
 
 
INGREDIENTI
per 20 polpette
1 kg di broccoli
2 cucchiai ricotta
1 e più cucchiaio parmigiano
1 uovo
q.b. pangrattato, sale, pepe e olio extra vergine
PROCEDIMENTO

Puliamo i broccoli e riduciamo a cimette. Sciacquamo sotto l’acqua corrente e cuociamoli al vapore per circa 15 minuti. Mettiamoli poi in una ciotola capiente dove li schiacceremo grossolanamente con i rebbi di una forchetta. Ora saliamo e pepiamo, aggiungiamo l’uovo, il parmigiano e la ricotta e infine il pangrattato. Impastiamo e aumentiamo la dose di pangrattato qualora la consistenza fosse troppo molliccia. Lasciamo a riposo in frigorifero per una decina di minuti e intanto foderiamo di carta forno la placca e accendiamo il forno a 200° (gas e statico).
Ora creiamo delle polpette, facciamo scendere una pioggia delicata di pangrattato e una lacrima di olio extra vergine d’oliva sopra ogni polpetta realizzata. Inforniamo per 10 minuti a lato.
Si possono gustare calde o a temperatura ambiente.

Buon Appetito!
 
 

Hot Milk Sponge Cake gluten free, al profumo di Mandorla e con granella di Nocciole

di 14 commenti

In queste settimane mi diverto da matti con il mio forno perchè sto realizzando un quantitativo indecente di torte. Ho voglia di provare ricette e procedimenti nuovi, giocare con farine diverse (quelle aperte in dispensa che ti fanno cucù ogni volta) e altresì sperimentare il glutin free. E poi cerco ricette fruibili per le mie princy, perchè lo sapete da tempo, loro i miei dolci li schifano! Per me ha dell’incredibile.

Settimana scorsa Beatrice è arrivata a dirmi che la torta al cioccolato confezionata che ha mangiato a scuola: “è più buona delle tue mamma!“. Cioè, Banderas batte mamma 1-0 ??!

Non credo proprio Antonio, sappilo!

Così arriviamo a queste tortine, un vero tentativo andato felicemente a buon fine. Ho preparato la semplicissima e velocissima torta con la mia Eleonora e poi abbiamo realizzato delle allegre monoporzioni … hanno riscosso un successo pazzesco! Mi sono così sorpresa dell’esaltata reazione delle princy, che ho pensato mi stessero prendendo in giro!

 Alla ricetta originale della Hot Milk Sponge Cake di Tish Boyle in “The Cake Book” ho apportato alcune personalizzazioni, che ho segnalato fra parentesi. La torta ha una texture fantastica e ha una morbidezza assoluta sia nella versione originale e che in quella senza glutine!

Hot Milk Sponge Cake di Tish Boyle
senza glutine, con latte di mandorla e granella di nocciole
INGREDIENTI
stampo quadrato da 22 cm
3 uova intere a temperatura ambiente
165 g zucchero (io di canna)
165 g farina (io senza glutine)
6 g lievito per dolci
120 ml latte (io di mandorla)
60 g burro
1 pizzico di sale
aromi a piacere ( io q.b. granella nocciole e zucchero)
PROCEDIMENTO

Setacciamo due volte la farina con il sale e il lievito. Con l’aiuto delle fruste elettriche, montiamo per alcuni minuti le uova intere con lo zucchero, inserendolo a più riprese e fino a quando il volume non sarà più che raddoppiato (in totale quasi una decina di minuti). Nel frattempo, in un pentolino uniamo il latte e il burro e portiamo fin quasi a bollore. Spegniamo. Con una spatola, uniamo la farina al composto di uova e poi subito il latte caldo. Versiamo immediatamente nella teglia foderata con carta forno oppure imburrata e infarinata e inforniamo a 175° (gas e statico) per circa mezz’ora. Lasciamo raffreddare e tagliamo a quadrotti (ne avremo circa 16) che posizioneremo in idonei pirottini alimentari. A piacere, spolverizziamo con zucchero a velo.

 Buon Appetito!

Questa ricetta è :

 

Riso Venere con crema di Cavolfiori e croccante Pancetta

di 15 commenti

Non vorrei dire.
Ma lo dico.
Anche se non sembra.
Anche se può sembrare folle.
 
Comunque sia: Natale è alle porte!!!
Daaaaavveeeeeero!
 
Il fatto è che sto cercando di organizzare una serata con 4 diversi gruppi di amici. Quelli che hai nel cuore anche se non riesci a vedere costantemente, che cerchi di frequentare una volta ogni mese o al massimo due. Ci sarebbero poi anche gli amici che riesci a vedere con maggior regolarità perchè i ritmi sono più simili o perchè le coincidenze sono più favorevoli … e loro quando beccarli?
 
Perchè ridendo, scherzando e anche con un filo di ansia perchè a me le programmazioni a lungo raggio mi rendono claustrofobica, è già stata fissata una cena di saluti “prenatalizi” a fine novembre, visto che dopo sarà impossibile farlo.
Ma come impossibile?! Dunque a dicembre ci sarà il ponte di sant’Ambrogio a Milano e vabbè quindi lì forse si andrà via; c’è poi un altro w.e.  che ti tieni libero perchè non si sa mai e infine … siamo già al 20  e urcapalettasantapace devi ancora fare i regali … insomma che vi ho detto? Natale è già alle porte!
 
 

 

Riso Venere con crema di Cavolfiori e croccante Pancetta
INGREDIENTI
per 2 persone
150 g riso venere
150 g cavolfiore (circa 3 grosse cime)
80 g pancetta dolce a cubetti
1 scalogno
q.b. olio extra vergine d’oliva
q.b. sale e pepe
q.b. acqua

PROCEDIMENTO

Portiamo a bollore dell’acqua salata, immergiamoci le cime dei cavolfiori lavati e puliti e lasciamo cuocere con coperchio per circa 5 minuti. Preleviamo il cavolfiore e mettiamolo da parte e cuociamo nella stessa acqua il riso venere.
Avvalendoci di un frullatore ad immersione, creiamo una pure di cavolfiore unendo un filo d’olio e poco pepe. Se desideriamo sia meno denso uniamo alcuni cucchiai di acqua naturale.
Nel frattempo che il riso giunga a cottura in un padellino rosoliamo lo scalogno e poi facciamo dorare la pancetta.
Scoliamo il riso, uniamoci la crema di cavolfiore e “mantechiamo” con cura, uniamo dell’olio extra vergine e ancora un paio di cucchiai d’acqua se volessimo una crema più lenta.
Adesso facciamo cadere sopra la dadolata di pancetta e serviamo subito.

Buon Appetito!
 
 
 

Chiffon Cake alla Coca Cola … la frizzante fluffosa!

di 17 commenti

Era da mesi che desideravo prepararla.
Da prima delle vacanze estive.
 
Convinta che avrei infornato quasi come sempre, in vacanza assieme alle valigie, sacche e borsoni mi portai lo stampo per fluffare. Per chi non ne avesse idea, lo stampo da chiffon è “abbastanza” ingombrante … immaginate allora con tanta fantasia cosa mi commentava il gentil maritozzo ogni volta che si vedeva riaffiorare ‘sto mostro metallico dal bagagliaio dell’auto. Anche perchè, davvero da giugno a settembre, io me lo sono portata sempre con me. Parliamo forse della prima tortiera itinerante? Tuttavia, nonostante le più che nobili intenzioni, quest’estate non sfornai assolutamente nulla … sicchè continuate con l’immaginazione per arrivare a cosa abbia commentato il paziente maritozzo a conclusione del tour del “coso”.
 
Ma nelle ultime settimane ho fluffato a manetta  … e quindi eccola, con emozione vi presento la fluffosa alla Coca Cola!!
Come m’è venuta l’idea? La ricetta originale della Chiffon Cake, o Ciambellone Americano all’acqua, è proprio con l’acqua frizzante. Forse già un annetto fa avevo apprezzato alcune versioni di una torta americana alla Coca Cola interpretata da Nigella … così è arrivato il guizzo. Nulla di strambo quindi!
 
Infine, l’ultima volta che ho realizzato questa nuova versione, ho aggiunto la glassa alla Coca Cola, per la quale ringrazio Arabafelice, ricetta pazzescamente golosa e come ho immaginato, su questa fluffo ci sta su che è una meraviglia!
 

Chiffon Cake alla Coca Cola
 
 
INGREDIENTI
stampo da chiffon cake di 25 cm
 
240 g farina che lievita

60 g cacao amaro
300 g zucchero semolato
130 g olio di semi

180 g Coca Cola

6 uova intere
1 busta cremore di tartaro
un pizzico di sale

Glassa alla Coca Cola:
100 g burro

40 ml Coca Cola
3 cucchiai cacao amaro
la punta di un cucchiaino di sale
200 g zucchero a velo


PROCEDIMENTO

Setacciamo la farina, il cacao, lo zucchero e il sale e poniamoli in un recipiente capiente.
Emulsioniamo l’olio e l’acqua e uniamo alla farina. Amalgamiamo con cura e poi aggiungiamo uno alla volta i tuorli. Montiamo a neve fermissima gli albumi insieme al cremore di tartaro. Amalgamiamo con delicatezza i due composti.
Inforniamo a 160° per 50 minuti e 175° gli ultimi 10 minuti. Sforniamo e capovolgiamo per fare raffreddare.
 
Mentre la torta raffredda prepariamo la glassa: mettiamo in un pentolino burro e Coca Cola e lasciamo andare a fiamma dolcissima. Attendiamo il bollore per unire il cacao ed il sale. Togliamo dal fuoco, giriamo con cura e uniamo poco alla volta lo zucchero a velo fino a creare una glassa liscia e setosa.
Versiamo sulla fluffosa appena la sformiamo.
Facciamo raffreddare e serviamo.
 
Buon Appetito!

 

Note:

  • Possiamo usare farina 00 tradizionale, aggiungendo però 1 bustina di lievito per dolci

  • Al posto delle 6 uova intere, possiamo utilizzare 3 intere e 4 albumi. La fluffo sarà ancora più sofficiosa

  • Le uova non si sentono! Il dolce è delicatissimo e grandissimo: sfama almeno 15 persone. Almeno …

  • E’ preferibile lo stampo da chiffon cake ma si adatta bene anche quello da ciambellone tradizionale, purché molto alto. In questo caso però, la torta non dovrà essere rovesciata per raffreddare e sarà preferibile imburrare o foderare lo stampo

  • Si conserva splendidamente per almeno 3 giorni ben avvolto da pellicola

Gnocchi all’Acqua con farina integrale di Farro ed Erbette

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Voi siete tipi che fan la spesa il sabato?

 
Potendolo fare, l’ho eliminata dai ritmi famigliari. Me ne occupo in settimana, a seconda degli impegni e di ciò che trovo al mercato e al super.
In questa mia “organizzazione” accade che inesorabile emerga la realtà: io sono una geneticamente disorganizzata.
O meglio, io considero il giorno in cui uscirò con le amiche e quello in cui il maritozzo avrà la partita … quindi, diciamo che salvo imprevisti la mia spesa è perfetta … ma gli imprevisti sono imprevedibili, come dire che sono anche loro disorganizzati!
 
 
Domenica mattina. Frigo vuoto. Maritozzo famelico. Bimbe in attesa di giocare. Ok, no panic … acqua, farina e quelle erbette che avevo preso non ricordo per che cosa ma che giacciono ancora lì dopo 3 giorni. “Bimbe facciamo gli gnocchi insieme?“.

 

E con un Sì lo voglio anche la felicità coniugale s’è salvata.
Amen.

Gnocchi all’Acqua e alle Erbette
 
INGREDIENTI
per 4 persone
 
400 g farina integrale di Farro
400 g acqua naturale
200 g erbette pulite
q.b. sale
 
a piacere: condimento di vostro gusto. Ad esempio le mie bimbe han scelto burro e salvia, il maritozzo ha optato per pancetta e scaglie di pecorino, mentre io ho voluto i pomodorini freschi a crudo!

PREPARAZIONE

Versiamo l’acqua in una pentola e mettiamola sul fuoco per portarla ad ebollizione. Appena bolle, saliamo, spegnamo la fiamma e immergiamo nell’acqua tutta la farina. Rigiriamo energicamente per far incorporare l’acqua completamente. Ora che il tutto si presenta sbriciolato e sbricioloso, versiamo su un piano di lavoro. Bagnoamoci le mani con l’acqua fredda per non scottarci e lavoriamo per ottenere un panetto omogeneo, che lasceremo riposare 10 minuti circa.
 
Trascorso il tempo, stacchiamo dei pezzi, formiamo dei serpenti e tagliamo a pezzettini per dar forma agli gnocchi.

Quando gli gnocchi sono pronti caliamoli in una pentola bella capiente e con l’acqua già salata e che bolle: appena riemergono tiriamoli via con la schiumarola e condiamoli a piacere.

Buon Appetito!
 
 

Hamburger di ceci (vegan & gluten free)

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Halloween è alle porte e ancora trovo incredibile il successo che riscuote. Almeno negli ultimi anni quì a Milano!
Poi per carità, son la prima a buttarmici nè! Tuttavia, considero che una manciata di anni fa in pochi desideravano festeggiarla. Si faceva magari qualcosa in casa, giusto una scusa per divertirsi con una festività quasi sconosciuta con il suono divertente.
Invece oggi in ogni dove incombono feste da brivido, da urla e da paura. Addirittura un volantino distribuito fuori dal super ti proponeva di lasciare i bimbi presso questo spazio polimultipsicomoludico, così tu genitore avresti potuto passare una serata pazzesca … urca, pago 25 euro a bimbo lì mollato, che per 2 fan 50 euro. Tutto questo senza cena e senza bevuta. Mi conviene una babysitter e comunque sia, santa pace, questi non hanno capito che sono i bambini a voler festeggiare allouin ancor più che il carnevale?!?

Domani presso la scuola statale di Beatrice è stata organizzata una super festa pomeridiana nel cortile: bimbi in maschera, dolcetti e scherzetti e poi un film per i più giovani, mentre i genitori potranno godersi insieme un bicchiere di sangu… ehm vino rosso di dubbia provenienza transilvana.
No dai, ironizzo ma in realtà in questo caso lodo l’entusiasmo e la creatività poichè tutto questo servirà a raccogliere quanto necessario per finanziare gloriosi progetti, che ogni anno rendono questa scuola un vero positivo esempio di progresso a 360° gradi.
 
Quindi adesso voi che dite? Dolcetto, scherzetto o qualcosa di salato?? 

Hamburger di ceci vegano
INGREDIENTI
per 10 hamburger grandi come un palmo della mano
 
200 g ceci già lessati
120 g olio di girasole
1 patata grande
1 carota grande
1/2 scalogno
q.b. sale, pepe e curcuma

PROCEDIMENTO

Puliamo e lessiamo a tocchi la patata e la carota. Inseriamo in un mixer tutti gli ingredienti e creiamo una purea. Assaggiamo per controllare il sale e la dose delle spezie.
Lasciamo riposare circa 1 ora in frigorifero.
Rivestiamo con carta forno la leccarda, accendiamo il forno a 180° (gas e statico) e bagnandoci le mani (trucchetto per non far appiccicare l’impasto) creiamo gli hamburgerini.
Inforniamo per 10 minuti e rigiriamo per far cuocere altrettanti minuti; si formerà una golosa crosticina.
 
Serviamo tiepidi o a temperatura ambiente.

Buon Appetito!

N.B. Si possono anche surgelare e far rinvenire in forno all’occorrenza!